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RASSEGNA STAMPA – NOVEMBRE 2002

"IL GAZZETTINO"



28 novembre 2002 "IL GAZZETTINO"

Bambini e juniores alla "Cadonice Cup"

Il palasport di Cadoneghe ha ospitato domenica scorsa la seconda edizione della "Cadonice Cup", torneo a livello nazionale di taekwon-do riservato alle categorie bambini (dai 6 ai 14 anni) e juniores (dai 15 ai 17). La manifestazione è stata organizzata dal New Candar Center con il patrocinio del comune di Cadoneghe , rappresentato dal sindaco Adriano Baldin. Proprio la società di casa è salita sul terzo gradino del podio nella classifica finale a squadre, preceduta da Milano e Cecina (Livorno).

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23 novembre 2002 "IL GAZZETTINO"

Un commando di tre banditi ha assaltato l?agenzia di Meianiga della Banca Popolare Vicentina
Fulminea rapina. Razziati 13 mila €
I malviventi armati di taglierino hanno terrorizzato alcuni impiegati ed un cliente

Fulminea rapina ieri mattina ai danni dell'agenzia di Mejaniga della Banca Popolare Vicentina. Un commando composto da tre individui ha razziato il contenuto delle casse asportando denaro contante per una cifra vicina ai 13.000 euro.Erano le undici e un quarto quando uno dei malviventi si è introdotto nell'istituto di credito, che ha sede in Statale del Santo, fingendosi un normale cliente. Una volta all'interno della banca si è calato sul volto una bandana di colore scuro, sotto gli occhi atterriti dei tre impiegati e dell'unico cliente che stava effettuando operazioni di cassa.Il bandito ha estratto un taglierino dalla tasca del giubbotto puntando con decisione verso la cassiera. Con modi spicci e risoluti le ha intimato di aprire la bussola. La donna non ha opposto resistenza obbedendo immediatamente all'ordine.Il complice, anch'esso con il viso travisato da un fazzoletto, ha così potuto entrare indisturbato in banca. Mentre l'altro rapinatore teneva a bada i presenti sotto la minaccia del coltellino, quest'ultimo ha agilmente scavalcato il bancone raggiungendo la cassa in un attimo. Ha impiegato pochi secondi per vuotarne il contenuto in un sacchetto. Stando ad una prima stima il colpo avrebbe fruttato un bottino di 13.000 euro. I due rapinatori si sono poi dati alla fuga a bordo di una Fiat Punto di colore bianco, condotta da un terzo complice. Con l'utilitaria non hanno comunque fatto molta strada. L'auto è stata rinvenuta più tardi dagli uomini della Squadra Mobile in una strada laterale, a poche centinaia di metri dalla banca. Evidentemente il commando aveva a disposizione nei pressi una vettura pulita con cui ha rapidamente fatto perdere le proprie tracce. Le indagini sono affidate ai carabinieri della stazione di Vigodarzere che hanno istituito diversi posti di blocco in zona, purtroppo senza esito.
Luca Ingegneri

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21 novembre 2002 "IL GAZZETTINO"

Almeno trenta giorni di prognosi per la coppia di dipendenti manutentori della ditta "Gottardo Franco". Il più grave ha 56 anni
Scoppia la caldaia: ustionati due operai
Incidente alla ditta "Velardi Nello" di via del Santo. Le bruciature sono di secondo e terzo grado

Lo hanno trasportato in ospedale con ustioni piuttosto serie al volto e agli arti superiori. Al pronto soccorso hanno subito deciso di sottoporlo a una serie di trattamenti in chirurgia plastica. Per Claudio Marzotto, operaio cinquantaseienne di Santa Maria di Sala la prognosi è di trenta giorni.
L'uomo, che stava lavorando in compagnia del collega Luciano Torresin, padovano, ad una caldaia della ditta "Velardi Nello", di via del Santo 84, è stato investito frontalmente da una fiammata seguita ad un piccolo scoppio a causa di una fuoriuscita di gas, proprio mentre si stava testando l'accensione.
Anche Torresin è entrato in contatto con le fiamme, pur trovandosi in una posizione più defilata. Nel suo caso, a prima vista, le ferite apparivano più leggere, ma la prognosi è stata comunque di un mese. Le ustioni per entrambi, in particolare, sono di di secondo e terzo grado.
I due caldaisti manutentori sono dipendenti della ditta "Gottardo Franco". Sulle cause dell'incidente stanno indagando gli ispettori dello Spisal di Padova, competente in materia.

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16 novembre 2002 "IL GAZZETTINO"

I grandi dipinti di Longinotti ispirati ai versi di Rebellato

Apre oggi alla sala Calvino della Biblioteca di Cadoneghe la mostra del padovani Gianni Longinotti dal titolo "Liberi Silenzi", estratto dai versi di "Una donna in dipinti" di Bino Rebellato. Presenta opere pittoriche degli ultimi anni (tra cui la serie recentemente proposta per la mostra al Palazzo Trentini di Trento per la Rassegna AlpiArte2002) con soggetti e temi fedeli al mondo dell'artista, anche di grande formato e una serie grafica. La presentazione sarà a cura del professor Paolo Tieto. La mostra è promossa dall'assessore alla Cultura di Cadoneghe e dalla Biblioteca comunale.

