Viene inaugurata oggi alle 17, ...
Viene inaugurata oggi alle 17, alle ex Officine Breda in via Bordin 50 a Cadoneghe , la mostra "Demolizioni" con la quale cinque artisti testimoniano la scomparsa della Breda. Gli interventi, le performances e le installazioni sono di Rino De Michele, Ruggero Maggi, Enrico Minato, Malek Pansera e Giorgio Segato (nella foto). Alla cerimonia intervengono il sindaco di Cadoneghe Adriano Baldin, Elio Armano ("Storia di una demolizione"), Adone Brandalise ("L'officina e l'operaio") e lo stesso Segato ("Il filo rosso della memoria, il filo di una memoria rossa"); alle 18 azioni di Ferruccio Brugnaro, Gruppo Sinestetico, Rajeta Teatro. Le Officine Breda sono state per circa settant'anni anni immagine e simbolo della condizione e delle lotte operaie a Padova, raggiungendo fino a circa 800 dipendenti e animando le piu importanti battaglie sindacali. Quest'anno i vasti padiglioni, da tempo svuotati, saranno demoliti, per far posto a un centro residenziale e a un parco pubblico. È un'importante "cancellazione" di presenza e di memorie. Per questo i cinque operatori estetici intervengono per testimoniare gli ultimi giorni della grande struttura industriale allo scopo di richiamare e sollecitare la memoria del luogo, degli eventi che lo hanno caratterizzato, della gente che lo ha vissuto e delle tante voci che lo hanno abitato. Fino al primo maggio.
CADONEGHE Nomade deve scontare 3 anni e 6 mesi
Sapeva di essere braccato dalle forze dell'ordine. Ma era sempre riuscito a sfuggire alla cattura. Giovedì pomeriggio è caduto nella rete dei carabinieri. Che l'hanno sorpreso all'interno della sua abitazione di via Pacinotti. Pur di non farsi ammanettare Martino Broidic, trentasettenne pregiudicato di origini nomadi, ha persino provato a nascondersi sotto al letto. I militari della stazione di Vigodarzere l'hanno scovato ed arrestato in esecuzione di un ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica per un residuo pena. Deve scontare tre anni e sei mesi di reclusione per una serie di reati contro il patrimonio e la persona. Di recente Broidic, che risulta assegnatario di un alloggio popolare del Comune, aveva ottenuto la sospensione della condanna. Era stato assegnato ai servizi sociali. Il periodo di affidamento era però durato poco. Il trentasettenne non aveva ottemperato a quanto prescritto dal regime alternativo alla detenzione carceraria. Ed il tribunale di sorveglianza gli aveva revocato il beneficio disponendo il suo ritorno dietro le sbarre. I carabinieri lo stavano aspettando da qualche giorno.
CADONEGHE In consiglio comunale il piano per la riconversione dell’area: 40 mila metri cubi di edificazione
Quarantamila metri cubi di edificazione su un'area di oltre 110 mila metri quadri. Sarà un intervento destinato a cambiare letteralmente faccia alla Castagnara la nuova lottizzazione che sorgerà sull'area della ex Breda. Il piano per la riconversione urbanistica di uno dei più noti quartieri industriali del dopoguerra, ha dunque mosso i primi passi in consiglio comunale. Ma ciò che scaturirà nello spazio ora occupato dai fatiscenti stabilimenti industriali dell'acciaieria non assomiglia per nulla a quanto l'Amministrazione aveva ideato sei anni fa, quando furono presentate le prime linee di indirizzo per la trasformazione della zona. Si pensava infatti di ricavare altre due torri, simili a quella che sovrasta il piazzale Castagnara, lasciando ampie possibilità di espansione agli edifici commerciali.
