STASERA LA PRESENTAZIONE
Nuovo Statuto per svecchiare il Comune
Lo svecchiamento del Comune passa anche attraverso la rielaborazione dello Statuto che, con i suoi tredici anni di vita si presenta oggi obsoleto per disciplinare l'attività amministrativa. La nuova proposta, che sarà illustrata alla cittadinanza stasera alle 20.30 nella sala consiliare tiene conto dei recenti mutamenti di ruolo e funzioni che hanno investito i vari Enti locali, chiamati sempre più ad essere i primi referenti nei confronti della comunità. "Cadoneghe non è rientrata nella categoria dei comuni maggiori, con oltre 15mila abitanti, per uno scarto di sole 230 unità - spiega Letterio Turiaco, presidente I^ Commissione Affari Generali, Bilancio, Personale, Regolamenti - ma questo progetto considera il traguardo come già raggiunto. In quest'ottica è stata prevista la figura del presidente del consiglio comunale e una più netta autonomia del sindaco nella scelta del numero di assessori, non più obbligatoriamente sei ma optando da un minimo di cinque ad un massimo di sette". Una proposta di Statuto che si presenta meno rigida e con una caratteristica di sussidiarietà orizzontale, ossia in alcuni casi il cittadino può sostituirsi all'amministrazione scavalcando formalismi burocratici. Cittadino che è posto al centro del progetto attribuendogli una maggiore partecipazione. "Abbiamo introdotto le consultazioni referendarie a carattere propositivo e abrogativo - prosegue Letterio Turiaco - che possono essere attivate dai cittadini con la raccolta, rispettivamente di 1000 e 2000 sottoscrizioni. Vogliamo anche favorire l'associazionismo locale regolarmente iscritto al quale demandare la gestione di alcune mansioni pubbliche, ad esempio la manutenzione del verde pubblico o degli impianti sportivi". Altro titolo importante dell'elaborato riguarda l'informazione, infatti è intenzione discuterne il contenuto anche con i ragazzi delle scuole medie perché comprendano lo svolgimento e l'organizzazione della vita amministrativa del proprio territorio.
Domenica va in scena il carnevale con la sfilata
Il Carnevale dei Carnevali. E' questo titolo della sfilata di carri allegorici che domenica 2 marzo, dalle 14.15 coloreranno le vie di Cadoneghe partendo dal piazzale della chiesa di S.Andrea. Il Comune e il Gruppo Padovano Donatori di Sangue locale hanno promosso la kermesse che in paese da sempre ha una lunga tradizione e, che per la sua preparazione coinvolge un po' tutti i cittadini. L'anno scorso è stato rappresentato il mondo del circo quest'anno invece, l'organizzatrice, Chiara Mario ha pensato di raccontare la storia dei carnevali del mondo: quello di Ivrea, caratterizzata dalla battaglia delle arance, naturalmente finte, quello di Nizza, dove i fiori sono protagonisti, quello di New Orleans con le raccoglitrici di cotone e i suonatori di jazz e quello per antonomasia di Rio de Janeiro, brioso e colorato. Ad aiutare la stilista e costumista Chiara Mario anche il regista ed attore teatrale Ted Keijser. Sarà una sfilata coreografica che sta entusiasmando i più di trecento protagonisti che già da gennaio si ritrovano nel laboratorio, o meglio nel seminterrato della scuola elementare Zanon per realizzare i costumi e fare le prove. Un corteo che girerà per il paese accompagnato dalle musiche della banda di Giuseppe Verdi di San Andrea e che concluderà il suo percorso alla palestra Olof Palme, dove ogni gruppo presenterà uno spettacolo teatrale. Anche i ragazzi delle scuole hanno dato il loro contributo; sono stati invitati a pensare ad un logo che rappresenti il Carnevale, il più bello sarà riprodotto nei manifesti che ne pubblicizzano la festa. Altra novità, la partecipazione della Parrocchia di San Bonaventura che si aggregherà al corteo con un proprio carro mascherato: un corpo di drago con una testa di colomba dipinto con i colori dell'arcobaleno, un modo diverso per parlare di pace.
