Traffico: la soluzione targhe alterne |
Una nuova strada per bypassare Pontevigodarzere - Il Gazzettino 16 marzo 2001
Tornano da oggi le targhe alterne - Il Gazzettino 5 marzo 2001
Finita la tregua,tornano le targhe alterne - Il Gazzettino 4 marzo 2001
Basta targhe alterne a Pontevigodarzere - Il Mattino di Padova 2 marzo 2001
Seicento firme di commercianti danneggiati dalle targhe alterne - Il Mattino di Padova 24 febbraio 2001
Vigodarzere e Cadoneghe soddisfatte - Il Mattino di Padova 22 febbraio 2001
Da stamattina a Pontevigodarzere... - Il Gazzettino 12 febbraio 2001
Per alcuni cittadini il divieto non vale - Il Gazzettino 11 febbraio 2001
Le minoranze sostengono che il problema non va affrontato come un'emergenza - Il Gazzettino 10 febbraio 2001
I cittadini di Pontevigodarzere, Cadoneghe e Vigodarzere contro le targhe alterne "Pronti alla protesta" - Il Gazzettino 8 febbraio 2001
Anche a Limena le targhe alterne - Il Gazzettino 4 febbraio 2001
Rifondazione comunista:"Bus gratis per tutti" - Il Gazzettino 3 febbraio 2001
Cambiate l'orario e dateci più bus - Il Mattino di Padova 1 febbraio 2001
Targhe alterne, Morini bacchetta Pesenti - Il Gazzettino 1 febbraio 2001
Multa da 125 mila lire per chi sbaglia targa - Il Gazzettino 31 gennaio 2001
A Pontevigodarzere targhe alterne per un mese e mezzo - Il Gazzettino 28 gennaio 2001
Dal 12 ritornano le targhe alterne - Il Gazzettino 27 gennaio 2001
Cadoneghe: "Siamo soddisfatti della scelta" - Il Gazzettino 27 gennaio 2001
Borgoricco:"Targhe alterne? E allora traffico limitato sulla 307" - Il Gazzettino 25 gennaio 2001
Ler targhe alterne non basteranno - Il Gazzettino 18 gennaio 2001
"Targhe alterne? Occorrono nuove strade" - Il Gazzettino 18 gennaio 2001
Targhe alterne o fasce orarie? Morini spiazza la giunta e il sindaco - Il Mattino di Padova 18 gennaio 2001
Targhe alterne per abbassare il benzene - Il Gazzettino 17 gennaio 2001
La statale del Santo sarà sovraccaricata - Il Gazzettino 17 gennaio 2001
L'ultima parola nell'incontro tra sindaci - Il Gazzettino 9 gennaio 2001
Il provvedimento strutturale è stato preso per abbattere l'inquinamento che grava sulla zona. Intanto da lunedì le targhe alterne saranno limitate alla fascia oraria compresa tra le 9 e le 15
VIGODARZERE/CADONEGHE. Una nuova strada risolverà definitivamente il problema dell'inquinamento da benzene a Pontevigodarzere. E in tempi piuttosto stretti. La piccola arteria, infatti, farà sì che gli automobilisti, attraverso un percorso alternativo, bypassino la zona dove negli ultimi mesi si è registrata nell'aria una preoccupante concentrazione di sostanze tossiche.La decisione è stata presa venerdì scorso durante una riunione che si è tenuta in Provincia, alla quale hanno partecipato Augusto Morini, assessore padovano alla Mobilità, Francesco Francini Pesenti sindaco di Vigodarzere, Adriano Baldin, primo cittadino di Cadoneghe , Marino Zorzato che ha la delega alla Viabilità a Palazzo Santo Stefano e un funzionario della Regione. Lo studio di fattibilità è stato affidato al professor Enzo Siviero, un professionista che anche in passato si era occupato del nodo della Castagnara. Per chi arriva da Camposampiero, la nuova bretella, il cui primo tratto è già stato realizzato, si trova sulla destra, subito prima di Vigodarzere.
Tornano da oggi le targhe alterne
(C.B.) Tornano dalle 7 di questa mattina a Pontevigodarzere le targhe alterne. L'ordinanza anti-benzene dovrà nuovamente essere rispettata dagli automobilisti (oggi via libera ai veicili con targhe dispari), dopo la sospensione dovuta ai disagi per il maltempo. "È stata un'interruzione per cause di forza maggiore - spiega l'assessore alla mobilità Augusto Morini - che abbiamo però limitato a venerdì scorso. La circolazione a targhe alterne resterà in vigore fino al 16 marzo". Entro quella data l'Arpav consegnerà all'assessorato alla Mobilità i dati sulla riduzione del traffico nella fascia oraria tra le 7 e le 19 (finora si è registrato un calo del 26-27\%). A quel punto si potranno stilare i primi bilanci. Grazie anche alla neve e alle piogge dell'ultimo periodo l'inquinamento è già in forte diminuzione. Intanto, nella convinzione che bisogna individuare una via d'accesso a Padova, alternativa alla Castagnara e a Pontevigodarzere, due amministrazioni di Cadoneghe e Vigodarzere hanno elaborato alcune proposte. Ed è stata ipotizzata la costruzione di un nuovo ponte sul Muson da collegare al parcheggio scambiatore e al primo binario della tratta ferroviaria di Vigodarzere.
L'assessore alla Mobilità di Padova conferma: "L'ordinanza resta in vigore fino al 16 marzo,poi valuteremo i dati"
VIGODARZERE/CADONEGHE. L'imprevista nevicata di mercoledì ha concesso una breve tregua. Ma fin da domattina Pontevigodarzere tornerà a fare i conti con le targhe alterne. L'ordinanza anti-benzene del sindaco di Padova riprenderà efficacia. "È stata un'interruzione per cause di forza maggiore - spiega l'assessore alla mobilità Augusto Morini - che abbiamo però limitato a venerdì. Si andrà avanti in questo modo fino al 16 marzo". Entro quella data l'Arpav consegnerà all'assessorato alla Mobilità i dati sulla riduzione del traffico nella fascia oraria tra le 7 e le 19 (finora si è registrato un calo del 26-27\%). A quel punto si potranno stilare i primi bilanci. "Di sicuro - afferma l'assessore - le piogge di questi giorni stanno facilitando il nostro compito. Il tasso di inquinamento è in diminuzione. Posso comunque annunciare che per l'anno prossimo attueremo dei provvedimenti con largo anticipo. Il vero nemico da combattere è il benzopirene. Obbligheremo a manutenzioni e controlli periodici i proprietari di furgoni, autobus e mezzi pesanti dotati di vecchi impianti diesel". Di ben altro tenore le dichiarazioni dei sindaci di Cadoneghe e Vigodarzere, convinti che l'ordinanza Destro sia solo un palliativo. Il refrain è sempre lo stesso. Tutti gli enti interessati devono individuare soluzioni definitive per la viabilità a nord di Padova. "Un automobilista - racconta Adriano Baldin, primo cittadino di Cadoneghe - mi ha detto che adesso è meglio di prima. In fin dei conti è costretto a fare le code a Limena soltanto a giorni alterni. Scherzi a parte, occorre che chi amministra prenda coscienza della gravità del problema e si dia da fare per affrontarlo. Bisogna individuare una via d'accesso a Padova, alternativa alla Castagnara e a Pontevigodarzere". Le due amministrazioni hanno elaborato alcune proposte, ora al vaglio della Provincia. È stata ipotizzata la costruzione di un nuovo ponte sul Muson da collegare al parcheggio scambiatore e al primo binario della tratta ferroviaria di Vigodarzere. "Occorre diminuire il numero delle auto a Pontevigodarzere - conferma Francesco Francini, sindaco di Vigodarzere - ma bisogna incrementare il trasporto su rotaia". In tal senso un primo traguardo è già stato raggiunto: mercoledì prossimo alla stazione di Vigodarzere avverrà la posa della prima pietra del nuovo sistema ferroviario di metropolitana regionale.
Basta targhe alterne a Pontevigodarzere
PADOVA. La decisione del Comune di Padova di sospendere temporaneamente l'ordinanza che limita la circolazione a Pontevigodarzere, imponendo le targhe alterne nei giorni lavorativi, non ha calmato i bollenti spiriti di cittadini, commercianti e imprenditori della zona. Anzi, nell'assemblea straordinaria di mercoledì al centro parrocchiale di Pontevigodarzere il "Club Liberi Cittadini" e alcuni rappresentanti dei "ribelli" imprenditori della zona industriale di Cadoneghe hanno cercato in tutti i modi di stringere la morsa attorno ai due invitati "speciali".
