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RASSEGNA STAMPA – NOVEMBRE 2000

"IL GAZZETTINO"



28 novembre 2000 "IL GAZZETTINO"

Una portaerei in..giardino

CADONEGHE. Sono almeno tre volte più grandi di quelle che altri amanti del modellismo assemblano. Fausto Vania che abita a Cadoneghe vuole entrare nel Guinness dei primati proprio per le sue opere grandi e perfette. La sua ultima fatica è la riproduzione della Hercules, la portaerei inglese nata nei cantieri di Belfast nel 1945, rimodernata nel 1959 e venduta all'India con il nome di Virant. Fausto Vania l'ha realizzata utilizzando un disegno originale di 1 metro e 6 centimetri e poi sviluppato su 3 metri e 10 centimetri su scala 1/72: ha impiegato ben 900 ore. La portaerei costruita in legno, balsa, ottone e vetroresina pesa a vuoto 20 chili e 500 grammi, ma ha bisogno di 45 chili di zavorra. È stata costruita interamente a mano, a parte gli automezzi, il personale di bordo e gli aerei che però sono stati modificati per renderli uguali a quelli in dotazione della Hercules. È stata costruita per renderla navigabile e quindi verrà dotata di un motore elettrico a due eliche con radiocomando. Il varo: nella primavera dell'anno prossimo. Fausto Vania ha già costruito il galeone Santissima Madre di un metro e 20 centimetri; il galeone Golden Star, 40 centimetri; il piroscafo Sicilia, 75 centimetri; una galera francese di un metro e 5 centimetri e, infine, la corazzata Vittorio Veneto di un metro e 60 centimetri. E i suoi record continuano.

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24 novembre 2000 "IL GAZZETTINO"

Il Circolo di Forza Italia lancia l'allarme per il disfacimento delle strutture dell'ex grande impresa Grosoli I tetti degli stabilimenti, osserva Pierantonio Maschi, sono costruiti con materiali attualmente fuori legge come l'amianto
"Dai capannoni si sprigionano veleni"
Chiamato in causa il Comune perchè assuma provvedimenti come ad esempio un piano di bonifica

CADONEGHE. C'è una polveriera all'interno del paese, in una delle zone a maggior concentrazione abitativa. La storia è ben nota da anni. Ma finora nulla è stato fatto per preservare la gente di via Marconi e dintorni dal pericolo di diffusione di polveri di amianto che si sprigionerebbero dai circa 4000 metri quadri delle strutture della ex Grosoli. L'allarme giunge dal circolo locale di Forza Italia, che punta il dito contro il disfacimento dei capannoni dell'ex grande impresa della macellazione e commercio delle carni, ora nelle mani di un curatore fallimentare padovano. I tetti degli stabilimenti sono stati tutti costruiti con materiali attualmente fuorilegge. Logica quindi la preoccupazione dei numerosi abitanti e dei titolari degli esercizi commerciali della zona. "Quelle della ex Grosoli -osserva infatti uno degli esponenti locali di Forza Italia, Pierantonio Maschi- sono strutture lasciate andare in rovina e soggette da anni alle intemperie. Il timore che molti nella zona manifestano è il progressivo deteriorarsi e polverizzarsi del materiale, che va poi a contatto con le case e le strutture vicine. Sono tantissimi del resto i condomini che si affacciano sul cortile della ex Grosoli e moltissimi gli abitanti di Cadoneghe , che, magari senza saperlo, sono esposti a potenziali pericoli". Pur rifuggendo da toni eccessivamente allarmistici, Maschi chiama in causa il Comune perchè assuma provvedimenti sul caso. Predisponendo innanzitutto dei sopralluoghi da parte degli organi sanitari ed imponendo al curatore fallimentare un piano di bonifica delle strutture. Un intervento che, secondo Forza Italia, non dovrebbe tutelare soltanto i residenti, ma anche i numerosi extracomunitari che hanno scelto i capannoni della ex Grosoli come dimora abituale. Senza rendersi conto di passare la notte a diretto contatto con veleni.
Lucio Piva

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24 novembre 2000 "IL GAZZETTINO"

New entry in Aps

È stato sottoscritto il protocollo d'intesa che prevede da parte di alcuni Comuni della cintura l'acquisizione di una partecipazione societaria di dieci milioni del capitale sociale dell'Azienda Padova Servizi. La Giunta ha dato il via libera all'operazione per la vendita di cento azioni della Società Aps che è di proprietà comunale. I Comuni che si sono mostrati ben felici di entrare in Aps sono quelli limitrofi al capoluogo tra cui Abano, Ponte San Nicolò, Noventa, Albignasego Vigonza Cadoneghe , i quali dovranno comunque sottoporre la decisione finale ai rispettivi consigli comunali. Lo scenario che a questo punto si prospetta è di condivisione di alcuni servizi, grazie ad un dialogo più immediato tra i vari Comuni. Sarà più agevole attuare forme di collaborazione e realizzare sinergie.