CADONEGHE Il palasport Olof Palme di Meianiga rappresenta una struttura insostituibile per lo sport ma non possiede ancora le carte in regola
Un utilizzo di quasi dieci ore al giorno per partite ed allenamenti. Ed una presenza di oltre un migliaio di atleti ogni mese. Da quasi vent'anni il palasport Olof Palme di Meianiga rappresenta una struttura insostituibile per lo sport locale. Ma nonostante i cinque lustri d'età, l'impianto non possiede ancora le carte in regola per ospitare pubbliche manifestazioni. Manca all'appello infatti il certificato di agibilità. In parole povere il documento che assicurerebbe la regolare esecuzione dell'opera sotto il profilo della sicurezza. Il giallo, secondo l'assessore allo Sport. Mirko Gastaldon, risale al momento della costruzione del palazzetto. La realizzazione avvenne a cura di un'impresa privata che curò la lottizzazione del quartiere. E che si impegnò a costruire la struttura a scomputo degli oneri di urbanizzazione. La ditta ha però lasciato incompiute le pratiche di collaudo dell'edificio. E l'Amministrazione è rimasta in attesa per vent'anni del loro completamento. Risultato? Il palazzetto può essere utilizzato soltanto a capienza ridotta, ammettendo fra gli spalti solo 200 dei 300 spettatori che potrebbero trovarvi posto. E ciò in base a deroghe previste dalle vigenti normative di sicurezza. Un vero peccato se si pensa che la struttura non potrebbe accogliere spettacoli musicali o teatrali. Ma soltanto incontri sportivi riservati a pochi intimi. Con tale "riserva" il palazzetto è stato concesso in gestione alla locale Polisportiva Castagnara Basket. La quale, tuttavia, si sarebbe ben guardata dall'accogliere nella struttura la tradizionale sfilata di gruppi mascherati durante l'ultima edizione del carnevale.
PIAZZOLA SUL BRENTA L'importante proposta dei primi cittadini se realizzata aprirà nuovi scenari sullo smaltimento dei rifiuti nei 45 Comuni consociati
Piazzola sul Brenta Seta, Società territorio e ambiente, potrebbe acquistare una significativa quota azionaria dell'Aps, Azienda Padova Servizi. Il 41,93 per cento dei sindaci soci dell'azienda ha richiesto la convocazione di un'assemblea straordinaria per discutere l'argomento.
Imminente la chiusura del ponticello
Salirà sicuramente ai livelli di guardia il volume del traffico lungo il rondò della Castagnara nei mesi prossimi. E si alzerà a valori di rilievo anche il tasso di smog che grava come una cappa pesante alle porte di Padova. Ad inaspire una situazione già critica per residenti ed automobiliti, contribuirà infatti l'imminente chiusura del ponte pedonale sul Brenta, prevista dal prossimo maggio. La decisione era comunque più che annunciata. Era infatti da oltre tre anni che la "passerella" che unisce Torre a Cadoneghe doveva essere ristrutturata. Dal lontanissimo 1956, anno della sua inaugurazione, ad oggi, il ponte non ha ricevuto una minima manutenzione. La pavimentazione è inesistente. Ed i cavi di sostegno necessitano di essere sostituiti e rinforzati.
Poteva avere gravissime conseguenze l’incidente accaduto ieri pomeriggio nel cantiere edile di via Pisana in quartiere Bragni
Tragedia sfiorata in un cantiere edile di via Pisana, in quartiere Bragni. Una gru del peso di quaranta quintali è crollata al suolo sfiorando la vicina bifamiliare, sotto gli occhi atterriti del proprietario. Poteva scapparci una strage. Fortunatamente non ci sono stati feriti. Ed anche i danni avrebbero potuto essere ingenti.
20 aprile 2002 "IL GAZZETTINO"
Nascosto sotto il letto per sfuggire alla cattura
Lucio Piva
20 aprile 2002 "IL GAZZETTINO"
Case e parco all'ex Breda
Sorgerà un mega complesso a ferro di cavallo alto 4 piani per 120 appartamenti
Nel luglio dello scorso anno, tuttavia, l'acquisto degli opifici da parte della societa "Longo Brenta" ha costretto la giunta a modificare integralmente il progetto. Imperniandolo su un mega complesso edilizio, realizzato a ferro di cavallo, alto 4 piani e destinato a accogliere ben 120 appartamenti. A ricordo dell'antica acciaieria resterà solo un capannone, destinato ad accogliere strutture per manifestazioni culturali. La parte a sud del complesso diventerà invece parte integrante del parco del Brenta, ponendo direttamente in contatto la vasta area urbanizzata con gli argini del fiume. Come contropartita alla lottizzazione il Comune ricaverà un numero sufficiente di parcheggi da soddisfare le esigenze dei numerosi pendolari che attraversano la Castagnara ed il riassetto viario di via Bordin.
