Cambio di parroco a Mejaniga
CADONEGHE. Tempo di avvicendamenti nella parrocchia di Mejaniga. Dopo aver salutato suor Lucia, che ha lasciato la scuola materna per tornare alla casa madre in attesa di una nuova destinazione, adesso tocca a don Dionisio Pegoraro, vicario parrocchiale. Giunto nella comunità religiosa cinque anni fa, lascerà l'incarico a settembre per ricoprire il medesimo ruolo a Crespano e Fellette, due parrocchie della pedemontana. Ad affiancare l'attività del parroco don Odilio, subentrerà don Davide, amico e compagno di seminario dello stesso don Dionisio.
LEGA DI CADONEGHE
Dissenso sul regolamento comunale
CADONEGHE. La locale sezione della Lega ha segnalato al Prefetto alcune scorrettezze commesse, a suo avviso, dall'amministrazione comunale. Queste omissioni si riferiscono alla mancata adozione del regolamento comunale. A più riprese i consiglieri leghisti hanno invitato il sindaco, attraverso interrogazioni presentate durante i consigli comunali dal 1999 ad oggi, ad adottare il regolamento per il consiglio stesso, come da disposizioni impartite dalla legge 267/00. Ma gli appelli risultano a tutt'oggi inascoltati. Ciò che la Lega reclama è la possibilità per i consiglieri di conoscere e controllare i temi oggetto delle sedute di consiglio comunale con il dovuto anticipo. E questo risulterebbe obbligatorio per legge dalla presenza di un regolamento. Oggi, invece, gli argomenti che devono essere sottoposti alla discussione in consiglio comunale sono portati a conoscenza dei consiglieri nella loro interezza soltanto qualche ora prima dell'inizio della seduta, quando ormai mancano il tempo e il personale necessari per ottenere eventuali informazioni e delucidazioni suppletive. Sempre secondo la Lega, la stessa commissione comunale incaricata della stesura dello statuto, da cui dovrebbe derivare il regolamento, continua a trascinarne l'approvazione da mesi.
Cristina Salvato
Zingari "raggirano" negozio di vestiti
CADONEGHE. Avevano deciso di rifarsi il guardaroba senza spendere una lira. Alla fine il loro piano è andato a segno. A rimetterci è stata la titolare del negozio di abbigliamento e calzature "Betty idee" in via Gramsci 70, che si è ritrovata gli scaffali ripuliti di merce per un valore sui 6 milioni. A mettere a segno il furto con destrezza è stato un gruppo di zingari. L'altro pomeriggio poco dopo le 15 quattro nomadi - uno di loro si è addirittura spacciato per Nando Orfei, dicendo di aver il tendone del circo a Vigonza - sono entrati nel negozio gestito da Elisabetta Baldina. Hanno scelto con cura la merce: abiti di firma e numerose paia di scarpe. Hanno provato i capi nei camerini. Al momento di pagare alla cassa, ecco scattare lo stratagemma. Mentre una ragazza distraeva la titolare, un compagno ha detto di essersi dimenticato il portafoglio in auto, una Audi A6 blu parcheggiata in strada. "Vado a prenderlo e torno", ha assicurato. Una volta salito in auto con le borse cariche di merce, si è invece dileguato lasciando di stucco i proprietari. Ai quali non è rimasto che fare denuncia ai carabinieri di Vigodarzere. L'episodio ha assunto il valore di un "monito" per gli altri commercianti: per non essere vittime di eguali raggiri.
e.d.f.
Rapina da 2 milioni al Credito Cooperativo
Cadoneghe, due malviventi con il "solito" taglierino
CADONEGHE. Due malviventi a volto scoperto hanno messo a segno ieri mattina una rapina ai danni della Banca di Credito Cooperativo dell'Alta Padovana di Cadoneghe. Bottino magro, sui due milioni di lire. La filiale, aperta a marzo, è stata presa di mira da due uomini robusti, uno alto e l'altro più tarchiato, entrambi giovani. Poco dopo le 11 uno dei due è entrato avvicinando l'unico cassiere presente. Minacciando di avere una pistola, ha intimato di consegnargli il contante. Saputo dall'impiegato che l'arma avrebbe fatto scattare il sistema di allarme, il rapinatore ha ammesso di avere solo un taglierino.
