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RASSEGNA STAMPA – GIUGNO 2002

"IL GAZZETTINO"


27 giugno 2002 "IL GAZZETTINO"

L’altra notte un incidente avrebbe potuto avere conseguenze ben più gravi se la vettura fosse finita nelle acque del Muson alla Castagnara
Auto sfonda il parapetto e "vola" sull'argine
Quasi illesi i due ragazzi a bordo. Nell’urto è stata tranciata una conduttura dell’acqua: disagi per gli abitanti e tecnici al lavoro

Devono tutto al pronto funzionamento dell'air bag e delle cinture di sicurezza B.V., 22 anni, alla guida, e G.F., 23, che gli stava a fianco, nell'auto precipitato sull'argine del Muson. La spaventosa carambola è avvenuta l'altra notte poco prima delle 3. I due, viaggiavano al volante di una Focus nera. All'altezza della stretta curva a gomito che immette sul ponte a cavallo del Muson, il guidatore ha perso il controllo del veicolo che ha divelto il guard rail a ridosso dell'argine del fiume. Il mezzo è così precipitato sulla scarpata sottostante. L'allarme è stato dato da alcuni automobilisti di passaggio.
I due ragazzi sono usciti praticamente illesi dalla carambola. Pur salvando la pelle, tuttavia, l'incauto conducente ha provocato grossi disagi per il popoloso quartiere della Castagnara e di Isola di Torre. La sua vettura, volando sulla scapata, ha infatti trovolto una conduttura dell'acquedotto. Se ne sono accorte, con estremo disappunto, le famiglie, i venditori ambulanti ed i bar della zona. Che hanno trovato i rubinetti a secco. Ed hanno dovuto ricorrere alla doccia mattutina ed al primo caffè con mezzi d'emergenza. Dopo che i Vigili del Fuoco hanno dovuto lavorare per oltre due ore per recuperare l'auto dall'argine, è toccato alle squadre di operai dell'Azienda Aps a rimboccarsi le maniche.
Ci sono volute parecchie ore prima di ripristinare le forniture idriche nella zona, ma il lavoro compiuto è stato solo di emergenza. I tecnici della municipalizzata dovranno infatti ritornare sul posto per il cambio della condutture. Per i due ragazzi si è trattato davvero di una brutta nottata. Il gudatore oltre ad aver distrutto l'auto dovrà pagare un conto salato per i danni procurati.
Lucio Piva

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25 giugno 2002 "IL GAZZETTINO"

Costa: è un grave fatto
Atti vandalici alla sede di Rifondazione

Secondo Lucio Costa, leader locale del partito, l'azione era nell'aria. Una prima avvisaglia l'aveva avuta constatando alcuni danni arrecati domenica notte da una mano vandalica alla sua auto. L'altra notte, tuttavia, i teppisti sono andati per le spicce. Hanno preso di mira la sede di Rifondazione, ubicata in via Zanon, in un fabbricato di proprietà comunale, dove trovano sistemazione anche altre "case" di gruppi politici rappresentanti in consiglio. I vandali hanno dapprima divelto la bacheca esterna, quindi si sono scagliati sulla vetrata delle porta di ingresso, mandandola in frantumi. Hanno comunque evitato di penetrare all'interno del fabbricato. I danni ammonterebbero secondo una prima stima ad un milione di lire. Lucio Costa ha immediatamente sporto denuncia contro ignoti alla Polizia Municipale.
"E' un fatto - commenta - che le sedi attigue degli altri gruppi siano state risparmiate. L'episodio, in ogni caso resta grave perché rappresenta il primo atto di intolleranza politica in un paese che mai aveva finora conosciuto atti intimidatori ai danni di gruppi politici".
Lucio Piva

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23 giugno 2002 "IL GAZZETTINO"