Niente da fare. Da Daniele Agostini, caposettore comunale alla Mobilità, e Claudio Gabrieli, responsabile del gruppo di lavoro Inquinamento dell'Arpav, il k.o. tecnico non è venuto. "E non ci sarà mai" ha ribadito Agostini a chi verbalmente "imponeva" il desiderio di "bloccare immediatamente e definitivamente" un'ordinanza lanciata "per tutelare la salute dei cittadini". Se, dunque, il sindaco Giustina Destro ha annunciato che il provvedimento di limitazione riprenderà, con le stesse direttive delle prime tre settimane, a partire dalle 7 di lunedì prossimo, giù dal ponte sul Brenta e nei comuni limitrofi di Vigodarzere e Cadoneghe l'aria è sempre più "inquinata": se la misura restrittiva, adottata dalla giunta di Palazzo Moroni per abbassare gli stratosferici picchi di benzene registrati a più riprese nel 2000 dai controlli Arpav mediante i tanto discussi radielli posti nei pressi del rondò sperimentale, riesce a limitare di un buon 25% il continuo passaggio quotidiano di veicoli nella zona (40.000 auto in media al giorno), per contro aumentano a dismisura i dissapori dei commercianti, che denunciano un preoccupante calo delle loro attività. Alla riunione dell'altra sera si è cercato di far chiarezza su un provvedimento che penalizza, secondo molti ingiustamente, solo il tratto di strada posto fra il ponte sul Brenta e il rondò di Pontevigodarzere: "Perché sui 31 radielli dell'Arpav posti in provincia, solo il nostro ha spinto il sindaco a decidere l'ordinanza?", chiedono in molti. E ancora: "Perché a Pontevigodarzere sì e all'incrocio della Stanga no, quando là passano 100.000 veicoli al giorno?". La risposta di Agostini non ammette repliche: "Perché dai risultati dei rilevamenti fatti sui 31 radielli, solo quello in questione non è mai sceso sotto la soglia minima media di tolleranza, visto che Pontevigodarzere si attesta tra i 1516 microgrammi di benzene per metro cubo".
Il decreto resterà quindi fino alla stabilita scadenza del 16 marzo. Se infatti il portavoce degli imprenditori di Cadoneghe, Lorenzo Pagnin, è pronto a scendere in strada per protesta con i 600 firmatari della richiesta di bloccare subito il decreto, a dettare legge sono le certezze del duo Arpav-Comune: l'inquinamento c'è e va abbattuto.
Intanto, il "Club Liberi Cittadini" invita Provincia, Anas e Ascom a contribuire alla soluzione delle problematiche createsi con l'adozione delle targhe alterne, tenendo presente il comune obiettivo di costruire infrastrutture stradali e corridoi viari alternativi per garantire il naturale scorrimento di auto sull'imbuto di via Pontevigodarzere.
Cadoneghe. Attacco alla Destro contro l'ordinanza in corso a Pontevigodarzere
CADONEGHE. Seicento firme raccolte per abbattere definitivamente la più discussa, controversa e impopolare ordinanza della giunta Destro: quella che limita la circolazione su via Pontevigodarzere alle targhe alterne.
A dettare la linea del pugno duro è Lorenzo Pagnin, imprenditore capace di raccogliere ben 600 nominativi in pochi giorni tra cittadini, commercianti, operai e imprenditori come lui della zona industriale di Cadoneghe. E' una petizione, ma anche una dichiarazione di guerra alla Destro.
L'obiettivo del nuovo gruppo di ribelli, che si discosta per motivazioni e atteggiamenti dall'altro filone di protesta sorto nei giorni scorsi (il "Club liberi cittadini di Pontevigodarzere" capeggiato dall'edicolante Antonio Alesci), ha un chiodo fisso, l'immediata sospensione dell'ordinanza, ed è disposto a qualsiasi mezzo pur di averla vinta.
"Abbiamo oltrepassato il limite della sopportazione - sbuffa Lorenzo Pagnin - e siamo decisi ad attaccare con ogni mezzo chi è responsabile di un provvedimento assurdo e inutile che serve solo ad abbassare temporaneamente i picchi fuori norma di benzene e benzopirene". Pronti ad accendere la miccia del conflitto, gli agguerriti commercianti e imprenditori di via Pontevigodarzere e dei Comuni dell'Alta padovana che hanno messo la propria firma su una petizione dal doppio titolo, "Per la rottamazione del sindaco di Padova" e "Per l'immediata e definitiva sospensione dell'ordinanza che va contro gli interessi della gente", sono pronti a servirsi di alcuni organi di comunicazione locali per attaccare l'amministrazione di Palazzo Moroni e togliere il doppio posto di blocco dallo spiazzo di fronte al campo sportivo comunale di Pontevigodarzere, lungo l'asse viario su cui incombe il decreto che finora ha alleggerito i portafogli di più di mille automobilisti. "Delle 600 firme raccolte - continua Pagnin - ben 111 sono di imprenditori e operai della zona industriale che non riescono più a produrre come prima per le conseguenze dell'ordinanza. Siamo pronti a tutto pur di costringere l'assessore Morini e la Destro a fare dietro front, e dato che siamo in campagna elettorale credo che anche la nostra forma di protesta peserà su chi governa questa giunta". Parole aspre, dette da chi ritiene di aver già speso tutto sul piano del confronto di idee. Per questa consistente porzione di rivoltosi, il decreto delle targhe alterne (pari nei giorni pari e viceversa), in vigore dalle 7 alle 19 dal lunedì al venerdì sino al 16 marzo, non porterà a nulla: "O si fa un provvedimento che duri un anno - dice Giorgio Cazzuffi della ferramenta ai piedi del ponte sul Brenta - nel tentativo di abbassare i livelli d'inquinamento su tutto il territorio, quindi ad esempio anche alla Stanga e su via Venezia, oppure si lascia tutto com'è, perché non è giusto che la campagna ecologica colpisca solo noi". Intanto le multe aumentano.
CADONEGHE. A differenza degli attriti che si registrano lungo via Pontevigodarzere, Cadoneghe e Vigodarzere sono soddisfatte delle targhe alterne. Per il sindaco di Cadoneghe Adriano Baldin è comprensibile la preoccupazione dei commercianti ma allo stesso tempo si dice a favore dell'ordinanza. "Con la legge Ronchi che impone vincoli è ovvio che chi amministra le città debba intervenire per frenare i picchi d'inquinamento. Qui non c'erano tante alternative: o le targhe alterne o il blocco del traffico in determinate fasce orarie. Non vedo in quest'ordinanza né un arbitrio né la volontà di nuocere ai cittadini e ai commercianti".
Il sindaco Baldin si dice soddisfatto anche per quanto riguarda i rapporti con la Provincia. "Finalmente si è mossa, mostrandosi responsabile e disponibile a portare avanti i progetti legati al recupero della Castagnara. Gli assessori Sidoti e Zorzato si sono impegnati a inserire nel piano provinciale della viabilità le soluzioni, in cantiere da anni, del nodo viario Castagnara-Pontevigodarzere".
Note positive anche da Vigodarzere, dove Francini Pesenti ammette che "dall'inizio dell'ordinanza, sui versanti che danno verso la Castagnara e Pontevigodarzere il traffico è notevolmente migliorato. Non ci sono più code e in paese molti hanno avuto agevolazioni: dal potenziamento delle corse degli autobus ai pass e ai permessi concessi a centinaia di persone con attività particolari come i medici e i commercianti". Per Pesenti sarebbe comunque meglio intervenire su chi è realmente fuori regola con le emissioni dei gas di scarico: "Bisogna portare avanti una politica del bollino blu e penalizzare solo chi è fuori norma".
Da stamattina a Pontevigodarzere...