Poi ha fatto entrare il complice, camuffatosi con una semplice bandana di stoffa, attraverso l'uscita di sicurezza dotata di maniglione antipanico e si è fatto consegnare il contante. Data l'esiguità della somma, i due malviventi hanno chiesto di svuotare anche le altre due casse, ma queste non sono ancora attive. Vista la mal parata sono scappati dall'uscita di sicurezza, salendo su una Fiat Punto grigia. Prontamente sono intervenuti i carabinieri della stazione mobile, attiva da alcuni mesi a Cadoneghe, che si trovava in pattugliamento proprio nella zona. "Parlavano italiano", riferiscono le forze dell'ordine, "con un accento non veneto". Nella banca, al momento della rapina, non c'erano clienti in fila all'unica cassa. I pochi presenti si trovavano negli attigui uffici amministrativi, dove nessuno si è accorto di nulla. Quella di ieri mattina è la prima rapina subita dalla banca, o meglio la prima andata a segno. Un paio di mesi fa, un uomo aveva cercato di entrare, ma la probabile presenza di un'arma ha fatto scattare l'allarme e bloccare le porte. Indossava una parrucca e un maglione a collo alto che gli copriva in parte il volto. Alla richiesta da parte del personale di depositare gli oggetti metallici nelle apposite cassettiere all'esterno, aveva rifiutato. Era fuggito salendo su un'auto che attendeva a motore acceso, poi risultata rubata.
Cristina Salvato
Domanda lotti Peep
CADONEGHE. Aperto il concorso per ottenere l'assegnazione di lotti destinati alla costruzione di case a schiera e di un edificio quadrifamiliare nei Peep nuclei 1 e 3. I lotti saranno ceduti in proprietà, quelli del Peep 1 a cooperative e quelli del Peep 3 ad imprese, e soltanto in blocco. I singoli cittadini possono acquistare gli alloggi costruiti dalle cooperative o dalle imprese purché in possesso dei requisiti richiesti: non devono essere proprietari o usufruttuari di un'abitazione e il reddito del nucleo familiare per l'anno 2000 non deve superare i 100 milioni. Le domande vanno indirizzate al sindaco su appositi modelli forniti dal comune e presentate entro le 12 del 31 agosto.
C.S.
Un'estate con musica, cinema e teatro
CADONEGHE. Appuntamenti culturali per quanti in questo caldo agosto non sono impegnati nelle località di vacanza. "Estate...a Cadoneghe", villeggiando tra cinema, musica e teatro, per l'edizione 2001 propone quattro film e due spettacoli teatrali, frutto dell'impegno della pro loco in collaborazione con la biblioteca e la provincia. Oggi sarà proiettato il film "Galline in fuga", seguito venerdì 24 da "Chocolat". Martedì 28 l'appuntamento è con "Scoprendo Forrest". Giovedì 30 serata teatrale con lo spettacolo "Labirintomare" della compagnia Pantakin e Calicanto. L'ultimo appuntamento con il cinema è previsto per venerdì 31 con "Billy Elliot", mentre la rassegna si concluderà sabato 1 settembre con la rappresentazione de "Il prodigio", liberamente tratto da "Casa di bambola" di Ibsen, a cura della compagnia Abracalam.Spettacoli e film avranno inizio alle 21, nel patronato della chiesa di S. Andrea. In caso di maltempo, le rappresentazioni teatrali avranno luogo all'auditorium Ramin di via Rigotti, mentre le proiezioni dei film slitteranno al martedì o venerdì successivi.
C.S.