Sul ponte sventola bandiera bianca

Anche l'Amministrazione comunale, infatti, sembra arrendersi all'ennesimo intoppo che ha contraddistinto l'avvio dei lavori per la ristrutturazione della passerella pedonale sul Brenta.
Che avrebbero dovuto iniziare questa settimana, con la chiusura al transito sul manufatto. Obbligando le centinaia di pendolari a lasciare a casa bici e moticicli per passare il fiume attraverso il convulso nodo stradale della Castagnara.
Di mezzi e di operai lungo gli argini del Brenta non c'è stata traccia. La ditta perugina "Ellerre", titolare dell'appalto per la ristrutturazione del manufatto non si è manco vista. E la gente ha continuato a transitare lungo la passerella non senza rivolgere un sarcastico sorriso all'ordinanza del sindaco che ne ordinava la chiusura.
La ristrutturazione del ponte, annunciata tre anni fa, dovrà dunque attendere ancora. Ma di questo passo sembra improbabile che la conclusione dei lavori possa rispettare il termine del 25 ottobre prossimo.
"Il ritardo - spiega il sindaco Adriano Baldin - è dovuto ad un mancato accordo di subappalto fra la ditta di Perugia ed una consociata di Rovigo. Ma a noi poco importa. Abbiamo sollecitato la "Ellerre" ad avviare i lavori, cominciando già a conteggiare le penali. Lavorino pure di sabato e di domenica Ma a fine settembre voglio il ponte sistemato".
Lucio Piva

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6 giugno 2002 "IL GAZZETTINO"

Da domenica non si ha notizia di una adolescente croata Il padre: «Forse l’hanno rapita»
Quattordicenne scomparsa

Una ragazza quattordicenne croata, Jasminka Sulic, figlia di un muratore domiciliato a Cadoneghe , è scomparsa domenica da Marina di Carrara (Massa Carrara). Da allora la ragazza non si è più vista. Indossava una canottiera verde scuro e un paio di pantaloncini corti, scarpe da ginnastica bianche, ha i capelli lunghi neri, altezza di un metro e settanta e una piccola cicatrice sulla tempia sinistra. Si è allontanata mentre la famiglia faceva il bagno, e non ha più dato notizie di sè. Dopo avere aspettato il suo ritorno e chiamato i numeri di emergenza,la famiglia ha sporto denuncia di scomparsa alla questura di Massa. Secondo il padre della giovane, Medo Sulic, nulla lasciava presagire la possibile fuga della giovane, ed i rapporti famigliari vengono definiti "buoni". «Può anche darsi che sia stata rapita, sono molto preoccupato - ha dichiarato il 31enne croato, da circa 20 anni nel nostro paese - non era mai accaduto che Jasminka si allontanasse senza darci notizie. Non ho sospetti di nessun genere, ma spero che ritorni presto». Chiunque avesse notizie può rivolgersi ai carabinieri o alla polizia.

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19 giugno 2002 "IL GAZZETTINO"

E’ il messaggio lanciato dal parroco ai funerali di Cristiano e Nicoletta Giacomini, vittime del pauroso incidente di via Aspetti
«Preghiamo per i nonni del piccolo Tommaso»
Una folla straripante si è stretta attorno ai familiari per l’estremo saluto alla coppia che lascia un bimbo di tre mesi

Erano l'uno accanto all'altro, sorridenti, tre anni fa, davanti all'altare che li ha consacrati marito e moglie. Erano fianco a fianco in fondo alla navata della chiesa di Meianiga anche ieri pomeriggio, per raccogliere l'ultimo saluto di una folla straripante. Se ne sono andati insieme, Cristiano Giacomini e Nicoletta Scudier, i due giovani coniugi rimasti vittime del terribile incidente accaduto giovedi scorso all'Arcella. Stavano vicini nascosti in un mare di fiori. Come se avessero voluto prendersi per mano ed allontanarsi nella pace e nel silenzio. Il loro è stato un saluto semplice. Quasi a non voler aggiungere un ulteriore motivo di pianto ai volti già scavati dal dolore e dall'incredulità dei tantissimi parenti e amici accorsi per l'ultimo abbraccio.
"Questo addio - ha detto il celebrante don Daniele Francescon - ha il sapore dell'ingiustizia. Ma anche Dio ha visto uccidere Suo figlio. Ora non possiamo fare altro che pregare per il piccolo Tommaso, perchè possa vedere negli occhi dei suoi nonni la stessa luce dei suoi genitori. E trasmettere con il suo sorriso lo stesso entusiamo per il mondo che gli avrebbero donato papà e mamma. Una vita non si misura certo dall'età nè dal successo. Ma dal senso di gioia e di felicità che essa ispira agli altri".
"I bambini - ha ricordato un'insegnante, collega di Nicoletta - ci hanno detto che non sarà facile dimenticarti. Sei stata davvero una persona speciale. Con il tuo senso della vita ci insegnerai a rispondere "così sia" ai tanti ed addolorati "perchè" che ci tormentano ora".
Un altro applauso levatosi sul sagrato della chiesa è stato l'abbraccio più forte che la folla poteva dare al composto dolore di Franca, Franco e Cristiano Giacomini e di Mario e Iole Scudier. Che hanno seguito i loro ragazzi sino al camposanto di Meianiga. E li hanno visti andare via, per l'ultima volta, mano nella mano, con il loro solito sorriso.
Lucio Piva