VIGODARZERE Da stamattina a Pontevigodarzere dal Brenta fino alla rotonda di via Plebiscito via libera solo ai mezzi a targhe alterne: pari nei giorni pari e dispari in quelli dispari. Oggi che è il 12, giorno pari, circolano le targhe pari. Il provvedimento è in vigore dal lunedì al venerdì dalle 7 alle 19 fino al 17 marzo. È stato voluto dal sindaco Giustina Destro per limitare l'inquinamento da benzene presente a Pontevigodarzere. Ricordiamo che secondo i dati sulla qualità dell'aria dell'Arpav in quella zona nelle ore di punta vengono emsssi nell'aria 180 grammi di benzene. Una concentrazione incredibile se si pensa che una media rilevata però su base annuale, quindi molto dilatata, di 10 microgrammi (milionesimi di grammo) fa già "soglia di attenzione". Gli attivisti del comitato permanente hanno confermato che attueranno la "protesta pacifica" con cartelloni e striscioni. Vi sono delle accezioni: potranno transitare autocarri per trasporto merci che operano a Pontevigodarzere e che abbiano chiesto una deroga; veicoli delle forze di Polizia; mezzi di soccorso e dei Vigili del fuoco; veicoli che trasportano pasti; cortei funebri. Via libera ai veicoli elettrici, alimentati a metano, Gpl e agli ecodiesel. Sono state potenziare le corse dei bus nel tratto Vigodarzere-Stazione ferroviaria. In pratica ci saranno corse bis dalle 7 alle 9,30 per facilitare lavoratori e studenti. Inoltre chi abita nelle vie Villa Laura, De Roberti, Tura Cosmè e in via Pontevigodarzere (a nord del ponte sul Brenta), potrà passare con un documento d'identità. Chi invece risiede a Isola di Torre e ha figli che vanno a scuola può chiedere un permesso ai Vigili. Cento pass sono a disposizione dei comuni di Cadoneghe e Vigodarzere.
Per alcuni cittadini il divieto non vale
VIGODARZERE. Chi abita nelle vie Villa Laura, De Roberti, Tura Cosmè e in via Pontevigodarzere (a nord del ponte sul Brenta), potrà passare con un documento d'identità. Chi invece risiede a Isola di Torre e ha figli che vanno a scuola può chiedere un permesso ai Vigili. Cento pass sono a disposizione dei comuni di Cadoneghe e Vigodarzere.
Le minoranze sostengono che il problema non va affrontato come un'emergenza
VIGODARZERE. I Diesse non sono d'accordo. E attiveranno tutti gli strumenti di cui dispongono per fermare il provvedimento, tra cui un ordine del giorno e un'interrogazione al sindaco che saranno presentati nella seduta consiliare di dopodomani. L'on. Piero Ruzzante, il segretario Alessandro Naccarato e il capogruppo provinciale Alessandra Pampaloni ieri mattina in Municipio hanno contestato duramente la decisione della Giunta-Destro di far circolare da lunedì nel nodo di Pontevigodarzere le macchine in base al numero di targa: pari nei giorni pari, dispari negli altri. "Quell'ordinanza va sospesa - ha sottolineato Naccarato - perché non è possibile che un problema così importante venga affrontato solo come un'emergenza momentanea. L'Amministrazione-Zanonato aveva preparato un Piano generale del traffico che prevedeva una serie di interventi che avrebbero eliminato un bel po' di traffico dalla zona. Fra essi c'era anche il tram che, attraverso un nuovo ponte sul Brenta, sarebbe arrivato fino a Cadoneghe . Adesso, invece, c'è un bel libro dei sogni con tanti cantieri per sottopassi e cavalcavia che non si faranno mai". "Con le targhe alterne - ha detto l'on. Ruzzante - non si fa altro che spostare il traffico, e quindi l'inquinamento da benzene, da un luogo all'altro. Nella fattispecie da Pontevigodarzere a Limena e alla Stanga". "La Provincia - ha proseguito la Pampaloni - ha predisposto un Piano fantasioso che prevede una spesa di 1500 miliardi per realizzare opere che non vedremo mai. Tutti quei soldi, tanto per essere chiari, non li hanno nè l'Anas e neppure la Società Autostrade. Inoltre l'assessore Zorzato ha più volte affermato che il ponte sul Muson dei Sassi verrà realizzato nel 2004, qualora si trovino i... finanziamenti". Di tutt'altro avviso è ovviamente l'assessore alla Mobilità Augusto Morini. "I dati forniti dall'Arpav sul benzene - ha replicato - hanno dimostrato che l'unica zona di Padova con valori ben superiori alla media è quella di via Pontevigodarzere, in corrispondenza della rotonda. Quest'ultima ha alleviato la situazione, però non è ancora sufficiente. Il sindaco di fronte a una situazione che comporta pericoli per la salute dei cittadini ha ritenuto di porre quest'ultima al di sopra di tutto, adottando il provvedimento concordato con i sindaci di Vigodarzere e Cadoneghe . Si è comunque cercato di venire incontro alle richieste dei sindaci e alle istanze di alcuni cittadini, dando permessi per limitare i disagi". Sulla questione di Pontevigodarzere è intervenuta con una nota anche Legambiente. "I Ds sbagliano obiettivo - si legge in una nota firmata da Lucio Passi -. Dal punto di vista ambientale, mobilitarsi contro il provvedimento di Pontevigodarzere, con il quale la Destro rispetta la normativa ambientale e non contro l'omissione del sindaco sul benzopirene a Padova, mi sembra opinabile. Il provvedimento delle targhe alterne è un atto dovuto". Nei giorni scorsi, inoltre, l'on. Ruzzante ha inviato un'interrogazione al ministro dell'Ambiente chiedendogli "quali iniziative intenda adottare nei confronti di un'Amministrazione che entro il 31 gennaio (termine previsto dalla legge) non ha predisposto il rapporto annuale sulla qualità dell'aria".
I cittadini di Pontevigodarzere, Cadoneghe e Vigodarzere contro le targhe alterne "Pronti alla protesta"
Parte la mobilitazione contro le targhe alterne. Lunedì prossimo il comitato permanente dei cittadini di Pontevigodarzere, Cadoneghe e Vigodarzere scenderà in strada per protestare contro il provvedimento adottato dalla giunta Destro. L'appuntamento è alle sette del mattino in prossimità della rotatoria, di fronte al palazzo dell'ex-dazio di Pontevigodarzere. Per il comitato si tratta di una misura assolutamente inadeguata. "I disagi per la popolazione non sono stati valutati appieno - afferma il portavoce Enrico Varotto - ed il Comune non ha esitato a scegliere la strada più semplice a danno delle famiglie della zona anzichè impostare una soluzione definitiva al problema". I primi a trovarsi in difficoltà saranno gli automobilisti in possesso di auto con targa dispari. Come faranno ad accompagnare i figli a scuola e a recarsi al lavoro in orario? "Il Comune di Padova - prosegue Varotto - non ha offerto alcuna alternativa ai cittadini obbligati a passare per via Pontevigodarzere. In compenso l'inquinamento della zona, ridotto di appena qualche punto percentuale, si estenderà anche ad altri nodi di traffico: Limena, Saletto, Terraglione, Ponte di Brenta. È possibile che le sperimentazioni debbano pesare solo sulle teste di alcuni sfortunati residenti? I cittadini di frontiera, che si sentono come ad Eboli, attendono fatti e non solo promesse". All'iniziativa hanno aderito anche i Democratici di Sinistra di Vigodarzere: "Saremo anche noi sul ponte per dire no alle targhe alterne - annuncia la segretaria di sezione Emma Riccardi - non condividiamo questi interventi assolutamente inefficaci a risolvere in modo definitivo il problema della mobilità nella cintura urbana di Padova. Sono penalizzate in particolare le famiglie e le attività produttive di Vigodarzere - insiste Riccardi - e chi controllerà il caos sul ponte di Saletto in direzione di Limena?".
VIGODARZERE Provocatoria risposta del sindaco Vettorazzi al provvedimento deciso da Padova per Pontevigodarzere
VIGODARZERE "Targhe alterne? Le introdurrò anche a Limena per difendere il territorio": Gilberto Vettorazzi dichiara guerra a Padova. L'ha annunciato durante l'assemblea dei Ds di Vigodarzere. Il sindaco di Limena spiega: "Inevitabilmente le auto respinte a Pontevigodarzere dovranno trovare un varco a nord per entrare in città. La via più breve è il vecchio ponte di Limena, malandato e già interessato da lunghe code. Non intendo subire altre pressioni. Di disagi ne abbiamo già abbastanza. Tanto più che Padova non ci ha mai interpellati".Insomma dal 12 febbraio non ci si potrà più immettere sul ponte di Limena: chi avrà la targa sbagliata dovrà risalire fino ai vecchi mulini di Agguiaro e attraversare Santa Maria di Non e Curtarolo per raggiungere Padova attraverso la Valsugana. Un giro vizioso di 30 chilometri. "La viabilità a nord di Padova - assicura Vettorazzi - potrà migliorare sensibilmente solo con la realizzazione della tangenziale di Limena". Dello stesso avviso il consigliere regionale Flavio Zanonato: "Occorrono strade nuove - attacca l'ex-sindaco di Padova - come la tangenziale di Limena ma anche il completamento fino a Castelfranco della nuova statale Del Santo. Alla Castagnara il traffico va ridotto. Bisogna che la gente si abitui ad utilizzare i mezzi pubblici. Le targhe alterne? Una scelta ingestibile che verrà presto abbandonata. Alcuni cittadini di Pontevigodarzere minacciano la protesta. Il sindaco di Cadoneghe lancia invece un appello ai colleghi: "Rivediamo i contenuti dell'ordinanza - esorta Adriano Baldin - ridimensionando gli orari di chiusura di via Pontevigodarzere. Anzichè dalle 7 alle 19 introduciamo le targhe alterne dalle 9 alle 18".