Grossele ogni anno allestiva con il gruppo la befana di Bagnoli
Ha destato sconcerto nella piccola comunità di Bagnoli la scomparsa di Cesare Grossole, il settantaseienne pensionato morto annegato nelle acque del Tergola dopo essersi inabissato al volante della sua Fiat Panda. Grossole faceva parte della folta schiera di volontari che contribuiscono ogni anno all'allestimento della notissima Befana di Bagnoli. Proprio domenica l'anziano aveva partecipato, assieme al fratello Gino e ai figli Ugo e Guido, al pranzo per il ventennale del Gruppo Agricoltori. Restano ancora sconosciute le cause dell'incidente, avvenuto in via Ponte Tergola, a poche centinaia di metri dall'abitazione del pensionato. Grossole, che aveva trascorso qualche ora in compagnia di amici a Codiverno, potrebbe essere stato vittima di un improvviso malore. Sarà l'autopsia a chiarire le cause del decesso. Soltanto dopo gli accertamenti medico-legali il magistrato concederà il nulla osta per i funerali che dovrebbero svolgersi giovedì nella chiesa parrocchiale di Cadoneghe.
Mentre ritorna a casa anziano perde il controllo della sua utilitaria, esce di strada e si inabissa nelle acque del Tergola
Stava rientrando a casa dopo aver trascorso il pomeriggio in compagnia di un gruppo di amici nella vicina Codiverno. A poche centinaia di metri dalla sua abitazione ha perso il controllo dell'utilitaria finendo nel fossato che costeggia la strada. E' morto annegato, intrappolato tra le lamiere della sua vecchia Fiat Panda Azzurra, Cesare Grossole, settantaseienne pensionato. L'incidente è avvenuto attorno alle 19 in via Ca' Ponte, nei pressi del ponte sul Tergola. Per cause in corso di accertamento da parte dei carabinieri del Nucleo Radiomobile della compagnia di Padova, intervenuti sul luogo della disgrazia per i rilievi di legge, l'anziano avrebbe improvvisamente sbandato lungo un tratto di strada che non presenta particolari difficoltà. Non sarebbe riuscito a controllare l'automezzo che si è inabissato nelle acque del canale Tergola. Ad accorgersi della vettura nel fossato è stato un automobilista che transitava nei paraggi. Ha subito dato l'allarme al 112. Sul posto è stata inviata un'ambulanza del Suem unitamente ad una squadra dei vigili del fuoco di Padova. Per Cesare Grossole non c'era però più nulla da fare. Quando il suo corpo è stato issato a riva il cuore aveva ormai cessato di battere. Vedovo da circa cinque anni, l'anziano abitava al civico 17 di via Bagnoli assieme al figlio Guido. Prima di raggiungere la pensione aveva lavorato come operaio in un'azienda del ramo metallurgico.Un altro grave incidente si era verificato nel pomeriggio, in via Manzoni, nella località vicentina di Poiana di Granfion. Ad avere la peggio è stato Massimo Pierpaoli, quarantadue anni, di Piazzola sul Brenta. Al volante della sua Audi, l'uomo è finito addosso ad una Daewoo Matiz parcheggiata lungo la strada per poi schiantarsi contro un garage al civico 71. Pierpaoli è ora ricoverato in gravi condizioni all'ospedale di Vicenza.
Incontro in biblioteca
Stasera alle 21 nella sala Italo Calvino (Biblioteca Comunale) la Federazione padovana del PRC e il circolo del Camposampierese tengono un pubblico dibattito sul tema: "perche' i cittadini contino di più, partecipazione e bilancio partecipativo". L'incontro sarà presieduto da Francesco Candeo responsabile degli enti locali della Federazione; partecipano Salvatore Amura assessore del comune di Pieve Emanuele (Mi) Mirko Gastaldon assessore del Comune di Cadoneghe , Walter Poggi consigliere Comunale e Lucio Costa segretario del circolo di R.C. di Cadoneghe.