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22 novembre 2000 "IL GAZZETTINO"

Mentre percorreva...

CADONEGHE. Mentre percorreva al volante della propria auto la vecchia statale del Santo diretto a Campodarsego, nel tratto che attraversa il centro abitato di Mejaniga, un grosso ramo, staccatosi da un albero, si era abbattuto sulla parte destra della carreggiata centrando in pieno la vettura. Il conducente, fortunatamente, aveva avuto la prontezza di riflessi di controllare la sbandata prima di finire fuori strada. Era uscito miracolosamente illeso dall'abitacolo ridotto in condizioni piuttosto malconce. L'incidente avrebbe potuto avere conseguenze drammatiche. Era il 13 maggio 1996. In quei giorni il maltempo aveva provocato parecchi danni in provincia. Dopo due anni di tira e molla per ottenere il ristoro del danneggiamento, l'automobilista aveva trascinato dinanzi al giudice di pace l'Ente nazionale per le strade. E aveva vinto la causa. Il giudice, con sentenza depositata il 23 dicembre dell'anno scorso, aveva condannato l'Enas a rifondere all'automobilista 4 milioni oltre agli interessi legali a titolo di risarcimento del danno, nonchè la refusione delle spese di lite. E l'ente aveva pagato. Adesso, però, l'Enas chiede a sua volta il rimborso di quanto versato all'automobilista. E lo chiede al Comune di Cadoneghe , citato all'udienza di domani dinanzi al giudice Roberto Beghini. L'ente, che è tutelato dall'Avvocatura distrettuale dello Stato, rappresentata dall'avvocato Diego Bonavina, sostiene la responsabilità del Comune in virtù di una convenzione stipulata il 20 febbraio 1995. Con il provvedimento di delimitazione del centro abitato di Mejaniga, il tratto della statale che lo attraversa è diventato una strada interna. E in questo tratto la l'Enas è responsabile solo della gestione e della manutenzione del piano viabile, mentre al Comune compete la responsabilità relativa al buon uso e alla manutenzione dei marciapiedi, delle banchine rialzate e delle connesse pertinenze. Di conseguenza, sostiene l'Enas, il grosso ramo che ha investito l'autovettura costituisce diretta ed immediata conseguenza dell'inadempimento del Comune. Il discorso non fa una grinza. Il Comune non si è costituito nella causa avendo preferito avviare una trattativa con l'ente per la composizione bonaria della controversia.
Gabriele Coltro

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22 novembre 2000 "IL GAZZETTINO"

Dopo un grave infortunio al piede...

CADONEGHE. Dopo un grave infortunio al piede sinistro, Simone Rizzato è costretto a vestire la maglia del secondo portiere dell'Union Cadoneghe , ma domenica scorsa contro il Colombo è arrivata la grande occasione per rimettersi in mostra. Passano appena cinque minuti dal fischio d'inizio e l'estremo difensore Borella deve lasciare il terreno di gioco per fallo da ultimo uomo che causa il rigore. Rizzato entra così in campo e a freddo fa subito vedere le sue doti tecniche parando il penalty. Non contento nella ripresa si ripete, fermando un secondo rigore e regalando alla sua squadra un prezioso pareggio in trasferta. "Prima di tutto - commenta Rizzato - sono contento di essere tornato a giocare, poi per quanto riguarda i due rigori, ritengo che sia più da sottolineare l'errore dal dischetto dell'attaccante, che la bravura del portiere nel parare un rigore. Ho avuto buoni riflessi, ma soprattutto tanta fortuna". Domenica prossima l'Union Cadoneghe sarà impegnato in uno scontro al vertice contro la capolista Saonarese (imbattuta dopo 9 giornate) e tra i pali ci sarà Simone Rizzato. "Questo incontro sarà veramente duro - continua il portiere - e spero proprio di far bene. Sono molto attaccato alla maglia dell'Union Cadoneghe , perché ho sempre giocato per questa società. Infliggere la prima sconfitta della stagione alla Saonarese darebbe la giusta carica alla squadra per puntare in alto".
Marco Aldighieri