Rifondazione comunista:"Bus gratis per tutti"
Sulla questione di Pontevigodarzere ieri è scesa in campo anche Rifondazione Comunista. "Con le targhe alterne - ha sottolineato Lucio Costa, segretario provinciale e assessore del Comune di Cadoneghe - non si risolve nulla. Si sposta solamente il problema da una zona all'altra". "Noi comunisti, comunque, chiediamo che la Giunta Destro copi l'iniziativa attuata a Massa dove sono stati messi a disposizione dei cittadini degli autobus gratuiti. Anche a Padova si dovrebbe fare in modo che la gente lasci le macchine in garage e possa salire sui mezzi dell'Acap senza pagare neanche una lira". "Invece - ha concluso l'esponente di Rifondazione - mi pare che, in concomitanza con l'entrata in vigore del provvedimento che riguarda Pontevigodarzere, non si sia pensato neppure di potenziare il numero delle corse. Ovviamente chi paga le conseguenze di queste situazioni sono i cittadini, naturalmente quelli più deboli. Forse il centro destra sta cercando di arrabattarsi in attesa di realizzare quel loro progetto di tram, dopo averne affossato uno che poteva già essere cantierato, che ci pare ancora in alto mare. Invitiamo, quindi ad adottare misure quali il potenziamento del parco autobus e l'abbassamento del costo dei biglietti". Ni.Co.
VIGODARZERE "Targhe alterne? Le introdurrò anche a Limena per difendere il territorio": Gilberto Vettorazzi dichiara guerra a Padova. L'ha annunciato durante l'assemblea dei Ds di Vigodarzere. Il sindaco di Limena spiega: "Inevitabilmente le auto respinte a Pontevigodarzere dovranno trovare un varco a nord per entrare in città. La via più breve è il vecchio ponte di Limena, malandato e già interessato da lunghe code. Non intendo subire altre pressioni. Di disagi ne abbiamo già abbastanza. Tanto più che Padova non ci ha mai interpellati".Insomma dal 12 febbraio non ci si potrà più immettere sul ponte di Limena: chi avrà la targa sbagliata dovrà risalire fino ai vecchi mulini di Agguiaro e attraversare Santa Maria di Non e Curtarolo per raggiungere Padova attraverso la Valsugana. Un giro vizioso di 30 chilometri. "La viabilità a nord di Padova - assicura Vettorazzi - potrà migliorare sensibilmente solo con la realizzazione della tangenziale di Limena". Dello stesso avviso il consigliere regionale Flavio Zanonato: "Occorrono strade nuove - attacca l'ex-sindaco di Padova - come la tangenziale di Limena ma anche il completamento fino a Castelfranco della nuova statale Del Santo. Alla Castagnara il traffico va ridotto. Bisogna che la gente si abitui ad utilizzare i mezzi pubblici. Le targhe alterne? Una scelta ingestibile che verrà presto abbandonata. Alcuni cittadini di Pontevigodarzere minacciano la protesta. Il sindaco di Cadoneghe lancia invece un appello ai colleghi: "Rivediamo i contenuti dell'ordinanza - esorta Adriano Baldin - ridimensionando gli orari di chiusura di via Pontevigodarzere. Anzichè dalle 7 alle 19 introduciamo le targhe alterne dalle 9 alle 18".
Cambiate l'orario e dateci più bus
VIGODARZERE."Cambiate l'orario e dateci più bus"Il sindaco di Vigodarzere contesta l'ordinanza-benzene della DestroIn una lettera Francini Pesenti precisa: "Sono state decise cose mai concordate con noi, Cadoneghe o i comuni dell'Alta"di Leandro BarsottiA ventiquattr'ore dalla presentazione ufficiale dell'ordinanza padovana di limitazione della circolazione a targhe alterne sul ponte di Pontevigodarzere, arriva la secca replica, per scritto e con tanto di protocollo, del sindaco di Vigodarzere, il medico Francesco Francini Pesenti. Ed è una replica dura, di un amministratore preoccupato per i propri cittadini e soprattutto irritato per non essere stato preso in considerazione in occasione di un provvedimento così importante.La conferenza stampa ufficiale è stata l'altra mattina. Per ridurre la forte presenza di benzene nell'aria del nodo di Pontevigodarzere dal 12 febbraio scatta l'ordinanza che prevede la circolazione a targhe alterne sul ponte che collega Padova a Vigodarzere e Cadoneghe. Il provvedimento è stato presentato dall'assessore di Padova, Augusto Morini, ma non c'erano all'incontro pubblico i rappresentanti della cintura urbana, Cadoneghe e Vigodarzere in particolare. Il provvedimento prevede la chiusura a targhe alterne nella fascia oraria che va dalle 7 alle 19. L'assessore Morini, a fine conferenza stampa, si era raccomandato con i giornalisti di scrivere tutti i giorni del provvedimento, così da tenere sempre informata la gente. Di sicuro del provvedimento si parlerà, ma soprattutto per le polemiche che stanno nascendo.Ieri mattina il sindaco di Vigodarzere Pesenti ha preso carta e penna e ha scritto una lettera di fuoco. Eccone alcuni stralci."Prendo visione dell'ordinanza emessa dal sindaco di Padova avente per oggetto "Misure di limitazione della circolazione a Pontevigodarzere"", scrive Pesenti. "E' mio dovere garantire i cittadini di Vigodarzere sotto gli aspetti della qualità di vita, della salute e di quella economica. Ma l'ordinanza in questione apporterà innegabilmente ripercussioni negative sotto questi profili per la popolazione del comune da me amministrato". Pesente aggiunge che sì, ci sono stati incontri tra le amministrazioni, ma "l'ordinanza in oggetto non rispecchia quanto emerso nel corso dei suddetti incontri". Infine Pesenti avanza le sue richieste: "L'inizio del divieto di transito va spostato alle 8, come originariamente concordato; va consentito ai veicoli che non emettono benzene, quindi oltre a quelli a gpl e metano, anche quelli diesel; vanno intensificate le corse degli autobus Acap e per Vigodarzere e Cadoneghe. Per la discussione di questi aspetti chiedo e auspico un incontro con il sindaco di Padova e con l'assessore alla Mobilità". Incontro al quale, sempre secondo Pesenti, dovrebbero partecipare anche gli amministratori dell'Alta Padovana interessati dalle ricadute dell'ordinanza. Fino a ieri le accuse alla giunta di Padova da parte di altre giunte erano solo sui giornali. Da oggi sono protocollate.