Rifondazione comunista e i furti delle bandiere
"Da Rifondazione Comunista riceviamo e pubblichiamo in merito alla sparizione delle bandiere della pace.
«Prendiamo atto delle "rimostranze" della Casa della Libertà ma non modifichiamo i nostri giudizi sull'accaduto e li sosterremo in ogni sede ove necessario. Che il centrodestra sia dalla parte della pace, quella testimoniata dalle bandiere arcobaleno e nelle grandi manifestazioni di sabato 15 febbraio abbiamo più di qualche dubbio. Vogliamo ricordare le tante polemiche in Tv, sui giornali, nei Consigli Comunali, di esponenti della Cdl avversi a queste manifestazioni, il divieto dell'assessore regionale leghista ad esporre le bandiere arcobaleno sugli edifici pubblici, la diffida in questo senso ai sindaci da parte del governo accusabili di "oltraggio alla bandiera nazionale", il tentativo assurdo da parte di autorevole esponente di An di contrapporla al tricolore, l'opposizione della Cdl di Cadoneghe di esporla negli edifici pubblici e che ha indotto la Giunta a inventare una bandiera "ad hoc". Che si vuole di più per dimostrare che è in questo contesto che sono sicuramente maturati i furti delle bandiere a Cadoneghe ? Quanto alle dichiarazioni della Lega, a parte la "ripicca" sulle presunte coperture di manifesti da parte di Rifondazione Comunista della cui infondatezza tutti possono constatare (basta vedere le centinaia di manifesti di An che in questi giorni ha coperto ogni spazio esistente per una'iniziativa a sostegno della legge razzista Bossi-Fini), vorremmo ricordare come il portabandiera situato tra gli ingressi delle sedi della Lega stessa e di Rifondazione non è di esclusivo utilizzo di alcuno come ha previsto l'Amministrazione Comunale e quindi la Lega non ha diritto nè di rivendicarlo nè di arrogarsi quello di concederlo o di negarlo».
"La Bossi-Fini ...
"La Bossi-Fini e la Legge Regionale sulla Sicurezza", questo il tema dell'incontro-dibattito organizzato dal Circolo di Alleanza Nazionale di Cadoneghe -Campodarsego per domani alle 21 nella Sala Consiliare del Comune di Cadoneghe . Saranno presenti Maurizio Saia, deputato e assessore alle politiche sulla sicurezza del Comune di Padova, Luciano Dussin, deputato e relatore del D.d.l. Bossi-Fini, Raffaele Zanon, assessore ai flussi migratori e alla sicurezza della Regione Veneto, Flavio Manzolin, assessore all'immigrazione della Provincia di Padova e Paola Candiotto, sindaco di Campodarsego, i quali, anche attraverso le domande del pubblico, cercheranno di spiegare i contenuti delle due leggi, di grande attualità, in tema di immigrazione extracomunitaria e di criminalità. La presenza di un interprete per non udenti permetterà anche ai sordomuti di partecipare attivamente al dibattito.
Il centro destra condanna le accuse di Rifondazione
Bandiere che dovrebbero richiamare alla Pace ma che invece continuano ad alimentare le animosità fra alcune forze politiche contrapposte. Dopo le polemiche, non ancora spentesi, sulla loro esposizione nelle varie sedi istituzionali, ora la denuncia di furto presentata da Rifondazione Comunista, che ha visto sparire i vessilli iridati dalla sede del loro circolo a Cadoneghe e in alcune abitazioni. Per Rifondazione Comunista esecutori e mandanti sono da ricercare tra gli esponenti delle forze politiche di centrodestra. Immediata la risposta di condanna del gruppo consiliare dell'opposizione formato da Cadoneghe Rinnovamento, Lega Nord-Liga Veneta e Associazione Veneto Repubblica Federale Padana.
Rifondazione Comunista denuncia alcuni gravi episodi
Adesso spariscono anche le bandiere della Pace. A denuciare alcuni furti avvenuti nei giorni scorsi in alcune abitazioni del paese è la sezione dfi Rifondazione Comunista di Cadoneghe con un comiunicato.
