Due banditi con i volti travisati hanno fatto irruzione alla ricevitoria obbligando i clienti a stendersi a terra. Il bottino ammonta a 10 mila euro
Armati di fucili rapinano il "Punto Snai"
Durante il colpo, un uomo di 68 anni, di Vigodarzere, cade dalle scale mentre tenta di sfuggire ai malviventi. È gravissimo
Armati di fucili sono entrati in una sala scommesse Snai di via del Santo 112 a Cadoneghe , costringendo i clienti a stendersi a terra. Poi, con fare deciso, hanno alleggerito la cassa contenente circa 10 mila euro. Un sessantottenne, Lucillo Elardo, di Vigodarzere, ha tentato di sfuggire ai malviventi imboccando una porta laterale. A causa del buio e della confusione è però scivolato sulla rampa delle scale riportando un trauma cranico e fratture varie: le sue condizioni sono gravissime, i medici non hanno ancora sciolto la prognosi. Nessuna traccia invece dei banditi che sono fuggiti a bordo di una Fiat condotta da un complice. L'auto è stata ritrovata dai militari del Norm a circa un chilometro di distanza ed è risultata rubata ad un campano residente a Cadonegne.
Un solo sportello per tutti i documenti
Trasferimenti e nuovi insediamenti coinvolgono la sede del municipio di Cadoneghe . Un'aria di novità che si concretizza con la realizzazione del nuovo Sportello Multifunzione, che occuperà l'area che prima accoglieva gli uffici demografici, l'ufficio protocollo e l'ufficio relazioni con il pubblico. Servizi, questi, che sono stati trasferiti negli ambienti lasciati liberi alcuni mesi fa da altri tecnici comunali.Un cambio di targhe alle porte che agli utenti potrebbe generare per un certo periodo un po' di confusione. Disagio ripagato però dall'ambizioso progetto che ha attivato tutto questo movimento, ossia la creazione dello Sportello che avrà la prerogativa di diventare il punto di incontro unico del Comune con i propri residenti.La nuova struttura erogherà servizi che vanno dallo svolgimento delle pratiche anagrafiche (cartà d'identità, certificati vari, passaporto) al ricevimento della posta a mano. Svolgerà inoltre le classiche funzioni di informazione e comunicazione proprie dell'ufficio relazioni con il pubblico, cioè la distribuzione di modulistica, l'iscrizione ai centri ricreativi estivi, alla mensa e al trasporto scolastico.Un progetto che si può tradurre in una nuova e più semplice modalità di accesso ai servizi erogati dal Comune a favore dei propri cittadin e che consentirà loro un notevole risparmio di tempo.
Schermaglie d'assaggio in consiglio comunale
Schermaglie d'assaggio, quelle che le forze politiche sempre più agguerrite e sempre meno tolleranti, cominciano a proporre, in attesa dello scadere del mandato amministrativo. Ad alimentare un fuoco già ardente il consigliere di An, Gianni Fugolo deciso a non sorvolare su un'affermazione giudicata poco corretta pronunciata dal consigliere Carlo Lazzaro in sede assembleare. "Noi almeno abbiamo portato a casa i soldi", questa la frase incriminata che l'esponente dell'opposizione non riesce a digerire. «La risposta che il consigliere Lazzaro si è permesso di darmi in merito al mio intervento sull'installazione di impianti di telefonia mobile di ultima generazione (umts) fa ben capire la filosofia adottata da chi è stato chiamato ad amministrarci: ambientalisti travestiti da speculatori - esprime senza mezzi termini il consigliere Fugolo - Siamo in presenza di una maggioranza che lascia molto a desiderare sia nei contenuti sia nei comportamenti. Protestano contro le antenne selvagge dimenticando che le relative gare d'appalto erano state indette in un periodo in cui governavano forze di sinistra. Una maggioranza spaccata che non esita a generare imbarazzo tra loro stessi. Lampante, infatti, l'interrogazione posta dal consigliere di maggioranza Maria Cocchiarella che nell'ultima assemblea dopo aver chiesto chiarimenti al nostro primo cittadino sulla veridicità dell'installazione di un'antenna in via Galliani in località Castagnara, in pieno centro, si è sentita rispondere dallo stesso sindaco Baldin che prima doveva verificare perché non era a conoscenza dell'evento. Un fatto che a mio parere mette in evidenza sia spaccature interne sia mancanza di comunicazione». Per l'esponente di An non si tratta solo di provocazioni a fini politici visto che la posta in gioco è la qualità della vita. «Gli indirizzi adottati ci impongono di trovare spazi per queste strutture - afferma Fugolo - dimostriamo almeno la nostra sensibilita indicando zone sufficientemente isolate che non mettano a rischio la nostra salute».