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21 novembre 2000 "IL GAZZETTINO"

Blitz dei carabinieri
Retata di rumeni specialisti in furti

Sequestrati numerosi attrezzi da scasso e refurtiva di vario genere
CADONEGHE. Operazione anticrimine dei carabinieri della Compagnia di Prato della Valle che hanno rintracciato oltre una ventina di rumeni clandestini. Sequestrati refurtiva e attrezzi da scassi. Gli uomini dell'Arma, rinforzati dai colleghi del Battaglione di Mestre, sono entrati in azione all'alba di ieri. Inizialmente hanno fatto irruzione in un edificio abbandonato di via Digione. Sei i rumeni sorpresi nel sonno. Erano gli stessi che qualche settimana fa erano stati scovati in una casa in disuso a Cadoneghe : avevano ricevuto l'intimazione a lasciare il territorio italiano, ma evidentemente se ne sono infischiati del provvedimento. La perquisizione dello stabile ha portato al sequestro dei documenti d'identità di un'infermiera dell'ospedale, di un paio di borsellini, ovviamente vuoti, una cassetta del pronto soccorso, quattro telefonini cellulari e numerosi arnesi da scasso. I clandestini sono stati denunciati a piede libero con l'accusa di ricettazione e messi a disposizione dell'Ufficio stranieri per le pratiche di espulsione. Successivamente i carabinieri sono andati ad ispezionare uno stabile in disuso in via Venezia. Qui hanno trovato altri sedici rumeni privi del permesso di soggiorno. Tre di loro hanno provato a dileguarsi, ma l'edificio era circondato e non hanno potuto sottrarsi al controllo. Anche in questo caso la perquisizione ha portato al sequestro di attrezzi da scasso di tutti i tipi, una city bike nuova di zecca, scarpe da donna e un paio di borse. Cinque i rumeni indagati per ricettazione. Ma a tutti e sedici è stato notificato il decreto di espulsione.

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15 novembre 2000 "IL GAZZETTINO"

Dilettanti
Squadra imbattuta
U. Cadoneghe un attacco micidiale

CADONEGHE. Ancora imbattuto dopo otto giornate di campionato l'Union Cadoneghe , che vanta il miglior attacco del torneo (22 reti), e che dopo la vittoria di domenica con il Correzzola si porta al secondo posto della classifica del girone I di seconda categoria, diventando una pretendente alla promozione. "Sapevamo - sostiene il tecnico Gianfranco Boscolo - già ad inizio stagione di avere costruito una squadra per poter puntare al salto di categoria. Questa posizione dunque non ci stupisce più di tanto, spero solo che l'Union Cadoneghe non abbia cali fisici o di tensione durante il campionato, se questo non accadrà credo che staremo nelle posizione di vertice fino alla fine". Sembra dunque che la formazione di Boscolo non abbia paura di nessuno. "Non direi proprio - continua l'allenatore - in questo girone ci sono avversari piuttosto forti tecnicamente come Patavina Polverara, Saonarese, Pontelongo e Torre, non sarà assolutamente facile batterli. Rimane il fatto però - e mi dispiace molto ammetterlo - che il vero nemico dell'Union Cadoneghe è il terreno di gioco di casa. Il manto erboso inesistente, le numerose buche e il fango perenne condizionano in modo negativo le prestazioni dei miei ragazzi. Infatti fino ad ora abbiamo raccolto più punti in trasferta, vincendo per quattro volte".