Le baruffe e i "pollai" a ...
Leggendo l'ennesimo volantino (sabato 8 u.s.) di uno dei partiti che formano la maggioranza qui a Cadoneghe , mi è venuto alla mente Giorgio Almirante; il quale, durante un comizio, al quale assistii, nel lontano 1984 in Piazza delle Erbe, disse, approposito del Governo di allora: "...il Governo italiano è un immenso pollaio senza galli, con capponi e gallinelle che si beccano tra di loro...". Ecco, quattro anni di continui litigi, "baruffe", sgarbi, "sgambetti", fuoriuscite di partiti dalla maggioranza...e tutto a scapito della cittadinanza. Un immobilismo amministrativo che non giova certo ai cittadini. Perché, ci chiediamo, non si dimettono, sindaco in testa? Perché? Perché, visto l'azione stagnante di cui sono colpevoli, non hanno rassegnato le dimissioni decretando il fallimento di questa coalizione? Avrebbero dato la possibilità ad altri di provare "a rimettere in moto la macchina amministrativa!". E invece no! Perché? attaccati alle poltrone? No, non credo, può darsi. Una cosa è certa, agli occhi dei cittadini di Cadoneghe sono e rimangono... "un immenso pollaio!".
Intervento del Presidente
E' stato necessario l'intervento della Collegio dei Revisori dei Conti per far sì che l'Ufficio Tecnico, di cui è responsabile l'ing. Erminia Aziani, rendesse note le modalità che hanno portato all'assegnazione dei lavori di potatura alla Cooperativa Giotto. Ora, infatti, i vari uffici amministrativi che già tre mesi fa avevano manifestato ufficialmente forti timori per un probabile eccessivo esborso ai danni delle casse comunali, sono stati messi a conoscenza che a giustificare l'assegnazione diretta, senza coinvolgere altre ditte, sono stati il carattere d'urgenza dei lavori, la volontà di favorire ditte con handicap e svantaggi sociali e il rapporto qualità-prezzo. Un'urgenza difficile da comprendere se si pensa che i lavori di potatura, dopo la firma della convenzione, hanno subito un fermo di quasi due mesi per motivi che, anche su richiesta, non sono mai stati chiariti e che poi altrettanto inspiegabilmente sono stati avviati. Quando il dottor Contino, Presidente dei Collegio dei Revisori dei Conti, nella sua lettera di chiarimenti chiede se sia stata esperita una gara d'appalto, l'ing. Aziani scrive: "ho ritenuto di non esperire una gara perché la Coislha, invitata nella precedente gara, non aveva inviato la propria offerta". Una possibile interpretazione di disinteressamento quindi, che però si presenta in contraddizione con la lettera della stessa Coislha inviata all'Ufficio Tecnico i primi di novembre con la quale comunicava l'acquisto di attrezzature nuove e la messa a norma in tema di sicurezza proprio in previsione di acquisire nuovi lavori in appalto. "Non può costituire lesione di interesse il non aver considerato altre offerte giunte peraltro tardive" scrive ancora l'ing. Anziani. Una giusta affermazione, ma se sono state presentate in ritardo forse è perché le ditte interessate non erano state messe a conoscenza del fatto, prova ne sono le numerose comunicazioni interne e la lettera di stupore della stessa Cooperativa Coislha, che ingiustamente si è sentita esclusa. L'ing. Aziani nella sua lettera di risposta al dott. Contino parla anche di offerte anomale, ossia prezzi troppo bassi per il tipo di lavoro che si richiedeva. Probabilmente non la riteneva affidabile e competente. Non dello stesso parere è il sindaco di Cadoneghe, Adriano Baldin, che nell'incontro avuto con i rappresentanti della Seta per affidare lavori di gestione dei servizi sul territorio ha segnalato proprio la cooperativa Coislha come una delle ditte capaci per eseguire interventi inerenti al verde pubblico.