Il sindaco di Vigodarzere scrive ai colleghi di Padova, Cadoneghe, Camposampiero, Borgoricco, Massanzago e S. Giorgio delle Pertiche
CADONEGHE.Tutto partirà il 12 febbraio: dal "nodo" di Pontevigodarzere passeranno solo le auto con la targa "giusta" (pari nei giorni pari e dispari in quelli dispari) dal lunedì al venerdì. Ma ieri il sindaco di Vigodarzere, Francesco Francini Pesenti, ha scritto ai colleghi di Cadoneghe , Camposampiero, Borgoricco, Massanzago, S. Giorgio delle Pertiche e ovviamente al sindaco di Padova, Giustina Destro, per lamentare il mancato rispetto di 4 aspetti su cui s'era già raggiunto l'accordo in precedenti incontri ma anche il fatto di aver coinvolto solo il suo Comune e quello di Cadoneghe , non gli altri dell'Alta padovana. La lettera è indirizzata anche all'assessore alla Mobilità di Padova, Augusto Morini, che in tarda serata non l'aveva ancora ricevuta e che comunque replica seccato: "Bastava una telefonata e gli spiegavo tutto, ma forse vuole un po' di pubblicità. Lo abbiamo coinvolto sempre, come ammette lui stesso, e ben due delle quattro cose che chiede sono contenute nell'ordinanza che forse non ha letto". Francini Pesenti invece scrive d'averla vista e lamenta un orario d'inizio del divieto di transito "da spostare alle 8 come originariamente concordato". Poi chiede che siano intensificate le corse degli autobus da e per Vigodarzere e Cadoneghe ; che sia consentito il transito ai veicoli a gasolio, gpl e metano e ai mezzi di attività produttive (con rilevanti rapporti di lavoro con Padova) oltre a quelli sanitari. L'assessore Morini fa rilevare come questi due ultimi aspetti siano contenuti nell'ordinanza mentre sull'orario spiega: "Posticiparlo alle 8 significa non garantire una riduzione significativa del benzene perchè è fra le 7 e le 8 che c'è il massimo flusso di traffico. Se si vuole incidere bisogna avere "coraggio" nelle scelte che comunque, è bene non dimenticarlo, sono un sacrificio cghe si chiede ai cittadini per un tempo limitato in attesa degli interventi strutturali che già abbiamo avviato. Sull'ultima richiesta, il potenziamento dei bus per le linee interessate, devo dire che è più che legittima e sarà la la divisione Mobilità dell'Aps a deciderlo in piena autonomia". L'ultima richiesta del primo cittadino di Vigodarzere (esponente della Lega) è di un incontro con la Destro e con lo stesso Morini coinvolgendo gli amministratori dell'Alta ovvero i Comuni di Camposampiero, Borgoricco, Massanzago e S. Giorgio delle Pertiche.
Ieri mattina sono stati presentati i provvedimenti anti inquinamento che scatteranno dal 12 febbraio nel nodo di Pontevigodarzere
CADONEGHE.I cartelli stradali saranno installati lunedì. Tutto è pronto, quindi, per far partire il provvedimento delle targhe alterne in base al quale, per un mese e mezzo a partire dal 12 febbraio, potranno attraversare il nodo di Pontevigodarzere solo le auto con la targa "giusta". Pari nei giorni pari, dispari in quelli dispari. E se termina con una lettera dell'alfabeto fa fede il numero che la precede. Lo zero viene considerato pari. Il divieto è valido dal lunedì al venerdì. Agli automobilisti indisciplinati verrà comminata una contravvenzione di 125 mila lire. L'ordinanza firmata dalla Destro ha lo scopo di ridurre l'inquinamento, e in particolare il benzene. Potranno transitare senza limitazioni solamente le vetture dei residenti negli edifici prospicienti via Pontevigodarzere, gli autocarri delle ditte della zona che abbiano presentato una richiesta motivata al Comando dei Vigili, i mezzi di soccorso e quelli che trasportano i pasti per le mense, le macchine dei disabili e dei medici. Nessun blocco, invece, per le motociclette. Il tratto di strada interessato dal provvedimento (lo vediamo nella piantina a fianco) è quello compreso tra la rotatoria di Pontevigodarzere e via Querini-via Zanon: lungo quest'asse sarà vietato parcheggiare per dare modo agli agenti di fermare le auto per eventuali controlli. Le misure di limitazione della circolazione, concordate con i sindaci di Cadoneghe e Vigodarzere, sono state presentate ieri in Municipio dagli assessori Morini (Mobilità) e Scanagatta (Ambiente), dal comandante dei Vigili Terrin e dal capo settore Agostini. "Un chilometro prima - ha spiegato Morini - i cartelloni di preavviso spiegheranno agli automobilisti cosa debbono fare. Chi arriva dal centro città, ad esempio, avrà la possibilità di girare a destra verso Padova est, oppure a sinistra verso Limena. Avevamo preso in considerazione anche l'ipotesi della chiusura per fasce orarie, ma avremmo ridotto il traffico di appena il 5\%. Con le targhe alterne, invece, arriviamo almeno al 25\%". "È evidente - ha aggiunto Scanagatta - che si tratta di provvedimenti provvisori in attesa di interventi strutturali. Nei prossimi giorni avrò dall'Arpav la relazione sullo stato di salute dell'aria. All'interno di una strategia globale che prevede la costruzione di opere che modificheranno la viabilità, procediamo con questo intervento episodico per modificare la situazione contingente". "Lo scorso anno - ha detto ancora Morini - la Provincia si era impegnata riunire Comune, Regione e Anas per trovare una soluzione per Pontevigodarzere, che potrebbe essere la costruzione di un ponte sul Muson. Per ultimare l'opera, però, ci vorrà almeno un anno. Nel frattempo non possiamo mettere a repentaglio la salute della gente". "Speriamo di non dover dare neanche una multa - ha concluso Terrin -. La possibilità di tornare indietro viene data fino all'altezza dell'ultimo segnale: una volta oltrepassato, la contravvenzione è automatica".
L'ordinanza del sindaco che prevede la circolazione delle auto pari nei giorni pari, e viceversa, ha valore momentaneo in attesa di decisioni strutturali
CADONEGHE.Tutto è pronto, quindi, per rendere operativa l'ordinanza firmata dal sindaco che prevede la circolazione a targhe alterne nel nodo di Pontevigodarzere. Come anticipato dal Gazzettino, il provvedimento scatterà dal 12 febbraio e sarà in vigore dalle 7 alle 19: in questo arco di tempo potranno transitare nei giorni pari solo le vetture con targa pari, e in quelli dispari solamente le macchine con targa dispari. Nel frattempo è iniziata la campagna pubblicitaria attuata dai Comuni di Padova, Vigodarzere e Cadoneghe per informare adeguatamente i cittadini. Sono stati ordinati dei tabelloni segnaletici che saranno posizionati un chilometro prima dell'area dove ci sarà il divieto di transito, sia in entrata, che in uscita. È stata proprio Giustina Destro a voler accelerare in tutti i modi i tempi. Come sindaco, infatti, è responsabile anche della salute pubblica e si è immediatamente mobilitata quando le sono stati comunicati i dati sull'inquinamento da benzene che grava sulla zona di Pontevigodarzere e che è prodotto dai gas di scarico delle automobili. Questo delle targhe alterne, comunque, è un provvedimento-tampone che avrà una durata minima di un mese e mezzo. Il Comune, nel frattempo, sta studiando come ovviare in via definitiva al grave inquinamento della zona.
27 gennaio 2001 "IL GAZZETTINO"
Dal 12 febbraio via alle targhe alterne
CADONEGHE. L'ordinanza dev'essere firmata entro oggi dal sindaco. Come anticipato dal Gazzettino, quindi, a partire dal 12 febbraio, dalle 7 alle 19, per oltrepassare la "barriera" di Pontevigodarzere bisognerà avere la targa giusta. Pari nei giorni pari, dispari nei giorni dispari. E se per caso la targa stessa termina con una lettera dell'alfabeto, determinante sarà l'ultimo numero, quello cioè che la precede. Ad esempio la vettura con la targa 123456W potrà transitare solamente nei giorni pari essendo il 6 appunto l'ultimo numero. Ovviamente il provvedimento vale sia per chi da Cadoneghe si dirige verso Padova, sia per chi dal centro città si muove in direzione di Camposampiero.La nuova disposizione avrà una durata iniziale di un mese e mezzo, ma quasi sicuramente verrà poi confermata anche per il periodo successivo. La decisione dell'Amministrazione è dovuta al fatto che a Pontevigodarzere l'inquinamento è alle stelle. A dicembre, tra l'altro, per un'intera settimana il livello di benzene presente nell'aria aveva superato del doppio la soglia massima prevista dalla legge. In un incontro che si era tenuto a metà gennaio tra la Destro l'assessore Morini, il comandante dei Vigili Terrin, i sindaci Francini (Vigodazrere) e Baldin (Cadoneghe ) era emersa la necessità di prendere urgentemente una decisione. E tutti, alla fine, avevano convenuto sul fatto che l'introduzione delle targhe alterne consentirà di contenere almeno del 25\% le emissioni dei gas di scarico delle autovetture.Che cosa succederà, quindi, dal 12 febbraio? Esattamente un chilometro prima del nodo di Pontevigodarzere verrà inserito un cartellone stradale con cui si informerà l'automobilista che, se non ha la targa giusta, non può proseguire, ma deve girare. Chi sta andando da Padova a Cadoneghe ha la possibilità di svoltare a destra verso via del Plebiscito, oppure a sinistra in direzione di Corso Australia. Chi invece proviene da Campodarsego, subito dopo la Castagnara, potrà andare a destra verso Limena, oppure dritto, lungo la nuova Statale del Santo. Chi ignorerà le indicazioni del cartello, mille metri dopo ne troverà un altro, vicino al quale, però, ci sarà anche un agente della Polizia Municipale con tanto di blocchetto per comminare la contravvenzione e naturalmente far tornare indietro l'automobilista indisciplinato. In questi giorni, intanto, il Comune di Padova, insieme a quelli di Vigodarzere e Cadoneghe , attuerà una campagna pubblicitaria sul provvedimento, in modo che alla scadenza di lunedì 12 febbraio tutti i cittadini siano adeguatamente informati.Dato che il transito a targhe alterne inizierà alle 7 del mattino, mentre i turni dei Vigili Urbani prevedono orari diversi, in questi giorni ci sono stati degli incontri con i rappresentanti sindacali degli agenti della Polizia Municipale, al termine dei quali è stata raggiunta l'intesa. Il sindaco, a proposito della questione di Pontevigodarzere, ha detto che è assolutamente prioritario salvaguardare la salute dei cittadini che abitano in zona, dato che il benzene è ritenuto uno degli agenti che scatenano patologie micidiali, tra cui le leucemie.