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14 novembre 2000 "IL GAZZETTINO"

Spaccata la vetrata di una Panda
Rubano un'auto alla concessionaria "Arcobaleno"

CADONEGHE. Spaccata con furto alla concessionaria "Arcobaleno" di via Edison, di proprietà di Livio Quaglio. Bottino del raid un'automobile nuova di zecca, ancora in attesa di immatricolazione. E' accaduto l'altra sera, pochi minuti prima delle ventuno. Alcuni sconosciuti hanno agito indisturbati con il favore delle tenebre. Nell'officina autorizzata Volkswagen e negli uffici dell'annesso autosalone non c'era anima viva. I malviventi hanno scassinato la serratura del portone d'ingresso. Una volta entrati nel recinto dell'officina si sono diretti verso alcune auto posteggiate. Hanno preso di mira una Fiat Panda. Sono saliti a bordo e l'hanno rapidamente messa in moto collegando i fili dell'accensione. Ma non era l'utilitaria il vero obiettivo dell'incursione. La piccola autovettura è stata utilizzata come ariete. A tutta velocità i ladri sono andati a cozzare contro la vetrina dell'autosalone. Un botto micidiale che ha mandato in frantumi la vetrata. Esattamente ciò che desideravano i banditi. Oggetto delle loro mire era infatti una nuovissima Volkswagen Golf in esposizione. L'auto non aveva ancora trovato un acquirente. I meccanici della concessionaria "Arcobaleno" non vi avevano applicato la targa di circolazione. I malviventi sono rapidamente saliti a bordo della Golf e si sono dileguati nell'oscurità. La fuga è avvenuta in un battibaleno. La rottura della vetrata aveva infatti fatto suonare l'impianto d'allarme, collegato alla centrale operativa di un istituto di vigilanza. Le guardie giurate si sono precipitate sul posto ma hanno potuto soltanto riscontrare il danno. Dei banditi nessuna traccia. Le lamiere contorte della Panda erano ancora appoggiate alla vetrata. I vigilantes hanno allertato i carabinieri della stazione di Vigodarzere cui toccava il compito di informare l'autorità giudiziaria.
Luca Ingegneri

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8 novembre 2000 "IL GAZZETTINO"

Polizia e carabinieri in azione Retata di lucciole e clandestini

Operazione anticrimine di polizia e carabinieri. Passati al setaccio i luoghi abitualmente frequentati da clandestini e prostitute. Una ventina gli immigrati senza permesso di soggiorno portati in questura dai poliziotti. Cinque di loro, tutti di nazionalità rumena, sono stati rintracciati all'alba di ieri nei capannoni dell'ex Grosoli di Cadoneghe Nell'occasione è stata anche rinvenuta una Ford Escort rubata il giorno prima a Vigodarzere. Gli altri clandestini sono stati trovati nella zona di via Anelli e di via Rismondo. I carabinieri hanno messo in campo gli uomini dell'Arma di Vigodarzere e il Battaglione di Gorizia. Passati al setaccio un paio di casolari nella zona di Cadoneghe Tre gli immigrati sorpresi nel sonno: un tunisino, un marocchino e un rumeno. Nessuno di loro aveva il permesso di soggiorno. Oltretutto il rumeno aveva il decreto di espulsione già scaduto. Ed è già stato rispedito in patria. Nella zona di Pontevigodarzere sono state controllate tre prostitute rumene. Nonostante la serata fredda e piovosa indossavano abiti molto succinti. I carabinieri hanno provveduto a denunciarle a piede libero per atti contrari alla pubblica decenza.

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8 novembre 2000 "IL GAZZETTINO"

Nuovo centro per l'infanzia
"I Folletti"

CADONEGHE. Silvia Spolaore, maestra elementare con tre anni di esperienza nell'asilo nido di Cadoneghe ha aperto con la collega Camilla Luisetto e con la dietista Marina Compagni un nuovo centro d'infanzia che si chiama "I folletti" (afilliato alle Acli) e che si trova al numero 1 di via Riello. L'ambiente è accogliente e molto grande, più di 170 metri quadrati attrezzati, ed è in grado di ospitare dal lunedì al venerdi dalle 8 alle 19, bambini dai tre mesi ai tre anni.

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7 novembre 2000 "IL GAZZETTINO"

Due miliardi per la scuola
L'assessore: gli investimenti del Comune per i prossimi quattro anni