Pace, a Roma in pullman
Il Comune di Cadoneghe ha deciso di aderire alla "Manifestazione Nazionale per la Pace e Contro la Guerra in Iraq" che si terrà domani a Roma. Come è noto, sono numerosisssimi i Comuni che aderiscono all'iniziativa e che hanno programmato il viaggio nella Capitale.
Fiaccolata per la Pace
Fiaccolata per dire no alla guerra preventiva è stata organizzata dal Comune per stasera alle 21 con ritrovo davanti al municipio. Al termine nella palestra di via Donizetti, il prof Marco Mascia, del Centro Diritti Umani dell'Università di Padova parlerà sul tema "Per la pace e il diritto internazionale" mentre Don Luigi Tellatin, referente dell'Associazione Libera, interverrà sul tema "Pace: occhi aperti per costruire giustizia".
A Cadoneghe una repubblica delle banane
Qualche anno fa si parlava di Repubblica delle Banane, per riferirsi ad un governo che faceva tutto e il contrario di tutto. Negli ultimi tempi si potrebbe utilizzare questa metafora anche per il Comune di Cadoneghe , dove sembra che la confusione regni sovrana per ciò che riguarda decisioni e scelte politiche. L'ultimo motivo del contendere è stata l'esposizione della bandiera della pace negli edifici pubblici del Comune, per cui si è scatenata la confusione più totale; ma andiamo per ordine, descrivendo gli avvenimenti che si sono susseguiti nel giro di 15 giorni. C'è stata una prima riunione di Giunta che non ha trovato d'accordo i vari componenti e che ha spinto il Sindaco a convocare i capigruppo dei vari partiti per decidere se esporre o meno la bandiera arcobaleno della pace.Dalla riunione scaturisce una proposta alternativa che trova l'accordo di quattro capigruppo su sei aventi diritto di voto (qui è da notare che i quattro voti positivi appartengono sia alla coalizione che governa che all'opposizione). Soddisfatti per aver trovato una soluzione che accontenti tutti (una bandiera bianca con la scritta Cadoneghe per la pace in blu, assieme ai simboli che rappresentano il nostro Comune e l'ONU), si è cercato a questo punto di assegnare un valore più alto alla parola pace, utilizzando questa nuova simbologia e facendo si che Cadoneghe diventasse emblema di un nuovo modo di dialogare sul relativo tema. Durante la convocazione di una seconda giunta però, questa nuova bandiera incontra nuovamente ostacoli: il Sindaco riconvoca i capi gruppo che ribadiscono il concetto per cui ciò che è stato deciso la volta precedente non deve venire stravolto, perché rappresenta l'immagine di una coesione politica e di ideali condivisi da tutti i Consiglieri.Finalmente viene pubblicata la delibera di giunta e tutti tirano un sospiro di sollievo. Ma la tregua è breve perché qualche giorno dopo la pubblicazione, si tiene un altro incontro con i segretari di partito, i Consiglieri ed associazioni varie, da cui appare chiaro che qualcuno vuole strumentalizzare l'immagine che si vuole presentare alla popolazione, di una coesione trasversale degli ideali politici e di pace, sostenendo che solo la bandiera arcobaleno è portatrice del pensiero di pace. A conclusione di questo travagliato iter, si arriva al compromesso di esporre ambedue le bandiere: quella nuova bianca, che a questo punto assume, a mio avviso, il simbolo di una beffa e quella arcobaleno per accontentare coloro che si plaudono di essere pacifisti solo dietro ad un certo tipo di bandiera.Purtroppo devo riconoscere che la coerenza non alberga più a Cadoneghe e che anche la parola pace è diventata solo un mezzo di propaganda politica, che si presta a strumentalizzazioni di ogni tipo. Ritengo, infatti, che la credibilità e l'onestà di una persona non debbano prestarsi a certi giochi; sulla parola pace ci sarebbe molto da scrivere, ma probabilmente la pace del cuore per certe persone è più importante delle beghe di alcuni Consiglieri che si dichiarano pacifisti solo perché ora questa è una figura che fa molto tendenza.