Bruciati vivi da un gruppo di magrebini
Un uomo e la sua convivente sono ricoverati all'ospedale con ustioni di terzo grado. L'aggressione è avvenuta in un casolare abbandonato tra Cadoneghe e Perarolo.
Sul duplice tentato omicidio notturno indagano i carabinieri. E' stata una vendetta per motivi di droga?
CADONEGHE. Trasformati in torce umane da un gruppetto di nordafricani. Guerrino Paolucci, 55 anni, e la convivente Valeria Doro, 31 anni, si trovano ricoverati in gravissime condizioni all'ospedale di Padova, con ustioni di terzo grado in gran parte del corpo. Sono vivi per miracolo, anche se i sanitari si sono riservati la prognosi. Il duplice tentato omicidio è avvenuto nella notte, all'interno di uno stabile abbandonato al confine tra Cadoneghe e Perarolo, in via Silvestri.
In quel lurido covo di clandestini la coppia è rimasta vittima di un brutale regolamento di conti, legato probabilmente allo spaccio di droga. Erano ormai le quattro di notte quando i due sono arrivati a chiedere aiuto, urlando di dolore, sotto l'abitazione di via Rigato 17 di Perarolo. Avevano percorso, trascinandosi a fatica, i cento metri che separano quella casa dall'edificio occupato dai magrebini. Si sono attaccati ai campanelli. "Ci hanno dato fuoco... Per carità, aiutateci...", ripeteva la donna. Era nuda, in condizioni pietose, il corpo e il viso anneriti e martoriati dal fuoco. Lui aveva addosso i pantaloni, ridotti a brandelli dalle fiamme, che gli avevano bruciato il resto del corpo. In qualche modo, togliendosi i vestiti e aiutandosi a vicenda, erano riusciti a salvarsi, ma erano sotto choc e stremati. Valeria è subito crollata a terra, con un filo di voce riusciva ancora a parlare. L'amico era impietrito dal terrore. "Non sapevamo cosa fare - racconta ancora sconvolta l'anziana signora che li ha soccorsi - Ho cercato di dare loro un po' d'acqua, in attesa dell'ambulanza. Non si capiva se fossero italiani o stranieri, né cosa fosse successo, finchè la donna è riuscita a dire che erano stati bruciati vivi. In effetti avevano ancora addosso un forte odore di benzina. Non c'è limite al degrado di questa zona. Ormai siamo costretti a vivere barricati in casa per la paura".
A Cadoneghe si sono precipitati a sirene spiegate anche i carabinieri del Radiomobile, ma l'edificio occupato dai clandestini era ormai vuoto. Gli aggressori erano scappati, ed ora sono ricercati per il duplice tentato omicidio. All'interno i militari hanno trovato soltanto un lurido giaciglio, oltre alle tracce lasciate dal fuoco. L'aggressione, infatti, è avvenuta all'interno, dove la coppia si era recata nel cuore della notte forse per concordare l'acquisto della droga. Entrambi sono conosciuti dagli investigatori per la loro vita da balordi, sempre ai limiti della legalità. Ufficialmente vivono a Legnaro, nella casa di un vecchio zio di Guerrino, ma spesso bazzicano anche in via Anelli. Lei è stata arrestata in passato per spaccio di droga, mentre lui per sfruttamento della prostituzione.
Erano arrivati a Cadoneghe con la loro vecchia Lancia, probabilmente c'è stato un violento litigio. Un magrebino ha estratto il coltello con il quale ha ferito all'addome la giovane donna, quindi i due sono stati inzuppati di benzina e trasformati in torce umane con un accendino. I carabinieri hanno ritrovato la piccola tanica vuota. Avvolti dalle fiamme, sono corsi all'esterno, dove si sono rapidamente spogliati per cercare di liberarsi dal fuoco. Ci sono riusciti, ma non hanno evitato le gravi ustioni, tanto da dover essere ricoverati in Rianimazione.