Taglio del nastro per i venti alloggi dell'Ater in via Conche
Nemmeno la giornata afosa è riuscita ad offuscare l'entusiasmo degli inquilini che, dopo una lunga attesa, finalmente hanno ufficializzato il loro ingresso nei nuovi alloggi realizzati dall'Ater in via Conche. Una cerimonia svoltasi alla presenza della compagine amministrativa locale, del presidente dell'Ater Andrea Drago, del direttore generale dell'azienda Aldo Marcon e dell'onorevole Piero Ruzzante. All'unisono è stata sottolineata l'emergenza abitativa che caratterizza il comune e la necessità di dare delle risposte immediate. Due i complessi abitativi che sono stati inaugurati, per un totale di 20 alloggi, di cui 15 assegnati secondo le graduatorie, 2 riservati alle forze dell'ordine e 3 destinati a famiglie in stato di bisogno. Appartamenti accessibili anche ai disabili, alcuni realizzati con porte a scomparsa e bagni molto ampi, dotati di ascensore e portoncini blindati per una maggiore sicurezza. "Questi alloggi risolvono solo in parte il nostro problema - precisa il sindaco Adriano Baldin - in lista d'attesa, purtroppo, ci sono ancora una quarantina di famiglie e il loro numero è destinato a crescere. Grazie alla proficua collaborazione con l'Ater sinora sono stati consegnati 184 appartamenti e altri 9 dovrebbero essere realizzati a breve nel quartiere Bragni."
La paradossale storia di Luca Danieli e di un'area in via Silvestri. È stato aperto un contenzioso contro l'amministrazione
Eredita insieme ad altre persone un terreno, ma dopo quasi dieci anni ancora non riesce a beneficiarne in quanto il Comune, a conseguenza di vari espropri, lo ha privato di qualsiasi accesso.
IL GRUPPO CONSILIARE "IL PONTE" LANCIA L'ALLARME
Anche Cadoneghe avrà la sua antenna di telefonia mobile e questa volta proprio nel centro abitato. A lanciare l'allarme il gruppo consiliare 'Il Ponte' in collaborazione con il 'Circolo della Margherita' che in questi giorni si stanno attivando, distribuendo volantini, per informare i cittadini sulla costruzione di un impianto di telefonia di nuova generazione (Umts) in via Galliani, in località Castagnara. "Il posizionamento di questo nuovo impianto, a differenza degli altri già esistenti nel territorio - fa sapere il gruppo 'Il Ponte- Intesa Civica per Cadoneghe ' - non tiene conto di nessuna delle tutele a salvaguardia della salute pubblica introdotte dal regolamento comunale, da noi fortemente voluto e di fatto vanificato dalla scriteriata legge Gasparri (Ministro delle Telecomunicazioni dell'attuale Governo) che liberalizza gli impianti. A questo proposito, chiediamo all'amministrazione di continuare nell'impegno già dimostrato, attivandosi affinché i principi del regolamento unanimemente approvato per il controllo del posizionamento delle antenne siano salvaguardati. Dovendo però subire una legge nazionale, della quale abbiamo chiesto la verifica di costituzionalità, chiediamo che il posizionamento delle antenne avvenga almeno lontano dall'abitato, dalle scuole e dai siti sensibili e sia localizzato su suolo pubblico al fine di permettere controlli a tutela della salute pubblica".