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6 novembre 2002 "IL GAZZETTINO"

Con mia sorpresa ho scoperto che ...

Con mia sorpresa ho scoperto che a Cadoneghe i giardini pubblici possono essere adibiti a giardini privati. I fatti. All'inizio della scorsa primavera un residente di Cadoneghe ha piantato un certo numero di piante ed arbusti in una zona circoscritta (poche decine di mq poste di fronte alla sua abitazione) del prato di un parco pubblico attrezzato e già ben piantumato, allo scopo di impedire ai ragazzi che lo frequentano di poterci giocare (cosa poi puntualmente verificatasi nel corso della bella stagione) in quanto arrecavano disturbo.
Segnalavo il fatto al Comune di Cadoneghe con un esposto a cui seguiva anche una petizione di alcuni abitanti della zona che lamentavano i medesimi fatti. Dopo alcuni incontri con il Sindaco e Dirigenti del Comune, dall'esito contraddittorio, riuscivo finalmente (dopo oltre sei mesi) ad ottenere una risposta scritta.
Ebbene in tale lettera si afferma che "in mancanza di una norma che vieti per la piantumazione di essenze arboree nelle aree a verde pubblico, non ci sono presupposti per sanzionare l'intervento posto in atto. Questo fino a quando l'area venga mantenuta a verde e permanga accessibile a chiunque. Resta inteso che il privato che di sua iniziativa sistema piante nelle aree a verde pubblico ne rimane proprietario e come tale obbligato: alla loro manutenzione, consistente nella potatura, nel taglio dei rami più bassi, nella cura antiparassitaria; e alla pulizia dell'area sottostante, derivante dalla caduta stagionale delle foglie. Qualora la piantumazione autonomamente messa in atto dal soggetto privato dovesse diventare causa di degrado per l'area interessata questo Comune interverrà con i provvedimenti sanzionatori del caso".
Pertanto, come già emerso dai colloqui intercorsi, chiunque può piantare, in un parco pubblico, un numero illimitato di piante (a me è stato detto che potevo piantarne anche mille) senza alcuna autorizzazione da parte del Comune e per qualsiasi fine che se ne intendesse farne. Ciò anche nei prati ove solitamente i ragazzi giocano, così da farli diventare anche dei boschi. Basta seguire le prescrizioni date dal Comune di Cadoneghe.
P. R.

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5 novembre 2002 "IL GAZZETTINO"

Nemmeno il tempo di inaugurarlo in sottoportico Guido Rossa, che i ladri sono andati a "visitarlo"
Assalto al supermercato Alì
Sono entrati forzando una finestra. Ma nel registratore di cassa c’erano solo pochi euro

Cadoneghe Non hanno avuto nemmeno il tempo di inaugurarlo che i ladri si sono precipitati a visitarlo. E' accaduto l'altra notte al supermercato Alì "Cadoneghe 2", in sottoportico Guido Rossa, nell'elegante zona residenziale sorta dietro la piazza del capoluogo. I soliti ignoti hanno messo a segno il colpo alle quattro del mattino. Al riparo da occhi indiscreti, si sono avvicinati ad una finestra che si affaccia sulla strada. E' uno di quegli infissi che si aprono dall'interno. L'hanno forzato quanto bastava per appoggiarlo verso la parete e crearsi lo spazio necessario ad entrare nel supermercato.
I ladri si sono immediatamente diretti verso il registratore di cassa. Quando sono finalmente riusciti a forzarlo sono rimasti con un palmo di naso. All'interno erano contenuti soltanto pochi spiccioli. All'incirca un centinaio di euro, stando a quanto denunciato dal direttore del market, che ha sporto regolare denuncia ai carabinieri della stazione di Vigodarzere. Il responsabile aveva infatti provveduto a depositare nella cassa continua gli incassi del sabato. Nel registratore di cassa erano state lasciate soltanto le banconote necessarie all'espletamento delle operazioni di cambio del lunedì mattina. Sembra che i malviventi non abbiano fatto in tempo ad impadronirsi anche dei generi alimentari, esposti sugli scaffali e sul bancone.
Mentre erano alle prese con il registratore di cassa è infatti scattato l'impianto d'allarme, collegato alla centrale operativa della Padova Controlli. Sul posto è stato subito inviato un vigilante. Che non ha però potuto fornire indicazioni utili all'identificazione dei responsabili. Gli autori del furto avevano già fatto perdere le proprie tracce. A poche centinaia di metri ci si ritrova infatti in aperta campagna. Alla guardia giurata non è rimasto altro che allertare il 112. Una pattuglia dell'Arma di Vigodarzere ha compiuto ieri mattina un sopralluogo sul posto. Per l'Alì "Cadoneghe 2" si è trattato di un piccolo record. Il supermercato del nuovo insediamento residenziale di Cadoneghe ha aperto i battenti da appena una settimana. Ed ha impiegato pochissimo per finire alla ribalta delle cronache.
Luca Ingegneri

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