Paola Malagoli
Troppe erbacce. La Lega attacca il sindaco
CADONEGHE. La gestione dello sfalcio del verde preoccupa il consigliere leghista Bruno Zandarin. I 600 milioni che l'amministrazione spende in un biennio per la cura del verde pubblico sembrano mal spesi se si osservano strade e giardini. I cigli stradali brulicano di erbacce, spesso stranamente solo da un lato della via, mentre l'altro risulta pulito. Le aree verdi attrezzate con giochi per bambini hanno l'erba talmente alta da impedirne l'utilizzo. Il fatto, poi, che una delle due ditte cui il comune ha affidato il servizio, utilizzi del personale disabile, farebbe pensare che l'amministrazione comunale pensi a fare della beneficenza più che all'efficacia dell'incarico. Bisognerebbe incentivare il controllo sull'efficienza dell'operato delle ditte e incrementare le aree da ripulire. Immediata la replica dell'assessore Gastaldon e del sindaco Baldin. L'inadeguatezza dei mezzi e del personale utilizzato dalle ditte rispetto alla mole di lavoro da svolgere è cosa risaputa e al vaglio degli uffici comunali di competenza. Quanto, poi, all'utilizzo di personale disabile, questo è consentito per legge alla ditta.
C.S.
Grandine, alberi caduti e allagamenti: notte di maltempo
CADONEGHE. Pioggia, grandine e raffiche di vento di forte intensità, ieri sera, nell'hinterland di Padova. Immediate le conseguenze per i vigili del fuoco: la centrale operativa dei pompieri è stata bombardata di richieste d'intervento da parte dei cittadini.Dalle 22 in poi, fino a notte fonda, sono state in azione quattro squadre dei vigili del fuoco. Il violento acquazzone, che ha solo sfiorato la città, ha provocato la caduta di alcuni alberi. Alberi che hanno bloccato alcune strade, intralciando il traffico. I danni maggiori sono stati registrati a Cadoneghe, dove sono caduti alberi e piante in via Schiavon, in via Pontevigodarzere e in via Gramsci. In via Roma, invece, la pioggia a catinelle, ha allagato il sottopassaggio e i pompieri hanno dovuto intervenire con pompe per aspirare l'acqua.Alberi caduti anche sulle strade di Pontevigodarzere, a Mestrino e pure a Padova. Nella città del Santo è caduto qualche albero in via Zanon e in via Parpajola. I danni maggiori sono stati nella frazione di Torre.
La Lega:
"Impianti sportivi scadenti"
CADONEGHE. La Lega di Cadoneghe si interroga sulla qualità delle strutture sportive presenti sul territorio. Lo spunto viene preso dalla recente proposta dell'assessore Mirco Gastaldon per cui la gestione degli impianti sportivi comunali dovrebbe passare direttamente alle associazioni che ne fruiscono.
La Lega fa, però, notare come delle dodici strutture sportive presenti, solo una, il campo Pertini, risulta soddisfare le norme di sicurezza previste per legge. Tutte le altre risulterebbero irregolari. In particolare gli spogliatoi del campo Zanon, per i consiglieri leghisti, presenterebbero delle situazioni di rischio. Cavi elettrici nel locale docce, accanto alle caldaie per il riscaldamento, possono costituire pericolo per chi frequenta l'impianto sportivo. L'assessore Gastaldon replica che la situazione è già nota, ma in nessuna delle strutture sportive il mancato adeguamento agli standard di legge è tanto grave da minare la sicurezza degli utenti. E questo è un motivo in più, a suo parere, per passare ad una diretta gestione da parte dei privati. Ancora all'insegna dello sport è stata recentemente presentata dal consigliere della Lega Nord, Zakaria Najib, un'interrogazione sulla possibile realizzazione di una piscina a Cadoneghe. Riprendendo una interpellanza presentata nel febbraio dello scorso anno, Najib ha chiesto di individuare un'area in cui edificarvi l'impianto. Partendo dal presupposto che i costi di manutenzione sono alti, ha suggerito di cederla in concessione a privati, prevedendo inizialmente una piscina scoperta per il periodo estivo e sviluppando successivamente l'impianto in base alle richieste e alla redditività. Il costo per l'amministrazione, a suo avviso, sarebbe contenuto e comunque non superiore al progettato Palatenda di cui ancora la Lega non comprende la necessità. La replica giunge dall'assessore Sarti: "Cadoneghe ha un bacino di utenza di scarsa importanza, vista la vicinanza di altre piscine come quelle di Vigonza e del Plebiscito. Finora nessuna ditta si è mostrata interessata e ha avanzato un progetto".