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16 giugno 2002 "IL GAZZETTINO"

CADONEGHE Dopo tre anni di attesa, partono martedì i lavori di ristrutturazione alla passerella sul Brenta, usata da oltre cinquecento persone
Ponte chiuso, bus meno caro per i pendolari
Per diminuire i disagi, il Comune rimborserà per cinque mesi la differenza tra biglietto urbano ed extraurbano

Centocinquanta giorni di disagi, che allungheranno i tempi di raggiungimento della città, infoltendo il già convulso nodo del traffico alla Castagnara. Martedi infatti verrà chiuso il ponte pedonale sul Brenta, che unisce la riva di Cadoneghe a quella di Torre. L'avvio della ristrutturazione del manufatto era stato annunciato da mesi e trovava posto da tre anni nell'agenda dei lavori pubblici del Comune. Gli oltre 350mila euro necessari all'intervento hanno però dovuto essere dirottati su altri interventi più urgenti. Fra qualche giorno si farà invece sul serio. Gli oltre cinquecento utenti della "passerella" in qualità di pedoni, ciclisti e motociclisti dovranno così fare buon viso a cattiva sorte, e partire con forte anticipo da casa per raggiungere la città.
Il sindaco Adriano Baldin, dal canto suo, ha cercato di contenere i disagi, sottoscrivendo l'ordinanza di chiusura del ponte solo alla fine del periodo scolastico, per non sfavorire i numerosi studenti pendolari. Ha anche concesso agevolazioni a coloro che saranno costretti ad utilizzare il mezzo pubblico per raggiungere Padova. L'amministrazione, infatti, rimborserà la differenza del costo fra abbonamento urbano ed abbonamento suburbano, sostenuta da quanti dovranno prendere due diversi mezzi dell'Aps per recarsi al lavoro. Il primo cittadino ha comunque già fatto pressione sulla ditta titolare dell'appalto per giungere alla conclusione dei lavori prima del previsto. Qualche preoccupazione la nutrono comunque gli esercenti di entrambi i quartieri in riva al Brenta, che vedranno notevolmente diminuire i flusso di clientela sino al prossimo ottobre. Pur risalendo al lontano 1956, la passerella non manifesta alcun pericolo di crollo. Dopo i lavori per il ricambio delle funi portanti, il rinnovo della protezione anticorrosiva ed il rifacimento del piano di calpestio, il ponte sarà più sicuro di prima.
Lucio Piva

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14 giugno 2002 "IL GAZZETTINO"

Manipolazione genetica: conferenza

L'Unione Europea Protezione Animali (Uepa) organizza due conferenze nella sede di Radio Gamma 5 sul tema della manipolazione genetica. Una si è svolta ieri, l'altra è in programma oggi, dalle 20 alle 23 sul tema: «Manipolazione genetica e clonazione nel campo della ricerca biomedica. Trapianti d'organo». In entrambi gli appuntamenti sarà relatore il dottor Massimo Tettamanti, ricercatore chimico all'Università "Bicocca" di Milano.

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12 giugno 2002 "IL GAZZETTINO"

Edilizia residenziale

Il Comune fa parte di quelli ammessi per l'esercizio 2002 ai finanziamenti del fondi di rotazione costituito dalla Regione per sostenere e favorire l'edilizia residenziale. Lo ha reso noto l'assessore all'Edilizia Raffaele Grazia. Cadoneghe otterrà un contributo di 155 mila euro.