FORZA ITALIA, ALLEANZA NAZIONALE E LEGA PENSANO ALLE ELEZIONI 2004
Primavera 2004, un appuntamento importante per il futuro politico-amministrativo di Cadoneghe, al quale la coalizione della Casa delle Libertà intende presentarsi con il gruppo di famiglia al gran completo. Infatti, per le prossime elezioni, riuniti sotto lo stesso simbolo i coordinatori di Forza Italia, Alleanza Nazionale, Lega Nord/Liga Veneta, rispettivamente Stefano Venturato, Giuseppe Mazzari, Antonio Daniele, hanno stretto un patto che li vede compatti per il raggiungimento del loro primo obiettivo, ossia per la prima volta riuscire ad attribuire al centro-destra la maggioranza e dismettere così i panni storici dell'opposizione; secondo, poter sviluppare il loro programma, mirato ad una amministrazione di servizio civico per una migliore qualità di vita. Per ora in questa foto di gruppo manca la forza politica dell'Udc, in attesa di completare la fase conclusiva della propria strutturazione.
Taverna allagata per la terza volta in 2 anni
Una tregua all'afa di quest'ultimi giorni grazie al temporale scatenatosi nelle prime ore del mattino di ieri, ma di questo beneficio non ha di certo gioito la famiglia Cappellari, residente in via Guerzoni 25, che proprio a causa del violento nubifragio si è trovata, per la terza volta in due anni, la taverna allagata. Inutile la chiamata dei Vigili del Fuoco che appena giunti sul posto non hanno potuto far nulla perché il livello dell'acqua non era sufficiente per attivare le pompe, così come è stata improduttiva la visita dei responsabili dell'ufficio tecnico che non hanno registrato elementi di novità sulla causa dell'allagamento. Infatti, come per gli episodi precedenti, i tecnici hanno constatato che i tombini non sono in grado di raccogliere le acque di scolo perché i fossi sono pieni e a peggiorare la situazione la costruzione della pista ciclabile, la cui pendenza fa confluire acqua e fango direttamente nei pozzetti, intasandoli. Tullio Cappellari e Eufemia Devoto, ambedue ottantenni, sono esausti dopo aver lavorato per ore per asciugare la taverna interrata e salvare il salvabile, provvidenziale l'aiuto di una vicina. I due coniugi da pochi anni si sono trasferiti nel quartiere residenziale di Cadoneghe , villette eleganti in una zona tranquilla, ancora in attesa, però, del collaudo dei lavori di urbanizzazione. "Non c'è ancora stato il passaggio di proprietà tra l'impresa costruttrice e il Comune, - racconta Tullio Cappellari - questo rende difficoltoso individuare a chi attribuire la responsabilità dei lavori che non sembrano eseguiti ad arte. Non siamo gli unici ad aver vissuto questa esperienza, anche la vicina via Palladio, ha subìto lo stesso nostro trattamento, e mi auguro che prima del prossimo nubifragio si riesca a fare qualcosa di concreto. "
Cade da un'altezza di dieci metri
Doveva essere un lavoro come tanti altri, la pulizia del lucernaio del capannone in eternit alla ditta Parpas in via Firenze 21, che produce macchine utensili e Cad Cam. Lorenzo Alfonsi socio titolare della Alfonsi e Zanella ovvero la "AZ service snc" era salito sul tetto per procedere all'operazione che era seguita da terra dal titolare della Parpas, Mirko Pasquetto. Ma ad un certo punto qualcosa è andato storto. Il tetto ha ceduto sotto il peso e l'uomo è volato giù da un'altezza di circa 10 metri. Subito soccorso l'uomo che abita in via Firenze 10, è stato portato all'ospedale di Padova dove i medici lo hanno accolto in rianimazione per le numerose fratture riportate. Lorenzi è cosciente e sembra che la caduta non abbia compromesso le funzioni cerebrali. Vista l'altezza da cui è precipitato è un mezzo miracolo. Sul posto per i rilievi si sono portati i tecnici dello Spisal che stenderanno la relazione sull'incidente.