Cristina Salvato
Lavori di consolidamento per il ponte sul Muson
La struttura che collega Cadoneghe a Padova deve essere resa più sicura
CADONEGHE. Il ponte sul Muson dei Sassi si rifà il look. Sullo storico ponte che collega Cadoneghe a Padova da stamattina sono iniziati i lavori di risistemazione del parapetto. In un paio di giorni le colonnine in muratura saranno sostituite da altre in metallo, fissate alla base del ponte con bulloni e resine. Nel frattempo, saranno sostituiti anche i guardrail esistenti. Il tutto per garantire la maggior sicurezza possibile per i numerosi veicoli che quotidianamente vi transitano. Il ponte da anni è al centro di polemiche per la sua inadeguatezza a sopportare l'enorme traffico di veicoli in entrambi i sensi di marcia, e per il quale si sono cercate soluzioni alternative, tuttora al vaglio tra i comuni di Padova e Cadoneghe.
Ma c'è anche chi non ritiene i lavori adeguati. Paolo Beghin, residente poco lontano, lamenta la decisione di sostituire le colonnine in muratura con quelle metalliche, meno belle dal punto di vista estetico e non rispettose della memoria storica della secolare struttura.
Effettivamente mancavano due colonnine da quando, tempo fa, un'auto vi finì contro abbattendole. "Evidentemente - afferma Beghin - si è adottata la soluzione più semplice di sostituirle tutte per risparmiare tempo. Ma sarà anche la soluzione più economica?".
Cri.S.
Scontro sull' area ex Breda
Consiglio litigioso a Cadoneghe, cittadini sbigottiti
CADONEGHE. Scene di "straordinaria" amministrazione l'altra sera alla seduta del consiglio comunale. Corposo l'ordine del giorno con ben dodici punti di discussione previsti, prima della pausa dettata dalle ferie estive. Ma perché disporre i temi più scottanti proprio alla fine? Sindaco e consiglieri si sono ritrovati a discutere della risistemazione della Breda alle due di notte. E il tema era uno di quelli roventi, in discussione da anni e terreno di scontro tra maggioranza e opposizione e tra maggioranza e se stessa. E non è stato l'unico punto su cui i membri della maggioranza si sono trovati in disaccordo tra loro. Sono stati impiegati 45 minuti per discutere un emendamento ad una variante di Prg, che alla fine non è stato nemmeno approvato, lasciando, di fatto, le cose come stavano. La discussione verteva poi su cavilli puramente ortografici e girando intorno alla questione tutti dicevano le stesse cose senza capirsi. L'opposizione ne ha subito approfittato per lanciare qualche stoccatina velenosa circa il fallimento del connubio delle due diverse forze politiche che compongono la maggioranza. Comunque unanime è stato il commento che proveniva dalle file dei cittadini giunti ad ascoltare la seduta di consiglio. Un generale senso di sbigottimento ed incredulità nel constatare l'incomunicabilità tra i membri del consiglio e l'enormità del tempo impiegato per discutere di un solo punto, e per giunta invano. Molte le ipotesi avanzate: il caldo opprimente nella grande sala di cemento, la fatica del primo giorno lavorativo della settimana, la stanchezza, il rilassamento che precede le agognate ferie. Nonostante le numerose decisioni prese, sta di fatto che il giudizio concorde che serpeggiava tra i cittadini è che gli amministratori non ci abbiano fatto una così bella figura.
Cristina Salvato