Parpaiola Antonella
Convegno di An su sicurezza pubblica
Si terrà giovedì 20, alle 21, nella sala consiliare del Comune, un'assemblea pubblica sul tema della sicurezza, organizzata dal Circolo Territoriale di An di Cadoneghe. Interverranno: il Sindaco di Campodarsego Paola Candiotto; l'Assessore provinciale Flavio Manzolini; l'Assessore regionale Raffaele Zanon; l'On. Luciano Dussin e l'On. Maurizio Saia.
Pro e contro la nuova viabilità alla Castagnara
Sembra che il rondò alla francese posizionato per regolamentare la circolazione veicolare nella zona calda della Castagnara funzioni. Sono queste le prime considerazioni dell'amministrazione del comune di Cadoneghe a distanza di alcuni mesi dalla sistemazione dei new jersey. «Quando siamo partiti con questa sperimentazione, i primi risultati non erano stati soddisfacenti - illustra il sindaco Adriano Baldin - Il nuovo sistema di circolazione aveva reso più fluido il transito delle auto che si spostavano verso Padova acuendo invece il problema di chi da Padova doveva uscire lunghe le code di auto che si formavano e che non hanno mancato far nascere plausibili proteste». L'inibizione alla circolazione in alcune vie negli orari più critici ha portato alla quasi normalità la situazione, causata in parte anche dal comportamento non sempre corretto degli automobilisti. «Le macchine che da via Bordin si immettevano in via Lungargine inevitabilmente provocavano un'interruzione del flusso della circolazione - spiega il vice-comandante dei vigili Pietro Zaramella, che tra due mesi andrà in pensione - limitarne l'accesso è stato necessario anche se qualcuno che contravviene all'ordinanza c'è sempre». Non molto convinto della soluzione adottata dall'amministrazione in concerto con la Provincia si dimostra il vice-comandante Zaramella: «Sicuramente il rondò ha ridotto la pericolosità dell'incrocio, sono infatti diminuiti gli incidenti che ora si limitano quasi esclusivamente a piccoli tamponamenti o all'abbattimento dei new jersey quando si arriva troppo in velocità. Ma per evitare l'intasamento alla Castagnara bisogna intervenire sulla strozzatura di Pontevigodarzere». Dello stesso parere il sindaco Adriano Baldin che continua a considerare la rotatoria come un intervento provvisorio in attesa di poter realizzare il metrobus, l'unica risposta per risolvere non solo il problema traffico ma anche quello, ugualmente preoccupante, dell'inquinamento.
Nel comune di Cadoneghe ...
Nel comune di Cadoneghe troverà posto la nuova Caserma dei Carabinieri. Una notizia che ha colto quasi di sorpresa il sindaco Adriano Baldin (nella foto) che, nonostante abbia sempre creduto alla validità e all'importanza del progetto vedeva troppi ostacoli per la sua realizzazione. Due sono i siti individuati aventi le caratteristiche necessarie per ospitare questo tipo di struttura: un'edificio da ristrutturare che si trova nella zona del Parco della Repubblica, ai margini del'area verde oppure in località Bragni in un appezzamento di terreno ora libero in via T. Vecellio. «Non avevamo molte possibilità di scelta nel localizzare le zone più adatte - spiega il sindaco Adriano Baldin - ci sono state fatte delle richieste precise, ossia individuare una zona centrale in modo che sia ben visibile per svolgere anche un'azione deterrente ma allo stesso tempo non troppo invadente. Altre avrebbero potuto essere le alternative ma per noi era importante scegliere un'area già di proprietà comunale in modo da non incidere troppo sui costi di realizzo».