27 gennaio 2001 "IL GAZZETTINO"
Cadoneghe: "Siamo soddisfatti della scelta"
25 gennaio 2001 "IL GAZZETTINO"
BORGORICCO Il sindaco si appella all'Anas e alla Provincia. Le auto non smaltite a Pontevigodarzere finirebbero a San Michele
BORGORICCO. (N.M.) Targhe alterne sulla rotatoria di Pontevigodarzere? Il sindaco di Borgoricco Flavio Frasson punta i piedi e chiede ad Anas e Provincia la limitazione del traffico sulla nuova statale 307 in particolare all'imbocco di San Michele delle Badesse, notoriamente intasato dal traffico. Sulla stessa questione il sindaco di Cadoneghe aveva dichiarato nei giorni scorsi che la soluzione delle targhe alterne sarebbe stata peggiorativa per il suo territorio comunale in quanto "tutti gli automobilisti che non sarebbero stati in grado di proseguire, si sarebbero riversati sulla nuova 307" attraversando il suo comune. "Se la situazione è pesante a Cadoneghe , è destinata a diventare insostenibile a San Michele delle Badesse - spiega Frasson - Qualsiasi soluzione che appesantisca ulteriormente il traffico che già transita per il centro abitato di San Michele non farebbe altro che aggravare una situazione di inquinamento già pesantissima". I dati emergono, in maniera fin troppo chiara, dalla relazione dell'Arpav già inviata in Prefettura. "Sulla base di tali rilievi - prosegue il sindaco - ho chiesto la limitazione del traffico. Sono pronto a rinnovare la richiesta, oltre ad assumere i provvedimenti che si renderanno necessari per tutelare la salute pubblica". Il primo cittadino aggiunge uno spunto critico sui metodi adottati nell'avanzare tali proposte. "Le decisioni non possono essere sempre prese sulla testa degli altri - conclude Frasson - Quando si discutono problematiche di così ampio respiro, come quelle sulla viabilità, che possono avere riflessi sui territori di competenza di altre amministrazioni, ritengo sarebbe quanto mai opportuno coinvolgerle".
18 gennaio 2001 "IL GAZZETTINO"
Le targhe alterne non basteranno
Oltre che il benzene a Pontevigodarzere si respira un clima di rassegnazione. Commercianti e residenti non credono che il ricorso alle targhe alterne possa rappresentare il vero deterrente contro l'inquinamento derivante dai gas di scarico delle auto. Ma per il sindaco di Padova, per adesso, sembra essere l'unica soluzione possibile:"La strada da seguire è quella delle targhe alterne, anche se al momento non c'è alcun provvedimento ufficiale che imponga questa soluzione. Cercheremo di farlo nel più breve tempo possibile. Le modalità vanno discusse con attenzione e in maniera seria, senza lasciarsi prendere dall'improvvisazione. Una delle esigenze primarie è anche quella di non creare disagi ai cittadini, ai residenti nella zona e a quanti transitano per quella strada trafficata". Anche per i sindaci di Vigodarzere, Francici Pesenti e di Cadoneghe, Baldin, pur concordando sulla misura da attuare chiedono tempo.
18 gennaio 2001 "IL GAZZETTINO"
Targhe alterne? Occorrono nuove strade
Non spaventano nessuno i proclami dell'assessore Morini. Oltre che il benzene a Pontevigodarzere si respira un clima di rassegnazione. Commercianti e residenti non credono che il ricorso alle targhe alterne possa rappresentare il vero deterrente contro l'inquinamento derivante dai gas di scarico delle auto."Per me è una buffonata - attacca Giancarlo Beggio, titolare del negozio di fotottica che si affaccia sulla rampa di via Pontevigodarzere - si impedisce alla gente di circolare liberamente. La questione va risolta con nuove infrastrutture: servono strade, ponti e parcheggi". Un pressante appello al rispetto della segnaletica stradale viene da Antonio Alesci: "In pochi - sostiene l'edicolante - si sono resi conto del fatto che i camion non rispettano il divieto di transito in via Pontevigodarzere. Il blocco attuato all'altezza dello svincolo della Saimp viene puntualmente disatteso. Gli automezzi pesanti sono autorizzati unicamente al carico e allo scarico delle merci. Il guaio è che nessuno fa rispettare la segnaletica. Ed è comodo per chi proviene da Nord transitare per questa strada. I comuni di Cadoneghe e Vigodarzere non hanno mai adottato alcun provvedimento contrario. Noi respiriamo un sacco di benzene - conferma Alesci - mi accorgo spesso di uno strato di pulviscolo che si deposita sui giornali". Tanti automobilisti sono costretti a ricorrere al mezzo privato per raggiungere il centro cittadino: "Io ne farei volentieri a meno - dice Sabrina Ton - ma il trasporto pubblico è carente. Abbiamo a disposizione un autobus ogni mezz'ora ed anche i biglietti sono troppo cari. Alla fine la gente è costretta ad arrangiarsi. Le targhe alterne? Rappresenteranno un problema per chi possiede una sola auto". "Ritengo che non sia un provvedimento necessario - interviene Gabriella Pillon - da quando è entrato in funzione il nuovo rondò alla Castagnara il traffico è sensibilmente migliorato. Le code si registrano unicamente nelle ore di punta, in particolare al mattino presto. Di sicuro anche i valori del benzene sono diminuiti. Purtroppo - prosegue l'automobilista - resta la strettoia di Pontevigodarzere. Occorre individuare nuove modalità di smaltimento del traffico. Le targhe alterne non mi convincono". Non è invece contrario a priori Giuseppe Bellese, gestore della rosticceria: "Qualcosa bisogna pur fare - esordisce - è diventata una situazione insostenibile per chi ci vive e per chi ci transita. E' una soluzione che mi danneggerà sul piano economico. Ma credo che la gente si organizzerà presto con la seconda vettura. E' ora di studiare provvedimenti più radicali che facciano prendere coscienza del problema". Dei primi esperimenti con le targhe pari e dispari si ricorda ancora Mario Fiorini, titolare dell'ortofrutta che si trova sul ponte della Castagnara: "Erano altri tempi. Negli anni Settanta non c'era il traffico di adesso. Tutti sono in possesso di almeno due macchine. Non cambierà nulla. Perchè non pensare piuttosto ad allargare la rotatoria eliminando le case vecchie vicine all'incrocio?".Polemico nei confronti dell'amministrazione cittadina è il capogruppo del Polo per Vigodarzere Ivano Ranzato: "La rotatoria funziona bene - argomenta l'ex-sindaco - la coda si forma soltanto nelle ore di punta. Quando avevamo il semaforo le attese erano più lunghe e si respirava più benzene. Perchè cambiare? Per trasferire il caos a Limena o a San Lazzaro? Il nostro sindaco - prosegue Ranzato - ha avuto un atteggiamento pilatesco. Non si è opposto all'assessore Morini ma ha fatto sapere che non adotterà provvedimenti. Troppo comodo". Il capogruppo dell'opposizione di centrodestra ha studiato alcune possibili soluzioni assieme all'ex-assessore alla viabilità Gianni Valandro: "Prima di adottare provvedimenti drastici -spiega il tecnico - potrebbero creare due corsie sia da Cadoneghe che da Vigodarzere oltre che da Padova senza grandi spese. Abbiamo studiato tre interventi: alla Castagnara, al rondò della Saimp e in via del Plebiscito. Le nostre proposte sono state giudicate interessanti. Qualora dovessero invece far ricorso alle targhe alterne - chiude Valandro - le introducano tra le 7.30 e le 9.30. E' quello l'orario a rischio".