MUSICA, DANZA & TEATRO
Quattro giornate sotto il segno della musica con i saggi degli allievi della Daigo School of Performing Arts da oggi al 12 giugno al Pra' del Donatore di Limena, a partire dalle 20.30. Stasera concerto del Daigo Children Choir che darà un'anticipazione dello spettacolo dedicato alla colonna sonora dei film di Disney. Da domani a giovedì, esibizioni dei gruppi di musica d'insieme.
Spaccatura sulla vigilanza del territorio in collaborazione con Vigonza e Noventa
Pochi ma sostanziosi gli argomenti posti all'ordine del giorno dell'ultimo consiglio comunale di Cadoneghe . Temi che hanno però animato la serata contribuendo a tracciare un solco sempre più profondo tra maggioranza e opposizione.A dare fuoco alla miccia la presentazione della convenzione con i comuni di Vigonza e Noventa Padovana per la gestione dei servizi di vigilanza. Un accordo che dà facoltà di unire le forze municipali per un controllo più efficace sul territorio.«La collaborazione tra comuni è una tendenza sempre più diffusa che anche noi dobbiamo perseguire se vogliamo razionalizzare le risorse» ha affermato il sindaco Adriano Baldin, subito però contestato da più fronti, i quali hanno cercato di dare voce alle forze dell'ordine presenti in sala preoccupate per la loro sicurezza.
Preso il pusher di via Silvestri Il magrebino finisce in carcere
Era solito spacciare eroina nel casolare diroccato di via Silvestri, teatro del brutale attentato a Guerrino Paolucci e alla convivente Valeria Doro, bruciati vivi da un gruppo di trafficanti magrebini nell'agosto di due anni fa.
Il confronto con i politici si trasforma in un "flop"
Doveva essere una tranquilla serata di confronto con i politici invece si è assistito ad un comizio pre-elettorale. Alcuni cittadini riuniti nel gruppo di lavoro "Quelli che... per Cadoneghe " armati di buone intenzioni e tante speranze avevano invitato autorità politiche e amministrative ad una assemblea per conoscere il futuro paese. Viabilità, sicurezza, ambiente, servizi e sociale, economia e cultura, i temi sui quali chiedevano una risposta per i i quali erano stati presentati circa 70 quesiti.
I fatti. Sono circa le 11 di sera quando due giovani con i volti nascosti da cappucci bianchi ed armati di fucili, presumibilmente dei giocattoli, irrompono alla Sama Bet, un'agenzia ippica specializzata in scommesse. Il locale di solito chiude dopo la mezzanotte ed a quell'ora ci sono ancora una ventina di clienti. I malviventi sono decisi ed intimano a questi ultimi di stendersi a terra. «Se vi alzate vi ammazziamo» minacciano. Nella confusione che ne segue alcuni clienti si danno alla fuga attraverso la porta laterale. Alcuni ce la fanno. Lucillo Elardo, invece, a causa del buio scivola dalla rampa delle scale finendo a terra dopo un salto di tre, quattro metri. L'uomo riporta gravissime fratture. Nel frattempo uno dei banditi punta il fucile contro la cassiera di 27 anni, intimandole di consegnare tutto quello che ha. Un complice, anche lui armato di fucile, oltrepassa il bancone e si dirige verso l'ufficio della responsabile dell'agenzia. Tutto si svolge nell'arco di pochi minuti, senza alcuna reazione da parte del pubblico in sala. Poco dopo i banditi raggiungono un'auto e fuggono facendo perdere le loro tracce. «Erano due giovani - spiega la cassiera - ricordo che uno di loro indossava pantaloni verdi». Sul posto è intervenuta una pattuglia dei carabinieri di Vigodarzere che stanno effettuando le indagini.