CADONEGHE. Sulla scuola nessun passo indietro. Lucio Costa, assessore all'Istruzione assicura infatti che non calerà la mannaia dei tagli sul piano dell'offerta formativa per gli anni prossimi. Ed annuncia investimenti di oltre 2 miliardi per l'adeguamento dello strutture, di mezzo miliardo per qualificare il servizio di trasporto, mensa e sorveglianza e di altri 200 milioni per il miglioramento dell'offerta formativa. Si parte dalla istituzione di 2 nuove sezioni di scuola materna a Bragni ed dal potenziamento di quelle esistenti a Bagnoli e a Meianiga, conseguenti all'incremento delle nascite nell'ultimo lustro. Gli inserimenti dei nuovi alunni comporteranno lavori di ampliamento delle sedi esistenti per oltre un miliardo e 600 milioni. I primi cantieri saranno conclusi per l'anno scolastico 2001/2002. Le altre opere in calendario saranno concluse entro il 2004, con un investimento complessivo di 4 miliardi. Sul fronte dei servizi, è già in cantiere l'appalto per il servizio di refezione, che interessa quotidianamente 600 alunni. E' anche in atto un sistema di revisione del servizio di trasporto che semplificherà i tragitti esistenti. Buone notizie anche per le sezioni dell'asilo nido. La struttura sarà infatti raddoppiata e potrà quindi accogliere 60 bambini. Sparirà quindi l'incubo delle liste d'attesa. Novità per i contributi alle scuole. Saranno garantiti i 39 milioni di sovvenzioni alle materne private ed assicurati 61 milioni per progetti di formazione degli istituti statali, con particolare attenzione per le attività di formazione sportiva, integrazione degli alunni svantaggiati e mediazione culturale per extra comunitari. Attenzione infine ai conti. Da quest'anno infatti il Comune pretende di verificare i bilanci delle scuole, per evitare doppioni con altri contributi già erogati dallo stato.
Lucio Piva

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5 novembre 2000 "IL GAZZETTINO"

Vuoi entrare in Comune? Vai dallo psicologo

CADONEGHE. Non basta più conoscere perfettamente il diritto costituzionale e quello amministrativo. Nè è sufficiente aver studiato manuali per diventare vigili urbani, addetti al protocollo o contabili. D'ora in poi, chi ambirà a vincere un concorso al Comune di Cadoneghe dovrà anche dar prova di forte personalità, attitudine al lavoro di gruppo, assenza di difetti caratteriali. Requisiti che saranno valutati direttamente da uno psicologo, inserito come esperto all'interno delle commissioni esaminatrici dei candidati. Che il mestiere di dipendente comunale sia più delicato che in passato non è un mistero. Lo sa anche il sindaco di Cadoneghe Adriano Baldin, che ha preteso la supervisione psicologica su quanti aspirano ad una scrivania in municipio. "Vorrei - spiega - che fossero in possesso di sufficienti doti di intraprendenza e di autonomia senza perdere tempo prezioso nell'attendere le direttive del superiore. E che nello stesso tempo siano capaci di lavorare bene in equipe, senza indulgere a personalismi o a conflitti personali che finiscono poi per turbare l'armonia degli uffici". Insomma, coraggio, collaborazione e abnegazione. Doti che solo uno psicologo potrebbe leggere dopo che il candidato ha dato buona prova di conoscere le materie di concorso. L'esperimento voluto da Adriano Baldin, che per il momento non è stato oggetto di nota da parte delle organizzazioni sindacali, ha dato i primi frutti nel corso di due selezioni compiute nei mesi scorsi. Sono risultate idonee due ragazze. Nervi forti e spirito di adattamento alla situazione sono per ora prerogativa del gentil sesso.
Lucio Piva

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4 novembre 2000 "IL GAZZETTINO"

Quarantamila...