18 gennaio 2001 "IL MATTINO DI PADOVA"
Targhe alterne o fasce orarie? Morini spiazza la giunta e il sindaco
L'assessore comunale alla Mobilità, Augusto Morini, ha incontrato il sindaco di Vigodarzere, Francesco Francini, e Adriano Baldin, primo cittadino di Cadoneghe. Hanno discusso sulll'inquinamento da benzene che si registra nella zona della rotonda di Pontevigodarzere, una boa attorno alla quale giostra tutto il traffico proveniente da nord.
Malgrado l'urgenza di un provvedimento tampone perché la situazione mette fuori legge tre Comuni (la concentrazione di benzene non è mai scesa sotto la soglia di lege di 10 milligrammi il metro cubo), nulla è stato deciso. Si è parlato dell'eventualità di un blocco a targhe alterne o a fasce orarie, ma non è stato detto quando entrerà in vigore.
Insomma, la sensazione è che si risponda all'emergenza inquinamento con un giro di valzer tra responsabili che si scambiano impressioni. "Mi sono preoccupato - si difende Morini - che l'idea di un blocco fosse condivisa, ora si tratta di organizzare il controllo dei vigili urbani e occorre montare un filtro stretto per far rispettare un divieto che si riferisce a una zona limitata, bisogna fare una scelta sulla segnaletica. Sarà sentita anche l'Anas per la parte di sua competenza. La soluzione vera è quella della costruzione del ponte sul Muson dei Sassi: solo questo può sgorgare definitivamente l'imbuto a nord della città. Intanto, bloccata la rotatoria, il traffico in entrata sarebbe convogliato per via Plebiscito e quello in uscita prenderebbe la statale del Santo". Morini ricorda anche che c'è un divieto di transito per i mezzi pesanti che non viene rispettato. Ingrandire i cartelli? No, piuttosto metterci i vigili e appioppare multe salate.
"Non so nulla - dice l'assessore Maurizio Saia - dell'iniziativa per la rotatoria di Pontevigodarzere e se fossimo nella fase operativa dovrei saperlo perché si tratta di attivare la Polizia municipale e mi par di capire che non sarà un impegno leggero. Il provvedimento delle targhe alterne, ma forse sarebbe meglio un blocco a fasce orarie, è impopolare e per far rispettare un'ordinanza di questo genere occorre un intervento deciso". Anche l'assessore Franco Perlasca si riserva il giudizio: "Per ora si tratta di un'ipotesi, per dare un'opinione motivata occorre vedere come verrà realizzata".
Sull'eventualità della targhe alterne la reazione è lo stupore, nessuno della giunta ne sa niente. Nessun confronto c'era stato tra gli assessori, lo stesso Menorello cade dalle nuvole. Morini ha spiazzato i colleghi.
17 gennaio 2001 "IL GAZZETTINO"
Dalla settimana prossima ci sarà una rivoluzione nella circolazione. Padova, Cadoneghe e Vigodarzere ieri mattina hanno deciso insieme che la soluzione migliore è proprio quella di fra transitare, a giorni diversi, i veicoli pari o dispari
Ritornano le targhe alterne. Quelle che terminano con il numero pari saranno valide i giorni pari, e viceversa. È questa, dunque, la soluzione-tampone in attesa di modificare la viabilità per risolvere il drammatico problema dell'inquinamento di Pontevigodarzere, dove a dicembre, per un'intera settimana, il livello di benzene presente nell'aria ha superato del doppio la soglia massima prevista dalla legge. L'intesa è stata raggiunta ieri mattina a Palazzo Moroni nel corso di una riunione alla quale hanno partecipato l'assessore padovano alla Mobilità Augusto Morini, i sindaci Francesco Francini Pesenti (Noventa) e Adriano Baldin (Cadoneghe ), il direttore dell'Acap Antonio Conte, il capo settore della Mobilità Daniele Agostini e l'ispettore dei Vigili Urbani, Luise.La seconda soluzione prospettata era il divieto totale di transito dei veicoli in alcune fasce orarie. Quest'ultima ipotesi, però, è stata scartata perché lo scorso anno, quando era stata adottata, aveva prodotto scarsi risultati e cioè una riduzione del traffico soltanto del 6\%. Dai calcoli effettuati, invece, risulta, che optando per le targhe alterne, il numero dei veicoli si ridurrà almeno del 25\%.Per rendere esecutivo il provvedimento, che prevede nel nodo di Pontevigodarzere anche il divieto di circolazione per tutti i mezzi pesanti (con qualche deroga per il carico e scarico delle merci delle aziende della zona) si attende che siano pronti i cartelloni stradali fatti predisporre dal Comune, dove vengono riportate le disposizioni che debbono rispettare gli automobilisti. Sarà poi avviata una campagna di informazione capillare in modo che tutti siano avvisati. Per chi da Padova è diretto verso Cadoneghe , quindi, scatterà "l'alt" in corrispondenza della rotatoria di via del Plebiscito: se sarà un giorno pari potranno transitare soltanto le auto con targa pari. Tutte le altre, invece, dovranno girare a destra, appunto verso via del Plebiscito, oppure a sinistra in direzione di Corso Australia. E funzionerà allo stesso modo nei giorni dispari con le targhe dispari. I trasgressori saranno multati dai Vigili Urbani. Per chi, invece, arriva da Campodarsego, il "blocco" dovrebbe scattare all'altezza della Castagnara, mentre coloro che provengono da Vigodarzere e sono diretti in città, la regolamentazione del transito in base al numero di targa dovrebbe scattare prima della rotatoria. L'assessore Morini e i tecnici della Mobilità stanno ora valutando l'ipotesi di concedere delle deroghe agli abitanti dei quartieri interessati dal provvedimento.
17 gennaio 2001 "IL GAZZETTINO"
La statale del Santo sarà sovraccaricata
CADONEGHE. È un assenso condizionato quello che arriva dal comune di Cadoneghe . Il via libera alle targhe alterne non dovrà infatti penalizzare ulteriormente il traffico lungo le principali arterie comunali. "Noi siamo disponibili - avverte il sindaco Adriano Baldin - purchè la soluzione non aggravi ancora di più la nostra viabilità". Non si tratta di un'ipotesi campata in aria. Con il ricorso alle targhe alterne all'incirca un terzo delle 42.000 vetture che attraversano quotidianamente il nodo di Pontevigodarzere verrebbe dirottato altrove. "Di sicuro non si dirigeranno verso Ponte di Brenta o Limena - osserva il sindaco - ma andranno ad imboccare la nuova Statale del Santo. Bisogna rendersi conto che quell'arteria dovrà sopportare un carico aggiuntivo di 14.000 auto. A questo punto il traffico dovrà essere incanalato in quella direzione molto più a nord di Cadoneghe . Non consentiremo che le auto arrivino fino alla Castagnara. Occorre segnalarlo fin dall'inizio della nuova 307, in territorio di San Giorgio delle Pertiche, a Campodarsego ed in prossimità di via Pontarola, dove c'è lo svincolo di Reschigliano".Baldin non si fa illusioni: "La nuova Statale - dice - registra code lunghissime molto prima dello sbocco di San Lazzaro. Cosa succederà con 14.000 automezzi in più al giorno? Padova dovrebbe ampliare la rotatoria di Padova Est almeno fino alla zona industriale. In questo modo il traffico scorrerebbe in maniera più fluida". Fin qui l'emergenza: "Noi abbiamo offerto la nostra disponibilità - ricorda il primo cittadino - ma è ora di partorire una soluzione definitiva per il nodo della Castagnara. Vanno coinvolti sia la Provincia che l'Anas. E suggerisco di allargare il confronto anche alla Società Autostrade: con la tangenziale nord si è riusciti a by-passare l'imbuto di Ponte di Brenta. Perchè non progettare qualcosa di simile?".