Non è la prima volta che l'agenzia subisce una rapina. Un altro colpo era stato infatti effettuato lo scorso 20 ottobre quando la signora che gestisce il locale, intorno alle 22,40, aveva appena chiuso l'ingresso e stava recandosi a casa a bordo della sua auto. All'improvviso era stata affiancata da un Mercedes nera, risultata rubata a Montebelluna ed era stata costretta a fermarsi. A bordo c'erano tre italiani: uno era rimasto alla guida mentre due complici, armati di pistola, erano scesi costringendo la donna ad invertire la marcia ed a portarsi nuovamente al punto Snai. Sotto la minaccia delle armi era stata infine costretta a consegnare ai banditi circa 15 mila euro in banconote.
Paolo Gabrielli
28 giugno 2003 "IL GAZZETTINO"
Emanuela Stefani
27 giugno 2003 "IL GAZZETTINO"
Emanuela Stefani
24 giugno 2003 "IL GAZZETTINO"
A ottobre decollerà un altro complesso abitativo a Bragni
Un progetto già finanziato che probabilmente ad ottobre aprirà i cantieri, come assicura il direttore generale Marcon che aggiunge: "Far coincidere le molte esigenze non è facile, spesso ci si scontra con le amministrazioni e a volte i conflitti nascono con gli stessi cittadini che pensano che l'occupazione sia la soluzione migliore."
Emanuela Stefani
24 giugno 2003 "IL GAZZETTINO"
Da 10 anni non può entrare nel suo terreno
L'uomo l'ha ereditato, ma una serie di espropri del Comune gli ha precluso l'unico accesso. Intanto continua a pagare le tasse
Per Luca Daniele, proprietario di 1/6 dell'area che si trova in via Silvestri, il generoso lascito sta diventando un problema sempre più oneroso: oltre a pagare regolarmente l'Ici, ultimamente si è visto appioppare una salata sanzione amministrativa perché l'area in questione, originariamente agricola, per 1/3 è diventata area edificabile. Sicuramente una variazione gradita, se non fosse per il fatto che nessuno ha pensato, a suo tempo, di dargliene comunicazione. Conseguenza inevitabile l'accertamento dell'evasione fiscale.
Ripercorrendo dall'inizio gli eventi, questi i fatti che si sono susseguiti. L'area oggetto della cessione forzata avrebbe dovuto servire per la costruzione di strade di raccordo alla statale 397 fra le vie Rigotti e Conche e l'allargamento di via Silvestri. Dopo un primo esproprio, eseguito negli anni '80 e a tutt'oggi non ancora interamente indennizzato, è seguito un secondo il quale ha causato il reale problema. Infatti, la parte requisita comprendeva anche l'unico punto d'ingresso, tenendo presente che il lotto risulta cinto sui due lati da un fossato. Con la prima cessione, l'amministrazione si era impegnata a recintare l'area residua e a costruire un accesso carraio di sei metri. Progetto che non è stato mai realizzato, completamente vanificato poi dal secondo esproprio.
«Sono proprietario di 1/6 di un terreno che da un decennio è abbandonato a sé stesso - denuncia Luca Daniele - e non so come entrarvi. L'amministrazione mi ha fatto sapere che spetta a me il costo non solo della costruzione di un ponte di collegamento, ma anche del progetto e delle varie concessioni. Questo non mi sembra giusto, anche perché mi era stato promesso che se ne sarebbe fatto carico la stessa amministrazione. La proprietà che confina con il mio lotto mi aveva garantito un passaggio, ma è tutto caduto nel nulla. Ora ho aperto un contenzioso nei confronti dell'amministrazione, non solo per avere ciò che mi spetta, ma anche per verificare la necessità dei lavori a giustificazione dell'esproprio. Mi è difficile capire l'utilità di una pista ciclabile che si interrompe bruscamente nel suo percorso».