VIGODARZERE - CADONEGHE. Quarantamila veicoli al giorno con emissioni di benzene che hanno raggiunto livelli insostenibili. Il nodo della Castagnara è ormai una gigantesca camera a gas. Da troppo tempo si discute su come porre rimedio a questo "buco nero" della viabilità a nord del capoluogo. I comuni di Cadoneghe e Vigodarzere sono finalmente riusciti a trovare un'intesa. L'accordo di programma, che ha ottenuto anche il via libera di Padova, dovrà essere sottoposto al vaglio della Regione. Le due amministrazioni hanno aderito subito al progetto di costituzione della città metropolitana lanciato dai sindaci di Venezia, Paolo Costa, e Padova, Giustina Destro. E sono disponibili a concorrere al progetto di gestione unitaria dei servizi elaborato dall'Aps. Purchè si metta mano una volta per tutte all'imbuto della Castagnara. Cadoneghe e Vigodarzere sostengono la necessità di potenziare il trasporto pubblico sia col sistema ferroviario metropolitano regionale che con il metrò cittadino.In questo scenario la stazione di Vigodarzere sarebbe strategica: diventerebbe infatti un nodo intermodale di scambio. Grazie alla notevole dotazione di parcheggi favorirebbe l'integrazione tra i mezzi privati, il trasporto su rotaia e quello cittadino su gomma. Fungerebbe da parcheggio scambiatore anche l'area dell'ex-stabilimento Grosoli, dove si vorrebbe collocare il capolinea del metrò urbano, attualmente previsto a Pontevigodarzere. Per attuare le due soluzioni occorre progettare due nuove infrastrutture: un ponte sul Brenta, in sostituzione oppure nei pressi dell'attuale manufatto ferroviario, ed uno sul Muson dei Sassi (il comune di Cadoneghe ha previsto uno stanziamento di due miliardi, ndr), in grado di collegare il park dell'ex-Grosoli alla stazione ferroviaria attraverso via Donizetti. "E' necessario - hanno ribadito gli assessori Gianni Lorenzato e Paolino Beccaro, firmatari dell'accordo - mantenere due accessi alla città ed un collegamento tra Cadoneghe e Vigodarzere se si vuole liberare Pontevigodarzere dalla morsa del traffico". Beccaro ha annunciato entro fine anno l'avvio della sperimentazione di una rotatoria alla francese alla Castagnara per migliorare la sicurezza e gli attraversamenti pedonali. E' stato infine suggerito al comune di Padova un rinvio del referendum sul tram in calendario il 12 novembre: nella consultazione andrebbe coinvolta tutta la popolazione della cintura urbana.
Luca Ingegneri

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3 novembre 2000 "IL GAZZETTINO"

Il sindaco Baldin lancia ancora una volta l'appello alla collega di Padova perchè venga rivisto il tragitto Dice: non ha importanza quale soluzione vincerà, ma si deve capire che dev'essere risolto il problema della Castagnara
"A Meianiga il capolinea della tramvia"
Smog e attese: ci sono duemila persone che abitano a Isola della Torre, frazione collocata oltre il Brenta

CADONEGHE. Vinca pure la soluzione su rotaia o quella su gomma. Per il sindaco, Adriano Baldin non fa differenza. L'importante è che il sistema di trasporto urbano prescelto dai cittadini con il referendum del prossimo 12 novembre, risolva per sempre il secolare problema del traffico alla Castagnara. Perchè ciò avvenga la soluzione è una sola. Spostare da Pontevigodarzere il capolinea della tramvia e portarlo a Meianiga. In caso contrario, ci sarà solo la paralisi della mobilità in riva al Muson. Con conseguenze nefaste per tutti i residenti di Cadoneghe L'appello lanciato da Baldin a Giustina Destro, tiene conto anche dei bisogni di 2000 padovani ressidenti a Isola di Torre, frazione cittadina collocata oltre il Brenta. Che necessitano di un mezzo pubblico veloce per raggiungere ogni giorno il "loro centro". "Ciò che continuano a patire gli abitanti della Castagnara -spiega Baldin- in termini di smog e snervanti attese per andare o rientrare dalla città è sotto gli occhi di tutti. Il mezzo pubblico come alternativa all'auto, non qualifica solo la vita del capoluogo ma anche dei comuni contermini". A dire il vero, Giustina Destro non è restata sorda ai richiami dei comuni della cintura, Cadoneghe in testa. La scorsa estate è stato proposto anche alla giunta guidata da Baldin un protocollo d'intesa per affidare ai tecnici cittadini uno studio di massima per affontare il problema del traffico all'uscita nord di Padova. Il documento sarà sottoscritto in questi giorni. Anche se Baldin lo considera un passo indietro rispetto il lavoro compiuto d'intesa con la giunta Zanonato. Che aveva già sposato l'idea di un trasloco del tram oltre le sponde del Brenta. "Quella di utilizzare il ponte della ferrovia Padova Castelfranco -spiega- per portare il tram, attraverso la stazione di Vigodarzere, al terminal della ex Grosoli, era e rimane l'idea migliore. Che vogliamo sia tolta dal cassetto dove è stata relegata. Altrettanto va fatto per raccordo Padova est-Padova ovest. Che contribuerebbe a eliminare un'altra grossa mole di traffico pesante dal nodo della Castagnara".
Lucio Piva

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