Baldin: sul Muson fate un altro ponte
Cadoneghe Adriano Baldin non intende rassegnarsi. E richiede ancora una volta che Regione e Ferrovie dello Stato mettano mano alle casse per consentire il finanziamento di un nuovo ponte sul Muson.
Il progetto risale a qualche anno fa. Quando l'Azienda FF.SS. e Palazzo Balbi avevano esaminato un progetto di massima per trasformare in metropolitana di superficie l'attuale linea Padova-Castelfranco. Individuando nella stazione di Vigodarzere un terminal dotato di parcheggio scambiatore. L'aggiunta di un secondo ponte sul Muson sarebbe stata finanziata con un'economia di 60 miliardi che l'Ente Ferrovie avrebbe previsto sulla complessiva realizzazione del progetto. In tal modo, oltre a snellire il traffico lungo il convulso nodo della Castagnara, si sarebbero creati i presupposti per la realizzazione di un passante est-ovest, ponendo in collegamento Cadoneghe con Limena, senza intasare il centro di Vigodarzere. Il fatto che il progetto per il metrò di superficie sia ormai in dirittura d'arrivo pone ora il cittadino nella condizione di battere cassa. Tanto lui che il suo collega di Vigordarzere, Francini Pesenti, compiranno a breve un viaggio in Regione per sapere se e quando il progetto del secondo ponte sul Muson sarà realizzato.
"La metropolitana -spiega infatti Baldin- ha senso se si viene rivitalizzato il terminal della stazione di Vigodarzere.
Il secondo ponte sul Muson non solo renderebbe attivo il parcheggio scambiatore previsto nei pressi, ma costituirebbe un collegamento fra Cadoneghe e Vigodarzere alternativo alla Castagnara. Non tutti sanno infatti che sia dalle opposte sponde del Muson sono disegnate strade in grado di convogliare il traffico fuori dai centri abitati, per ricondurlo successivamente nella provinciale diretta a Saletto. Perche perdere quest'occasione?"
Lucio Piva
La "lucciola" rapinata: torna in libertà il romeno
È stato rimesso in libertà ieri mattina il venticinquenne romeno residente a Cadoneghe arrestato dai carabinieri con l'accusa di avere rapinato una "lucciola" nigeriana. Dagli atti inviati dagli investigatori dell'Arma al sostituto procuratore Antonino Cappelleri non emergono gli elementi del reato che giustifichino il provvedimento restrittivo della libertà personale. Il giovane si era appartato con la prostituta. Dopo la prestazione sessuale era nata una discussione sul prezzo, degenerata in litigio. Il romeno avrebbe picchiato la donna e le avrebbe anche strappato la borsetta. Quindi aveva costretto la nigeriana a scendere dall'auto, una Fiat Tipo. L'immediata segnalazione ai carabinieri aveva messo una pattuglia sulle tracce dell'immigrato. Nella fuga, però, il giovanotto era andato a sbattere contro una recinzione in Corso Stati Uniti. Ripartito con la carrozzeria ammaccata, aveva continuato a vagare per la città finchè alle tre e mezza della notte era stato bloccato da un'altra pattuglia della Radiomobile.
Rapina la lucciola, preso dai carabinieri
Cadoneghe. Prima la prestazione sessuale, poi la discussione sul pagamento, la lite, le botte, la borsetta strappata con violenza. Con fuga e inseguimento, portato a termine con successo dai carabinieri del nucleo radiomobile di Padova. Un rumeno di 25 anni residente a Cadoneghe è stato sottoposto a fermo di polizia giudiziaria per rapina: l'uomo, in compagnia di un connazionale, intorno alle due di ieri notte ha avvicinato in corso Brasile una prostituta nigeriana per una prestazione. Al termine della quale decideva di rifiutare le 50 mila lire di pagamento inizialmente pattuite. Urla, schiaffi e borsetta della donna (con oggetti personali e 100 mila lire in contanti) portata via. La nigeriana, una clandestina di 21 anni, veniva così brutalmente cacciata dall'auto, una Fiat Tipo, dalla quale scendeva anche l'amico dell'aggressore, in evidente disaccordo con lui: non intendeva finire in modo così violento la serata. A questo punto partiva la segnalazione ai carabinieri, una pattuglia si metteva sulle tracce del rumeno. Che, fuggendo a forte velocità, finiva per schiantarsi contro il muretto di recinzione di un'azienda in corso Stati Uniti. Ma non mollava. Ripartito in qualche modo, con la carrozzeria dell'auto semidistrutta, continuava a vagare per la città, finché, alle tre e mezza circa, non veniva intercettato da una pattuglia dell'Arma, allertata tramite la centrale operativa di Prato della Valle. Non è stato così difficile rintracciarlo: alle tre e mezza di notte non ci sono molte Fiat Tipo con la carrozzeria ammaccata che girano per la città. Fine della fuga, dunque, e fermo di polizia giudiziaria per l'uomo: l'accusa è di rapina, per la borsetta della prostituta strappata via con violenza. Delle indagini si occupano i carabinieri della stazione di Ponte di Brenta.