Emanuela Stefani
20 giugno 2003 "IL GAZZETTINO"
Antenna di telefonia mobile nel centro
Coerenti con quanto sinora espresso il gruppo consiliare Il Ponte, relativamente al referendum svoltosi domenica scorsa sulla qualità ambientale, nonostante non si sia raggiunto il quorum, si è dimostrato favorevole con il quesito di abrogazione degli articoli di legge che prevedono l'obbligo a dare passaggio sui propri terreni alle condutture elettriche. "L'obiettivo di questo referendum era di restituire ai cittadini e agli enti locali un potere contrattuale nei confronti delle società che trasportano energia elettrica - prosegue il gruppo consiliare - in questo modo, i gestori dovevano contrattare i nuovi tracciati e questo avrebbe reso possibile un'attenta pianificazione urbanistica e sanitaria che privilegiasse l'interramento delle linee elettriche con una riduzione dell'impatto ambientale. In linea con il 'principio di precauzione', richiamato anche dall'Oms nel caso di campi elettromagnetici, è necessaria l'adozione di misure di cautela anche in caso di incertezza scientifica. Secondo l'Istituto Superiore di Sanità, l'esposizione al campo magnetico generato dagli elettrodotti aumenta il rischio di insorgenza di leucemia infantile."
Emanuela Stefani
19 giugno 2003 "IL GAZZETTINO"
La "CdL" prepara l'assalto al Comune
"E' tempo di procedere ad uno svecchiamento dell'amministrazione, sia culturalmente che generazionalmente e politicamente - dichiarano i coordinatori dopo la ritrovata unione - si dovrà decidere se continuare con gli stessi che da 20 anni dicono di fare e non fanno oppure pensare di respirare l'aria nuova di una Cadoneghe ordinata e festosa, paese giardino, anche se, purtroppo, circondato da una cupa periferia padovana generata dalla speculazione edilizia. Una Cadoneghe che dovrà privilegiare i suoi abitanti, le sue famiglie, i suoi lavoratori e non gli interessi della grande città confinante e dei comuni vicini, che l'hanno trasformata in dormitorio, relegandola a snodo di traffico motoristico e secondo alcuni anche tranviario." Una rottura con il passato quella che propone la Casa delle Libertà. Una risposta forse alle preoccupazioni e incertezze che nei giorni scorsi sono rimbalzate in sala consiliare richiamando l'amministrazione ad una maggiore trasparenza e coinvolgimento dei cittadini, i quali vorrebbero in maniera consapevole, e non 'al buio' scegliere la futura compagine amministrativa.
Emanuela Stefani
18 giugno 2003 "IL GAZZETTINO"
I tombini si intasano e il collaudo non si fa
Emanuela Stefani
17 giugno 2003 "IL GAZZETTINO"
Grave operaio quarantanovenne
9 giugno 2003 "IL GAZZETTINO"
Saggi degli allievi Daigo a Limena, "Puzzle 2003" a Cadoneghe
Abracalam, Arci Nuova Associazione, la Provincia e il Comune di Cadoneghe presentano Puzzle 2003- Il teatro integrante (nella foto), rassegna di teatro-studio e danza che ha per oggetto il problema delle identità. S'inizia stasera alle 21, auditorium Ramin di Cadoneghe, con tre proposte: Sotto contrarie stelle da Romeo e Giulietta di Shakespeare, laboratorio "Facciamo la scena", Comuni di Arre e Bagnoli e Centro Padovano di Accoglienza; Cercasi marinai per una tempesta da "La tempesta" di Shakespeare, laboratorio Easyway di Bassano; Migranze, gruppo di sperimentazione Abracalam.
5 giugno 2003 "IL GAZZETTINO"
«Questa convenzione rappresenta solamente un tentativo per ottenere i fondi regionali e non tiene assolutamente conto delle esigenze e della reale situazione dei vigili municipali» protesta il capogruppo di An, Gianni Fugolo mentre il consigliere Poggi parla di un documento incompleto e non chiaro dove tutto è ancora da stabilire.