Potatura dei cipressi, ancora un mistero le modalità dell'appalto
Sembra non avere fine la vicenda mantenuta viva a colpi di lettere, che riguarda la potatura dei cipressi nel comune di Cadoneghe. Le modalità con le quali si è proceduto all'assegnazione dell'appalto dei lavori per gran parte dell'amministrazione continuano ad essere un mistero. Forse le richieste contenute nella lettera spedita dal Presidente del Collegio dei Revisore dei Conti, dottor Giuseppe Contino, rivolte all'ingegner Erminia Aziani, responsabile dell'Ufficio Tecnico, aiuteranno a fare chiarezza sull'intera vicenda. Infatti, al fine di valutare se esista o meno un eventuale danno erariale il dottor Contino pone con urgenza all'ingegner Aziani una serie di domande: innanzitutto di chiarire le modalità adottate nell'aggiudicazione alla cooperativa Giotto; in secondo luogo se siano state effettuate indagini di mercato per verificare la congruità del prezzo di aggiudicazione; infine, se sia stata esperita una gara tra cooperative al fine di assicurare il principio di concorrenzialità a garanzia di un vantaggio per l'amministrazione comunale. Sono tutti aspetti questi che a suo tempo erano stati sottolineati con un certo timore dagli uffici competenti, preoccupati per il mancato rispetto delle procedure con grave pregiudizio alle casse comunali. A conclusione della lettera, il Presidente del Collegio dei Revisori dei Conti scrive: «Qualora non siano state seguite le procedure idonee si consiglia in sede di autotutela l'annullamento della procedura».
Emanuela Stefani
25 febbraio 2003 "IL GAZZETTINO"
Emanuela Stefani
25 febbraio 2003 "IL GAZZETTINO"
Luca Ingegneri
24 febbraio 2003 "IL GAZZETTINO"
Annega nell'auto scivolata in canale
Grave un quarantaduenne di Piazzola sul Brenta che si schianta contro un garage a Grisignano
Luca Ingegneri
21 febbraio 2003 "IL GAZZETTINO"
20 febbraio 2003 "IL GAZZETTINO"
19 febbraio 2003 "IL GAZZETTINO"
Emanuela Stefani
19 febbraio 2003 "IL GAZZETTINO"
«Rubiamo le bandiere? Questa è diffamazione»
"Se ciò corrisponde al vero riteniamo che tutte le forze politiche debbano esprimere la loro indignazione e stigmatizzare l'episodio - dichiarano i responsabili della coalizione della Casa della Libertà - l'aspetto grave e sconcertante è l'uso strumentale che si vuole fare della vicenda, mirato unicamente a fomentare divisioni su un tema, quale la pace, che invece ci dovrebbe trovare tutti dalla stessa parte". Un centrodestra non disposto a subire passivamente queste scorrettezze politiche. "Riteniamo infamante ma soprattutto infondata l'accusa a noi rivolta e fatta con estrema leggerezza - proseguono gli esponenti dell'opposizione - Se Rifondazione Comunista è in possesso di elementi concreti di accusa, presenti una denuncia precisa e circostanziata alla Magistratura, ma eviti di diffamarci a mezzo stampa, unicamente per mera strumentalizzazione politica".
Per affermare l'estraneità al fatto ma anche per tutelare la propria onorabilità il gruppo consiliare di centrodestra sta valutando la possibilità di adire alle vie legali.
Emanuela Stefani
18 febbraio 2003 "IL GAZZETTINO"
«Hanno rubato le nostre bandiere della Pace»
«È stata innanzitutto rubata - spiegano i responsabili del partito - la bandiera esposta davanti alla sede del nostri circolo, quella issata sul pennone di Piazza della Repubblica, mentre altre sono letteralmente sparite dalle terrazze di alcune abitazioni». Il commento di Rifondazione è duro: «Questi furti sono molto gravi sia per l'atto in sè, sia per il loro significato politico. Riteniamo che i mandanti stiano nel centrodestra e che gli esecutori appartengano a quella banda di teppisti naziskin che da qualche tempo imperversa a Cadoneghe con atti vandalici contro le strutture pubbliche».Per Rifondazione Comunista si può dissentire politicamente ma non rubare.