Iniziativa del sindaco di Cadoneghe per la domenica senza auto del 22 settembre
Cadoneghe. Tutti gratis sul bus per la città. Il regalo viene dal sindaco Adriano Baldin che, in vista del prossimo 22 settembre, data nella quale il Comune di Padova ha decretato la chiusura al traffico del centro, ha voluto regalare un giro in autobus ai residenti. Il biglietto sarà valido per tutta la giornata e potrà essere ritirato in Comune a cadoneghe I tickets distribuiti gratuitamente saranno 250. Perchè tanta generosità da parte del primo cittadino?
Il motivo è semplice. Adriano Baldin vuole sensibilizzare la Giunta Destro sul problema della viabilità nel convulso imbuto della Castagnara. L'atteso antidoto alle code per entrare in città pareva finalmente alle porte dopo l'avvio dello studio di fattibilità per prolungare il percorso del tram oltre il Brenta. Ma il progetto ha dovuto fare i conti con la nuova politica sul traffico avviata dal governo di centrodestra. Ben fermo nel porre disco rosso al mezzo su rotaia, Baldin, tuttavia, non vuole darsi per vinto. "La questione - spiega - non riguarda il tram o l'autobus, ma la definzione di collegamenti che siano rapidi ed efficienti per le migliaia di pendolari che da Cadoneghe raggiungono ogni mattina la città. Padova non può pensare che i problemi legati al traffico termino in riva al Brenta".
All'alba di ieri i carabinieri hanno fatto irruzione in un edificio abbandonato in via Gramsci di proprietà di un arcivescovo. Dodici rumeni sono stati sorpresi
Cadoneghe. Blitz dei carabinieri in un casolare occupato da rumeni clandestini. L'operazione ha portato al recupero di refurtiva per oltre dieci milioni di lire. Gli uomini dell'Arma di Vigodarzere, rinforzati dai colleghi del Battaglione di Mestre, sono entrati in azione alle prime luci dell'alba. Gli stranieri sono stati sorpresi nel sonno, tranne un paio che hanno tentato di scappare dalla finestra. Ma l'edificio era circondato e non hanno avuto scampo. Dodici i rumeni controllati e identificati: dieci uomini e due donne. Soltanto uno di loro era in regola con il permesso di soggiorno. Il casolare occupato dagli stranieri è di proprietà di un arcivescovo che vive a Roma. Dalla perquisizione dell'edificio è saltata fuori la refurtiva: vestiti da donna trafugati dal furgone di un ambulante, tre autoradio, due impianti hi-fi completi di lettore cd e casse acustiche, canne da pesca e una quarantina di pacchi di caffè. Tutti e dodici i rumeni sono stati portati in caserma, fotosegnalati e denunciati a piede libero con l'accusa di ricettazione. I clandestini sono stati successivamente accompagnati all'Ufficio stranieri della Questura per le pratiche di espulsione. Mentre i carabinieri erano impegnati a completare gli atti, si è presentato in caserma un uomo che doveva denunciare un furto. Di notte, dal bagagliaio della sua auto, erano spariti proprio i quaranta pacchi di caffè trovati nel casolare. Pacchi di caffè che doveva consegnare alla Caritas.
In motorino contro tir, piede tranciato
Ciclismo
Contro un palo in motorino, grave un giovane
Separato da quattro mesi
Spanesi a Cadoneghe
Riccardo Piva
Biglietti Acap gratis per promuovere l'utilizzo del bus
Il sindaco insiste pertanto perchè la questione "Castagnara" sia inserita nel Piano Urbano della Mobilità redatto dal comune di Padova. E promette di dare rapida attuazione alla variante urbanistica connessa alla penetrazione nel territorio del mezzo pubblico. Scegliendo l'area della ex Grosoli come terminal del collegamento con la città.
Baldin non ha dubbi: le code e lo smog della Castagnara saranno eliminate sono con il potenziamento di tram o bus. Come confermeranno anche i 250 cittadini che si recheranno gratis in città sui mezzi dell'Acap.