Uguale coro di protesta è stato sollevato per l'approvazione dello Statuto comunale. Un nuovo regolamento, redatto in due lunghi anni, il cui fondamento principe dovrebbe essere una maggiore partecipazione dei cittadini attuabile attraverso i regolamenti, che lo stesso statuto prevede ma che di fatto non ci sono, lamenta l'opposizione.Ed infine l'approvazione del tracciato che andrà a completare il sistema orbitale della Grande Padova. Confermata l'opzione V1 e il nuovo collegamento tra Vigodarzere e Cadoneghe , con innesto sulla vecchia statale 307 del Santo.
Emanuela Stefani
5 giugno 2003 "IL GAZZETTINO"
I carabinieri della stazione di Vigodarzere sono riusciti a stringergli le manette ai polsi al termine di una complessa indagine. Dietro le sbarre con l'accusa di spaccio è finito Fajcal Mejri, trentaduenne tunisino, una sfilza di alias e numerosi precedenti specifici sulle spalle.
I militari dell'Arma erano sulle sue tracce da oltre un mese. Nel corso di un servizio di appostamento in borghese nei pressi della baracca di via Silvestri erano stati bloccati due tossicodipendenti in possesso di un grammo di eroina. Uno si era deciso a collaborare. Aveva dichiarato agli investigatori di rifornirsi da un pusher magrebino che si faceva chiamare Andrea. E aveva fornito loro anche un numero di cellulare. I successivi controlli avevano dato però esito negativo.
L'altro ieri l'imprevista svolta alle indagini. I carabinieri hanno fermato un altro tossicodipendente, stavolta in località Bragni. Costringendolo a consegnare l'eroina che aveva addosso. Messo sotto torchio, il giovane ha ammesso che il suo abituale fornitore era un tunisino soprannominato Andrea. Ed è spuntata fuori nuovamente la stessa utenza cellulare. A quel punto i militari si sono decisi ad intervenire. Il giovane ha contattato telefonicamente lo spacciatore. Fissando un appuntamento al centro commerciale "La Corte" di Mortise. Non appena il tossico si è infilato nell'auto del pusher i carabinieri sono usciti allo scoperto bloccandolo. Alla vista dei militari il tunisino ha ingerito un paio di involucri contenenti eroina.
Dalla perquisizione sono però spuntati fuori un bracciale, un anello e due collane d'oro oltre a 420 euro, sicuro provento di spaccio. Ad incastrarlo è stata però la Sim card con lo stesso numero utilizzato in momenti diversi dai due clienti. Tanto è bastato al giudice per decidere la convalida dell'arresto ed emettere un'ordinanza di custodia cautelare in carcere. Fajcal Mejri è stato associato alla casa circondariale di strada Due Palazzi.
Luca Ingegneri
4 giugno 2003 "IL GAZZETTINO"
Ma quello che hanno ricevuto è stato tutt'altro. A generare per primo l'equivoco, l'intervento d'apertura del capogruppo dei Sdi, Leonardo Agosti che si è raddoppiato il tempo a disposizione (da 10 a 20 minuti). Intervento che ha avuto l'effetto di sfoltire il pubblico: man mano che gli oratori parlavano, la gente se ne andava, sino a ridursi a una ventina di persone. Forse si aspettavano soluzioni concrete come concrete erano le loro domande. In tema di sicurezza, un problema molto sentito, il capogruppo dei comunisti italiani, Silvano Carraro, ha illustrato la convenzione, recentemente approvata, che unirà le forze municipali di Cadoneghe , Noventa Padovana e Vigonza. Invece di ricevere un plauso è scattata la polemica col consigliere di An, Gianni Fugolo, in totale disaccordo con una scelta che ha sollevato le proteste dei vigili urbani, non disposti a rischiare la loro vita senza avere mezzi e una formazione, per difendersi.
«Quello che la gente sta chiedendo - sottolinea provocatorio il consigliere Fugolo - sono le stesse cose che noi, come gruppo all'opposizione facciamo presente alla maggioranza nelle varie sedute consiliari. Nulla di nuovo quindi, ma se i cittadini sono così preoccupati vuol dire che hanno la percezione che l'amministrazione non stia lavorando bene».
Emanuela Stefani