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6 giugno 2002 "IL GAZZETTINO"

CADONEGHE/VIGODARZERE. PRONTI GLI ELABORATI DEL SISTEMA ORBITALE
Cordone ombelicale per la "Grande Padova"

Prende forma il sistema orbitale della Grande Padova. L'arteria destinata a collegare direttamente la curva Boston con la nuova statale 307 "Del Santo" raccordandosi alla costruenda tangenziale di Limena sta per diventare realtà. La Net Engineering, lo studio di progettazione incaricato dalla Provincia, ha concluso la stesura degli elaborati preliminari, individuando tre diverse soluzioni. Gli uffici tecnici di Palazzo Antenore hanno immediatamente recapitato le cartografie alle amministrazioni comunali di Cadoneghe, Vigodarzere e Limena. Concedendo un paio di settimane a ciascuna municipalità per esprimere un parere formale. Toccherà ai tre consigli comunali optare per una delle ipotesi progettuali.
E' stato individuato in primis il possibile utilizzo della dorsale del Terraglione. Il tracciato si appoggerebbe alla S.P. 46 "Brentana", con l'opportuna sistemazione di via Terraglione e delle altre complanari. Si prevede di by-passare il Brenta nella zona del Tavello, a ridosso del vecchio municipio di Limena. In questo caso l'anello orbitale si innesterebbe sulla statale 307 a nord dell'abitato di Terraglione. La seconda ipotesi prevede invece lo scavalcamento del fiume non lontano dal centro di Saletto: si attraverserebbe la zona industriale di Limena per poi raccordarsi alla nuova statale "del Santo" in prossimità dello svincolo di Bragni. I progettisti della Net Engineering hanno suggerito anche una terza opzione che non si discosta di molto dalla precedente: il sovrappasso sul Brenta verrebbe spostato vicino al complesso storico-monumentale della Certosa. E gli svincoli andrebbero trasferiti in via Pascoli e in via Boito.
Il Comune non ha perso tempo in attesa del dibattito consiliare in programma questa sera. Sono state consultate le forze politiche e la popolazione, con assemblee sul territorio. "Noi crediamo che la prima soluzione sia da preferire - afferma il sindaco Roberto Zanovello - le altre creerebbero una trincea di attraversamento che taglia in due il nostro territorio, con evidenti ricadute in termini di impatto ambientale. Sfruttando il Terraglione si sgraverebbero sia il capoluogo che Saletto dal traffico pesante. Resta da convincere il Comune di Limena che non vuole cedere il Tavello, considerato di particolare pregio paesaggistico. Noi - conclude il primo cittadino - abbiamo chiesto alla Provincia che nel project financing a spese delle Società Autostrade Brescia-Padova e Venezia-Padova venga inserita anche la sistemazione definitiva del nodo della Castagnara".
Luca Ingegneri

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2 giugno 2002 "IL GAZZETTINO"

CADONEGHE Fallita la cordata fra Tergola, Zip e banche, il Comune è pronto ad affidare a un gruppo la realizzazione delle infrastrutture
La zona artigianale nelle mani dei privati
Il consorzio lottizzante dovrà realizzare la bretella tra via Belladoro e Cà Ponte più un fossato per evitare inondazioni

Giunge finalmente ad una svolta il percorso per l'ampliamento della zona artigianale. Dopo il fallimento della cordata fra il Consorzio Tergola, il Consorzio Zip, alcuni istituti di credito ed il Comune per dare consistenza al nuovo polo produttivo, il consiglio comunale è finalmente pronto a porre nero su bianco ad una convenzione che impegna un gruppo di privati alla realizzazione di nuove infrastrutture destinate alle piccole e medie imprese. L'accordo avrà dirette ricadute sulla grande viabilità nel convulso nodo che collega la Castagnara ed il quartiere Bragni alla nuova statale del Santo.
Il Consorzio lottizzante, infatti, assumerà a proprio carico la realizzazione di due importanti opere stradali, per un investimento di oltre 1 milione e 200 mila euro. La prima riguarda una bretella di 800 metri, destinata a collegare via Belladoro con via Cà Ponte, necessaria ad unire la vecchia statale lungo il Muson con la nuova "307". La nuova strada prevede una rotatoria all'altezza di via Roma e consentirà di allentare l'assalto dei mezzi pesanti su via Giotto.
L'altra importante opera finanziata con gli oneri di urbanizzazione riguarda lo scavo di un fosso consortile destinato a liberare il Rio dell'Arzere dai grossi flussi di acque piovane e a preservare il territorio circostante dai rischi di inondazione. L'approvazione della convenzione per la nuova zona industriale è stata salutata in modo critico dei Socialisti Democratici e da Rifondazione che accusano le forze di giunta di non aver mai raccolto le richieste di partecipazione dell'Unione Artigiani al tavolo di progettazione del nuovo quartiere produttivo. Le sollecitazioni per un coinvolgimento dell'Upa sarebbero giunte in più occasioni.
A difesa della giunta scende in campo il vicesindaco Mirco Gastaldon: «Proprio con l'intervento delle associazioni di categoria -ribatte- è stato disegnato l'assetto del quartiere artigianale. Un'altra proposta accolta riguardava la possibilità di un servizio bus. Altro che piano calato dall'alto e non discusso con gli operatori!».
Lucio Piva