Lucio Piva
15 settembre 2000 "IL GAZZETTINO"
Bliz nel casolare dei clandestini
Recuperata refurtiva per dieci milioni. Compresi pacchi di caffè destinati alla Caritas
13 settembre 2000 "IL GAZZETTINO"
Frattura e semiamputazione per un ragazo di 15 anni. L'incidente a Ponte di Brenta
Brutte conseguenze per un ragazzo quindicenne di Cadoneghe che, scontratosi in motorino contro un camion a Ponte di Brenta, si è trovato con un piede semiamputato. Ora è ricoverato in ortopedia all'ospedale di Padova: pare, dalle prime notizie raccolte, che ci siano buone possibilità per un recupero dell'arto. I medici, comunque, si riservano la prognosi. L'incidente ieri mattina intorno alle 8.15, in via San Marco, in prossimità di uno dei due cavalcavia che da Vigonza portano in centro città. Il traffico intenso di quell'ora di punta ne è stata la causa indiretta: un camion, proveniente da una laterale dove si trova il magazzino di una ditta edile, ha svoltato verso sinistra, immettendosi su via San Marco, in direzione di Vigonza. Manovra complicata dal lungo serpentone di auto che hanno ceduto strada al mezzo pesante. Il ragazzo, Omar Gasparini, residente in via Bragni 33 a Cadoneghe era in fase di sorpasso (in direzione di Padova) con il suo ciclomotore "Sì" Piaggio, e il "muro" di auto gli ha impedito di vedere in tempo il camion in arrivo. Inevitabili la frenata e l'impatto: sfortuna ha voluto che, nello scontro, le parti metalliche di supporto al sellino del motorino si siano andate a conficcare sul suo piede destro. Il referto parla appunto di semiamputazione, frattura esposta e altre lesioni ai vasi sanguigni. Scattato l'allarme, sul posto è intervenuta, oltre all'ambulanza, una pattuglia dei carabinieri in forza al Nucleo radiomobile di Padova. I militari hanno operato tutti gli accertamenti, ora si dovranno stabilire le responsabilità. L'incidente ha causato, ovviamente, qualche problema al traffico mattutino a Ponte di Brenta.
13 settembre 2000 "IL GAZZETTINO"
Pegorin ok a Mortise
Successo di pubblico e di partecipanti al 27. gran premio "Madonna della Salute", riservato ai giovanissimi ed allestito come da tradizione dalla veterana società ciclistica Zanon di Cadoneghe nell'anno del suo settantesimo di fondazione. In tanti, e tanto entusiasmo al patronato della parrocchia di Mortise per le gare dei mini-ciclisti.
G1: 1. Guido Permunian (Vo'); 2. Denis Canazza (Rubano); 3. Nicola Gamba (Tavo). Femminile: 1. Ilenia Fortin (Vo'). G2: 1. Kevin Lissandron (Tavo); 2. Simone Pengo (id); 3. Marco Giacomini (Vo').
Femminile: 1. Gessica Dalla Vigna (Tavo). G3: 1. Ermes Pegorin (Team Cittadella); 2. Alberto Turacato (Lupi); 3. Alberto Marcon (Piazzola). Femminile: 1. Erika Olia (Bernardi). G4: 1. Mattia Mancin (Meranese Bolzano); 2. Elia Bianco (Bernardi); 3. Mattia Pegorin (Cittadella). Femminile: 1. Selena Luise (Piazzola). G5: 1. Fabian Cela (Vo'); 2. Alessio Albanese (Lupi); 3. Filippo Fortin (Vo').
Femminile: 1. Cristina Gazzola (Asolana).
Domenica prossima i giovanissimi saranno impegnati a Piazzola sul Brenta per disputarsi la quarta edizione del gran premio Industria e artigianato. Il ritrovo è previsto in zona industriale alle 12; partenza alle 14. L'organizzazione è del Veloce club Piazzola.
R.B.
11 settembre 2000 "IL GAZZETTINO"
Incidente, perde un testicolo
Cadoneghe. È in prognosi riservata ed ha perso un testicolo un giovane di Cadoneghe vittima di un incidente stradale con il suo motorino.
Simone Turetta, diciotto anni, residente in via S. Giovanni Bosco 16, si trova in gravi condizioni all'ospedale di Padova. Ricoverata è anche una ragazza, Mariela Sanz che viaggiava insieme a lui sullo scooter, ma le sue condizioni, pure se la giovane si è fratturata il bacino, non appaiono gravi. La prognosi è di 40 giorni.