«Poichè il furto è un reato punito dalla legge - ricordano i responsabili della sezione - provvederemo come Rifondazione Comunista a presentare regolare denuncia e chiediamo agli altri di fare altrettanto. Invitiamo inoltre le forze dell'ordine a porre particolare attenzione a questo fenomeno. Chiediamo inoltre ai mandanti ed agli esecutori di restituire il maltolto riconsegnandolo direttamente ai legittimi proprietari od anche attraverso il Comune. Infine, invitiamo tutti i cittadini ed i giovani in particolare a vigilare denunciando la presenza di questi fascistelli teppisti che a Cadoneghe non possono nè devono avere nessuna cittadinanza e godere di nessuna tolleranza».
16 febbraio 2003 "IL GAZZETTINO"
Lucio Tomat
Pres. Circolo Territoriale di AN, Cadoneghe
15 febbraio 2003 "IL GAZZETTINO"
Revisori dei conti sulla potatura
Le modalità che hanno portato all'assegnazione dei lavori alla cooperativa Giotto
Emanuela Stefani
14 febbraio 2003 "IL GAZZETTINO"
Per chi volesse partecipare il Comune ha messo a disposizione alcuni pullman organizzati dal gruppo dei Ds (049.8872818), con partenza da Casa del Lavoratore di Cadoneghe , via Gramsci, alle 16.45; dai Beati Costruttori di Pace (049.772388) partenza da Piazzale della Stazione di Padova alle 6.40 e dalla Cgil (049.8944211) partenza da Piazzale della Stazione di Padova alle 7.15.
Emanuela Stefani
14 febbraio 2003 "IL GAZZETTINO"
Emanuela Stefani
14 febbraio 2003 "IL GAZZETTINO"
Capogr. Cadoneghe Rinnovamento
13 febbraio 2003 "IL GAZZETTINO"
9 febbraio 2003 "IL GAZZETTINO"
Quel rondò non basta, serve il metrobus
Emanuela Stefani
4 febbraio 2003 "IL GAZZETTINO"
Costi che si aggirano intorno a 1.250.000 euro. La Regione stanzierà un fondo pari a 428.000 euro ma la differenza è di competenza del Comune. «Ho fatto richiesta al Ministero degli Interni per ottenere dei mutui a fondo perduto - specifica Adriano Baldin - E' un grande prestigio per noi essere stati scelti tra i diciotto comuni che ospiteranno una stazione dei Carabinieri. Da sei anni porto avanti questo progetto e molte sono state le difficoltà. In questo ambiente ci si muove nel rispetto gerarchico e il mio interlocutore diretto era sempre stato il comandante Lavaggi, ora ex, della stazione di Vigodarzere che ha sempre sostenuto la mia causa portandola prima in Provincia e poi in Regione».
Continua Baldin: «La prima comunicazione ufficiale è avvenuta a gennaio di due anni fa quando la Regione ci aveva giudicato come territorio idoneo a tale realizzazione mentre l'ultima e definitiva ci è giunta il 13 dicembre 2002 con la delibera n. 3693, la quale inserisce Cadoneghe al quattordicesimo posto su diciotto comuni. Ciò significa che il nostro finanziamento sarà stanziato a fine anno. Dobbiamo anche considerare che per i primi due anni i costi di mantenimento di tutto l'organico deve essere da noi anticipato. Un impegno notevole ma necessario per dare maggiore sicurezza al paese».
Emanuela Stefani
3 febbraio 2003 "IL GAZZETTINO"
È un consiglio che non è stato colto considerato che i pioppi cipressini ora si possono ammirare nel loro aspetto più stilizzato, in fila come pali. Un'amara osservazione da parte delle ditte che forse ingiustamente sono state escluse dall'esecuzione dell'opera e che, non disposte a rassegnarsi alla probabile ingiustizia, hanno depositato all'Ufficio Protocollo del'amministrazione comunale una lettera per chiedere spiegazioni plausibili. Alcune copie della missiva sono state spedite anche al Collegio dei Revisori dei Conti, al Giudice di Pace e al sindaco Adriano Baldin.
Emanuela Stefani