Elettrosmog a Pontevigodarzere
Le proposte ci sono, ma per decidere si deve attendere l'incontro con i sindaci dei Comuni interessati. Ieri, infatti, Giustina Destro e gli assessori Augusto Morini (Mobilità) e Silvio Scanagatta (Ambiente) si sono riuniti per vagliare alcune ipotesi di soluzione per il nodo di Pontevigodarzere. Come abbiamo scritto nei giorni scorsi, a dicembre, per un'intera settimana, nella zona è stato registrato un livello di benzene doppio rispetto al massimo consentito dalla legge.Le ipotesi prese in considerazione, dunque, sono tre: la chiusura al traffico automobilistico in alcune fasce orarie; l'istituzione di un senso unico per chi da Padova si dirige a Camposampiero, mentre chi proviene dal senso opposto sarebbe obbligato ad imboccare la Statale del Santo, o la strada per Limena; l'installazione di un guard rail e l'eliminazione del semaforo in modo che tutte le auto evitino la sosta.
Ovviamente ci sarà, sia fra gli abitanti dei quartieri interessati, sia fra i residenti dei paesi limitrofi, chi dovrà sopportare dei disagi. Proprio per cercare di attuare il provvedimento meno penalizzante si è stabilito che a decidere siano tutti i soggetti coinvolti: i Comuni di Padova, Cadoneghe e Vigodarzere, la Provincia e i Vigili Urbani. Intanto ai tecnici del settore Mobilità è stato dato l'incarico di vagliare se esistano altre eventualità. Giustina Destro, comunque, è stata drastica: "Qualcosa bisogna fare - ha detto - perché di mezzo c'è la salute dei cittadini. E il benzene, come si sa, provoca malattie terribili, tra cui la leucemia".
Una nuova strada per bypassare Pontevigodarzere
Il Comune sta ora predisponendo una task force per combattere anche il benzopirene. Partono i controlli su furgoni e autocarri
La strada, attraverso il vecchio ponte ferroviario sul fiume Brenta che verrà dismesso dalle Ferrovie per far posto al Sistema metropolitano ferroviario regionale (Smfr), si congiungerà poi con la circonvallazione, all'altezza della Saimp. Intanto, a partire da lunedì e fino al 13 aprile, il provvedimento delle targhe alterne sarà in vigore dalle 9 alle 15. Finora l'ordinanza di Giustina Destro ha dato buoni risultati, portando una riduzione del traffico di circa il 27\%. Le emissioni di benzene registrate, anche se inferiori al periodo precedente, dal 26 febbraio al 5 marzo sono state pari a 14,2 microgrammi. Un dato ancora allarmante, però, che ha indotto il Comune a mantenere in vigore la "limitazione", anche se limitatamente ad una fascia oraria scelta per ridurre al minimo i disagi per i cittadini. Lunedì, inoltre, è stata convocata una Conferenza di servizi a cui parteciperanno gli assessori comunali Morini e Scanagatta, quello provinciale Riolfatto e un rappresentante della polizia Municipale per decidere come attuare in tutto il Comune un piano di controllo sulle emissioni dei gas di scarico, con particolare attenzione per il benzoapirene. In pratica viene avviata una campagna per controllare gli abusi. Una monitorizzazione costante permetterà di individuare i mezzi che producono questo particolare agente inquinante che sono soprattutto furgoncini, autocarri e bus. L'Acap, peraltro, utilizza già il Gecam, cioè il gasolio bianco, mentre i mezzi della Sita, piuttosto vecchi e quindi costruiti con tecnologie superate, sono molto inquinanti. L'Amministrazione ha in animo anche di impedire il transito in alcune strade del centro ai mezzi che causano inquinamento da benzoapirene. I veicoli "datati" di idraulici, pittori ed elettricisti nel giro di poco tempo potrebbero quindi subire pesanti limitazioni.
"Faremo di tutto per ridurre l'inquinamento - ha osservato Morini -. A Pontevigodarzere con le targhe alterne andremo avanti almeno un per un po' e poi si vedrà. L'Amministrazione ha delle precise responsabilità e l'obbligo di tutelare la salute della gente. Dove è possibile partiremo subito con i provvedimenti strutturali, come ci accingiamo a fare con la nuova strada di Vigodarzere".
Nicoletta Cozza
4 marzo 2001 "IL GAZZETTINO"
Finita la tregua, ritornano le targhe alterne
Da domani mattina scatta nuovamente il provvedimento a Pontevigodarzere, sospeso venerdì a causa della neve
Luca Ingegneri
2 marzo 2001"IL MATTINO DI PADOVA"
Lo chiedono i commercianti dei comuni limitrofi
ma i tecnici di Padova ribadiscono l'ordinanza
24 febbraio 2001"IL MATTINO DI PADOVA"
Seicento firme di commercianti danneggiati dalle targhe alterne
Massimo Nardin
22 febbraio 2001"IL MATTINO DI PADOVA"
Vigodarzere e Cadoneghe soddisfatte
12 febbraio 2001 "IL GAZZETTINO"
11 febbraio 2001 "IL GAZZETTINO"
10 febbraio 2001 "IL GAZZETTINO"
Nicoletta Cozza
8 febbraio 2001 "IL GAZZETTINO"
Si annuncia un lunedì "caldo", ritrovo alle 7 di mattina
Luca Ingegneri
4 febbraio 2001 "IL GAZZETTINO"
"Anche a Limena le targhe alterne"
"Non intendo subire altre pressioni: di disagi ne abbiamo abbastanza. La Destro non mi ha mai interpellato"
Luca Ingegneri
4 febbraio 2001 "IL GAZZETTINO"
"Non intendo subire altre pressioni: di disagi ne abbiamo abbastanza. La Destro non mi ha mai interpellato"
"Anche a Limena le targhe alterne"
"Non intendo subire altre pressioni: di disagi ne abbiamo abbastanza. La Destro non mi ha mai interpellato"
Luca Ingegneri
1 febbraio 2001 "IL MATTINO DI PADOVA"
Il sindaco di Vigodarzere contesta l'ordinanza-benzene della DestroIn una lettera Francini Pesenti precisa: "Sono state decise cose mai concordate con noi, Cadoneghe o i comuni dell'Alta"
Leandro Barsotti
1 febbraio 2001 "IL GAZZETTINO"
Targhe alterne, Morini bacchetta Pesenti
L'assessore alla Mobilità replica alle richieste del primo cittadino: "Non ha letto l'ordinanza, già previste le deroghe"
Gigi Bignotti
31 gennaio 2001 "IL GAZZETTINO"
Multa da 125 mila lire per chi sbaglia targa
Un chilometro prima del "blocco" saranno installati dei cartelloni con tutte le informazioni per gli automobilisti
Nicoletta Cozza
28 gennaio 2001 "IL GAZZETTINO"
A Pontevigodarzere targhe alterne per un mese e mezzo
Massimo Nardin
Nicoletta Cozza
Nei giorni pari, sia in entrata che in uscita, potranno transitare solo le auto con targa pari. E viceversa
Nicoletta Cozza
CADONEGHE. (L.P.) Il sindaco promuore le targhe alterne. E si augura che la soluzione adottata da Giustina Destro possa sortire risultati migliori di quelli prodotti lo scorso anno dal blocco del traffico a Pontevigordarzere. Che produsse un abbattimento di appena il 15\% del tasso di smog. "L'alternativa alle targhe alterne- rivela Adriano Baldin-sarebbe stata quella del blocco totale lungo l'asse via Reni - via Pontevigodarzere. Ma questo avrebbe obbligato circa i 22 mila mezzi che ogni giorno transitano lungo la vecchia statale del Santo ad invadere il centro di Cadoneghe . Con effetti ben immaginabili. Il passaggio alternato di auto e camion non sarà certo una soluzione definitiva. Ma è giusto praticare anche questa strada". Rimedi più radicali, secondo Baldin, potrebbero essere dati deviando a monte di Cadoneghe i flussi di traffico diretti alla Castagnara ed incanalandoli sulla nuova statale del Santo.
"Targhe alterne? E allora traffico limitato sulla 307"
I dubbi degli automobilisti sul progetto dei Comuni per Pontevigodarzere. La Destro: "Non c'è alternativa"
I residenti e i commercianti di Cadoneghe e Vigodarzere non credono all'efficacia del provvedimento
Luca Ingegneri
Da una parte l'impopolarità di una misura che penalizza gli automobilisti padovani, dall'altra il rischio per la salute di tutti
di Aldo Comello
Targhe alterne per abbassare il benzene
Per chi proviene dalla città il "blocco" scatterà all'altezza della rotonda che porta a via del Plebiscito
Nicoletta Cozza
L.I.
9 Gennaio 2001 "IL GAZZETTINO"
L'ultima parola all'incontro tra sindaci
Ni.Co.