L'arteria, utilizzata oggi come scociatoia per eludere il grande incrocio, immetterà il traffico proveniente da Padova nella grande rotatoria alla francese di via Gramsci. Anche il parco fluviale sarà attrezzato dalla ditta lotizzante. La mega operazione urbanistica ha ottenuto forti critiche da parte di Rifondazione Comunista, che ha criticato lo scarso potere contrattuale esercitato dal Comune sulla ditta proprietaria dell'area. L'opposizione di centro destra ha puntato il dito sull'imponenza dell'insediamento edilizio. Che oltre a garantire un impatto estetico degno di una periferia milanese moltiplicherà i problemi di viabilità e carenza di strutture pubbliche che da sempre affiliggono la Castagnara.
Lucio Piva
19 aprile 2002 "IL GAZZETTINO"
Ha vent'anni ma gli manca l'agibilità
Può essere utilizzato solo a capienza ridotta. Un analogo giallo burocratico riguarda anche lo stadio
"Il problema -ha tuttavia osservato Mirko Gastaldon- ha solo un peso relativo. La struttura ha finora pienamente risposto alle esigenze dello sport locale. Tanto che il Comune ha sostenuto ulteriori spese per il nuovo impianto elettrico e per l'installazione di nuovi canestri". L'Olof Palme, comunque, non sarebbe l'unica struttura sportiva fuori norma in paese. Un analogo giallo burocratico riguarda anche lo stadio "Luther King".
Lucio Piva
12 aprile 2002 "IL GAZZETTINO"
Seta si allea ad Aps, addio problema discarica
Diciannove sindaci, su proposta di Cavinato, chiedono un'assemblea per acquistare azioni dell'azienda padovana
L'acquisto da parte dell'azienda Seta spa di una quota azionaria della Padova Servizi potrebbe essere il passo decisivo per risolvere l'annoso problema dello smaltimento dei rifiuti indifferenziati dell'Alta padovana. A chiedere con urgenza la convocazione di un'assemblea straordinaria sono 19 sindaci dei 45 soci dell'azienda, su proposta del primo cittadino di Piazzola sul Brenta Dino Cavinato.
"Bisogna decidere al più presto cosa fare - ha commentato Cavinato - e come impegnare le risorse di Seta per risolvere il problema del conferimento dei rifiuti in discarica". Oltre alla prevenzione nella produzione dei rifiuti, al loro recupero e al loro riutilizzo, fondamentale è anche il miglioramento delle condizioni di smaltimento dei rifiuti in discarica. "Partendo da questi presupposti - precisano i sindaci nella richiesta di convocazione dell'assemblea - un ruolo sempre più strategico viene assunto dalla possibilità di costruire sinergie di gestione, nonché possibili economie di scala con altri partner pubblici e privati". "Nell'Alta padovana all'interno del bacino Padova 1 si produce mediamente un 40\% di rifiuti indifferenziati che devono essere conferiti in discarica - ha commentato Cavinato - ormai la discarica di Campodarsego è insufficiente e una soluzione deve essere trovata al più presto. L'Aps ha l'inceneritore e con l'avvio del porta a porta in città anche loro avranno meno rifiuti da smaltire in discarica".
Ma per il sindaco di Piazzola questa potrebbe essere una delle strade da seguire per trovare una "sistemazione" all'indifferenziata. "Un'altra soluzione potrebbe essere la gestione della discarica di Campodarsego da parte della Seta - ha continuato Cavinato - oppure il coinvolgimento di altre ditte o società oltre alla Padova Servizi". Se da una parte si sta cercando una soluzione per lo smaltimento dei rifiuti, dall'altra alcuni Comuni, tra i quali anche Piazzola, hanno iniziato a recuperare l'indifferenziata. "Per quanto si faccia - ha concluso il sindaco - un 25-30 per cento di rifiuti indifferenziati rimarrà sempre da smaltire".