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2 giugno 2002 "IL GAZZETTINO"

Incontro con i vecchi operai della Breda

Un incontro con i vecchi operai della Breda per raccogliere esperienze di vita e di lavoro maturate nel periodo della Resistenza e della nascita dello stato democratico. Così l'Amministrazione intende celebrare, oggi, la Festa della Repubblica, invitando in sala consiliare maestranze e sindacalisti dell'ex colosso siderurgico. Dopo l'intervento dello storico Albino Bellon sul rapporto fra il paese e gli stabilimenti sorti in riva al Brenta, sarà proiettato il filmato "La Breda sul filo della memoria". La cerimonia si concluderà con la consegna di attestati per la fedeltà al lavoro da parte del sindaco Adriano Baldin.
Lucio Piva

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2 giugno 2002 "IL GAZZETTINO"

Ciclismo alla festa con lo sport

Si chiude oggi con la gara ciclistica (alle 14,30) per la categoria esordienti, la finale del torneo di beach volley (alle 16,30), la finale del torneo internazionale di calcio amatori (alle 17) e con la cena sotto il tendone del patronato di Mejaniga, la quinta Festa con lo Sport organizzata dal Comitato presieduto da Claudio Ghion e con il patrocinio dell'assessorato allo Sport del Comune. Durante la cena nello stand gastronomico sono in programma le premiazioni e la consegna del contributo all'associazione "Città della Speranza.

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1 giugno 2002 "IL GAZZETTINO"

CADONEGHE. NOTTE DA INCUBO PER MOLTE FAMIGLIE DEL QUARTIERE
Sparatoria tra carabinieri e malviventi in via Bagnoli

Hanno vissuto attimi da incubo alcune famiglie di via Bagnoli. I loro sonni sono stati improvvisamente interrotti presumibilmente da una sparatoria. È accaduto alcune notti fa. Sull'episodio tuttavia le fonti ufficiali non hanno voluto dire nulla. Soltanto la testimonianza di chi ha trascorso quei momenti di terrore ha consentito di fare luce sull'accaduto.
Erano all'incirca le quattro del mattino quando i residenti della zona si sono risvegliati di soprassalto. Hanno udito distintamente alcuni colpi di arma da fuoco. Cinque, forse sei, pallottole sparate in aria. È stato immediatamente telefonato al 112. Dalla centrale operativa sono giunti messaggi rassicuranti. Era in corso un inseguimento: una gazzella dei carabinieri del Nucleo Radiomobile di Prato della Valle stava dando la caccia ad una Volvo Station Wagon, a bordo della quale si trovavano due malviventi. La vettura, di provenienza furtiva, era stata intercettata nelle campagne di Bagnoli. I militari dell'Arma si erano gettati sulle tracce dei due malviventi.
All'inseguimento che è durata all'incirca un paio di chilometri, avrebbe preso parte anche una seconda pattuglia. A questo punto non è certo se siano stati i carabinieri o i malviventi ad esplodere dei colpi di arma da fuoco: o nel tentativo di impedire la fuga dei banditi o questi ultimi per far desistere i primi dall'inseguimento.
I testimoni tuttavia asseriscono di aver udito due tipi di esplosioni distinte. La caccia si è conclusa nei pressi di Peraga di Vigonza. Ma senza risultati apprezzabili. I due malviventi hanno abbandonato la Volvo lungo una stradina buia. Dileguandosi successivamente nei campi con il favore delle tenebre. I carabinieri sono stati costretti a desistere dall'inseguimento.
Lucio Piva

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