L'incidente è accaduto sabato sera intorno alle 22 in via La Malfa, a poca distanza dall'abitazione del ragazzo. Simone Turetta che lavora come cuoco in un ristorante nei pressi, stava probabilmente rientrando a casa, in compagnia della ragazza quando probabilmente nel prendere una curva ha perso il controllo del motorino che è sbandato finendo la sua corsa contro un palo. L'impatto è stato così violento da sbalzare i due sulla sede stradale. Per fortuna l'uso del casco ha impedito conseguenze ancora peggiori.
Allertati da alcuni passanti sono immediatamente accorsi sul luogo gli uomini del Suem che hanno trasportato i due all'ospedale. Turetta si trova ora nella rianimazione di neurochirugia sotto i sedativi per il terribile dolore e lamenta anch'egli la frattura del bacino. Sul posto si son portati per i rilievi di legge i Carabinieri del nucleo radiomobile.
3 settembre 2000 "IL GAZZETTINO"
E' tappezziere, per casa un'auto
Chiede al comune una stanza
Cadoneghe. (L.P.) L'abitacolo di una vecchia Tipo è tutta la sua casa. Il suo "giardino" è invece il parcheggio pubblico di via Leopardi. Vasco Pinton, tappezziere di 52 ha scelto questa residenza da quattro mesi. Da quando ha ottenuto dal tribunale l'intimazione di lasciare l'appartamento che divideva con la moglie ed un figlio, dopo la sentenza di separazione. Da allora l'operaio non ha avuto più un tetto degno di questo nome. Ha preferito come dimora la sua vecchia auto. Collocata a qualche metro da casa dalla sua "vecchia" residenza. E ci rimarrà per protesta. Fino a quando il Comune non si deciderà a dargli un tetto. Per il sindaco la vicenda di Vasco Pinton, personaggio tra l'altro conosciuto in paese, è ben nota. L'aveva segnalata in consiglio comunale il consigliere di An, Lucio Tomat. Che aveva invitato la giunta a provvedere con urgenza. Nulla dallo scorso mese è stato fatto. Anche se l'assessore ai Servizi Sociali Alessandra Baldan aveva fatto capire che a Pinton erano state proposte alcune soluzioni. Puntualmente rifiutate.
"Mi hanno offerto -ha riferito l'operaio- un ricovero al dormitorio pubblico. Io però non sono un barbone ma un cittadino di questo paese. Chiedo una stanza dove dormire e potermi accendere un caffè al mattino. E' forse chiedere la luna?".
Per ironia della sorte, Pinton ha parcheggiato la sua "abitazione" dinnanzi alla casa albergo "Altiero Spinelli" dove sono state sistemati vari nuclei in emergenza abitativa. Ma un posto per lui lì non c'e'. Motivo? Non ha compiuto 56 anni. Nè vi si può recare per fare la doccia. Perchè non è assicurato.
3 settembre 2000 "IL GAZZETTINO"
Mocellin, buon 2-2
E' finita 2-2 l'amichevole fra la Spanesi e il Mocellin, giocata ieri mattina a Cadoneghe che ha rappresentato la prima uscita della nuova compagine petrarchina, a due settimane dal via del campionato di serie A: vantaggio petrarchino di Rogerio, quindi doppietta di Esposito e pareggio finale di Alberto. Nei tre tempi da 15', il nuovo allenatore della Spanesi Miguel Rodrigo ha ruotato tutti i giocatori a sua disposizione, per raccogliere più indicazioni possibili. Molto il lavoro ancora da svolgere: qualcosa di buono si è visto in attacco, dove diverse occasioni sono state create, mentre in difesa i nuovi arrivati hanno dimostrato che i meccanismi di Miguel (che sono gli stessi che aveva introdotto Velasco) non sono facili da apprendere. In evidenza, per quello che può valere in questo momento, lo spagnolo Alberto (si vede subito che sa quello che Miguel vuole in campo) ed il giovane portiere Bertazzo, che si è disimpegnato con grande sicurezza; note positive anche da Mastropierro che appare più "presente" rispetto a quello della passata stagione. Soddisfazione in casa Mocellin per questa prima uscita, a sei giorni dall'avvio della preparazione; più che il risultato contava soprattutto vedere lo spirito e l'approccio con il campo e l'allenatore Marco Langè ha raccolto le impressioni che sperava di raccogliere.Per la Spanesi i prossimi impegni saranno martedì con la Seep Luparense, giovedì con l'Altamarca e quindi sabato un triangolare a Prato con i toscani di Velasco e la Bnl Roma.