Barbara Turetta
6 aprile 2002 "IL GAZZETTINO"
Lavori alla passerella pedonale
Indispensabili lavori di ricompattamento attendono anche le fondamenta dei pilastri che si appoggiano sul letto del fiume. Si tratta di opere che a rigore di calendario avrebbero potuto essere concluse tre anni fa. Dal '99 ad oggi infatti i 650 milioni previsti dal Comune per il restauro del ponte sono continuamente reiscritti in bilancio. Un anno sono stati cancellati per far posto ad altre opere di manutenzione stradale. L'anno dopo il rallentamento dell'iter burocratico per l'assegnazione dell'appalto ha rinviato gli interventi ad altra data. Indispettendo non poco la popolazione. Sono infatti centinaia i pendolari che passano ogni giorno il fiume per raggiungere i mezzi pubblici in territorio padovano. In gran parte si tratta di studenti degli istituti cittadini. Ai quali altro non resterà che ingrossare le chilometriche code della Castagnara ed armarsi di pazienza.
"Abbiamo voluto attendere la buona stagione per avviare i lavori -ha spiegato il sindaco Adriano Baldin- per favorire il transito di cicli e motocicli lungo strade altrimenti intasate di automobili. Avremmo certamente preferito essere più celeri nella conclusione della ristrutturazione. Ma gli obblighi stabiliti dalle normative sui lavori pubblici hanno non poco complicato la situazione. La gara d'appalto è comunque in via di conclusione. E presto saremo in grado di restituire ai cittadini un ponte pedonale sul Brenta più decoroso e sicuro. Il disagio durerà solo per qualche mese. La passarella potrà infatti essere riaperta entro la fine della prossima estate".
Lucio Piva
4 aprile 2002 "IL GAZZETTINO"
Crolla la gru, sfiorata una vicina villetta
Nessun ferito nè tra gli abitanti nè tra gli operai. Pare che il braccio meccanico abbia avuto un cedimento strutturale
Ore 15. I tre muratori dell'impresa Masetto di Villanova di Camposampiero stanno lavorando sul retro della villetta. Non si accorgono che la gru sta pericolosamente ondeggiando. Fanno appena in tempo a mettersi in salvo che il gigantesco braccio meccanico, lungo circa sedici metri, si piega su sè stesso prima di cadere fragorosamente a terra sul lato destro del cantiere. Un boato scuote l'abitazione di Antonio Bruzzese. L'uomo è in giardino. Assiste impotente alla scena a non più di tre o quattro metri dal punto in cui la gru si abbatte al suolo. L'estremità superiore va ad incastrarsi sulla ringhiera in ferro che delimita l'ingresso al garage. A pochi centimetri dalla colonna portante della villetta. Bruzzese sorride per lo scampato pericolo: "Mi trovavo vicino alla recinzione - racconta - quando ho sentito qualcosa ondeggiare alle mie spalle. Mi sono voltato di scatto e ho visto la gru abbattersi vicino alla casa. Mi è andata bene. Appena un minuto prima stavo camminando nel punto esatto in cui è avvenuto l'incidente". Scossa anche la moglie Mariuccia che si trovava in casa: "Ho sentito vibrare dappertutto - è la sua testimonianza - per un attimo ho pensato al terremoto. Mi sono precipitata in giardino e ho visto la gru addossata alla parete. A quel punto ho chiamato i soccorsi. E' la seconda volta che mi accade un fatto simile. Avevo vissuto momenti di terrore circa trent'anni fa. Non vorrei che ci fosse il due senza il tre".
Sono stati immediatamente allertati pompieri e vigili urbani. In via Pisana sono accorsi anche i tecnici dello Spisal per gli accertamenti di legge. Un cedimento strutturale potrebbe essere all'origine dell'incidente. Il basamento della gru era spostato. Ai funzionari dell'Asl 16 è toccata l'incombenza di stilare un primo rapporto. Poi sono state autorizzate la rimozione del braccio meccanico e la messa in sicurezza del cantiere. I vigili del fuoco hanno dovuto lavorare fino a tarda sera per completare le operazioni di rimozione della gru. Fin da stamani in via Pisana si potrà riprendere a lavorare. Lo Spisal non ha ritenuto necessario sequestrare la villetta in costruzione. Non sono stati riscontrati lesioni strutturali al manufatto. Accartocciandosi su sè stessa la gru non ha intaccato i muri portanti. Da quantificare invece il danno all'abitazione vicina. La colonna portante denota alcune preoccupanti crepe. Ed anche la ringhiera di sostegno ai garage dovrà essere sostituita.
Luca Ingegneri