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RASSEGNA STAMPA –APRILE 2001

"IL MATTINO DI PADOVA"



24 aprile 2001" IL MATTINO DI PADOVA"

Istituto Boaga di Cadoneghe
Il preside Penada accusa, l'assessore Arcoraci si difende

CADONEGHE. E' polemica tra il preside del Boaga, professor Gino Penada, e l'assessore provinciale alla Pubblica istruzione Sebastiano Arcoraci. Oggetto ella contesa: la destinazione dei locali dell'istituto di Cadoneghe. Ecco il botta e risposta tra il preside e l'assessore. Questa è la lettera del preside Penada. Desidero manifestare la situazione di disagio e di "rabbia" che vive l'Istituto per geometri "Boaga". Alle affermazioni dell'assessore Arcoraci il quale sostiene che egli "..... opera sempre una aperta collaborazione con le autorità scolastiche..." fa riscontro una realtà completamente diversa in quanto non si considerano, anzi si snobbano, sia gli alunni che la presidenza. Infatti: a) il giorno 3 aprile scorso l'avvocato Antonio Zaccaria, saggio rappresentante legale del settore della Pubblica istruzione dell'amministrazione provinciale, ha effettuato un "blitz" al Boaga, assieme a dei qualificati rappresentanti dell'Ufficio scolastico provinciale e regionale, per ispezionare i locali che l'assessore alla Pubblica istruzione avrebbe deciso di cedere ai nuovi uffici scolastici regionali senza informare preventivamente la presidenza ma, anzi, meravigliandosi che ad accogliere il gruppo non fossero lì presenti il preside o il suo vicario. b) Il giorno 9 aprile scorso la Presidenza è stata avvisata, telefonicamente e con fax, dalla ditta che ha avuto l'incarico di risanare il tetto della palestra del Boaga che sarebbero iniziati i lavori e per "evidenti problematiche di sicurezza necessitava la chiusura dello stabile", giustamente. La presidenza ha avvisato dell'inagibilità l'amministrazione di Cadoneghe in quanto il locale viene utilizzato anche dai gruppi sportivi locali: apriti cielo! Subito si è scatenata la "bagarre", gli assessori provinciale e comunale si sono coalizzati per impedire l'uso della palestra dalle ore 8 alle 17 agli alunni ma non dalle 17 in poi ai gruppi sportivi ai quali doveva essere garantita piena libertà d'accesso ed uso del locale anche con atti di forza (per entrare è stato divelto il catenaccio interno della porta d'ingresso). Il preside si domanda: agli alunni chi ci pensa? Prevalgono i gruppi sportivi o le attività didattiche? Forse sospendere le attività didattiche è lecito purché non si tocchino i gruppi sportivi, questi ultimi pagano! L'assessore provinciale sollecitamente afferma in una lettera al preside "...la insussistenza di responsabilità in relazione all'andamento dei lavori,..." e "...per quanto concerne invece l'utilizzo della palestra ad uso scolastico si lascia alla sua determinazione ogni decisione...". La decisione di chiudere la palestra era ed è di competenza dei responsabili dell'Amministrazione provinciale di Padova, proprietaria dello stabile. Per eseguire i lavori non si poteva attendere la fine di maggio? Non parliamo poi delle uscite di sicurezza dell'aula magna le cui due porte hanno un'apertura utile di 63 centimetri, delle rotture dei pavimenti e delle finestre di alcune aule che le rendono inagibili. Prof. Gino Penada preside Its geometri Belzoni sezione Boaga Cadoneghe Ecco la replica dell'assessore Arcoraci. Il Boaga è un'importante risorsa ed è un preciso obiettivo della Provincia assicurare alla comunità locale la piena utilizzazione delle strutture e un'offerta di istruzione quanto più ricca possibile. In tale spirito si sono svolti incontri con il provveditore agli Studi, amministratori comunali e lo stesso preside Penada, per concordare le azioni più opportune per lo sviluppo del Boaga: la Provincia ha risposto positivamente, autorizzando l'avvio di nuovi indirizzi di studio, in particolare per i corsi di perito edile. Sull'edificio sono stati avviati, proprio da questa Amministrazione, importanti lavori di manutenzione che da ben cinque anni erano richiesti. Agli inevitabili conseguenti disagi si è cercato di far fronte con concretezza, favorendo le attività sportive in palestra; per gli alunni la scelta del preside è stata diversa, ritenendo di dover far svolgere in aula lezioni teoriche di educazione fisica. Quanto poi alla possibilità di collocare all'interno del Boaga attività di centri di formazione ed iniziative a sostegno delle scuole autonome (in relazione alla quale è stato svolto il sopralluogo su richiesta degli Organi di direzione scolastica regionale e provinciale), si tratta di un'ipotesi allo studio, di cui il preside è stato informato in occasione di incontri pubblici e tramite corrispondenza, e che non potrebbe che valorizzare l'istituzione scolastica ospitante: forse il preside Penada vi vuole rinunciare? Alla luce di quanto sopra ricordato, sia pure in modo sommario, l'azione della Provincia non appare certo invadente, ma attenta ed opportuna; anzi doverosa in base alle sue specifiche competenze.

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19 aprile 2001" IL MATTINO DI PADOVA"

Cadoneghe e Isola di Torre: arriva l'Arma
Dopo due anni di progetti, ora la prevenzione si fa concreta

CADONEGHE. E' meglio prevenire. Con questo intendimento, ieri mattina è stata ufficialmente presentata l'unità mobile - di fatto una stazioncina - che il Comando generale dei Carabinieri ha messo a disposizione della stazione di Vigodarzere, competente per territorio. "In attesa dell'edificazione della caserma - ha spiegato il maresciallo, Mario Sinigagliese, comandante della stazione di Vigodarzere - Cadoneghe è da oggi dotata di una struttura che ci permetterà di svolgere ancor più efficacemente l'attività di vigilanza e prevenzione in loco". In effetti, il piccolo camper è dotato di mezzi tecnologici molto innovativi tra i quali, sofisticati radio e computer, collegati alla centrale operativa ed un valido sistema di illuminazione per operatività notturne. Soddisfazione e compiacimento sono stati manifestati dal sindaco, Adriano Baldin. "Questa realtà è frutto di due anni di intensi incontri con i vertici locali e provinciali dell'Arma - ha dichiarato. Desidero ringraziare in particolare il ministro, Bianco, per l'interesse ed evidenziare l'impegno che la stazione di Vigodarzere - che conta oggi su quattordici militari oltre ai tre che saranno impiegati nel controllo del territorio di Cadoneghe ed Isola di Torre - profonde nello svolgimento dell'attività quotidiana, nell'interesse e per la tutela della cittadinanza".

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13 aprile 2001" IL MATTINO DI PADOVA"

Concorso di poesia per alunni

CADONEGHE. Un concorso di poesia per ragazzi, a cura del Comune in collaborazione con l'istituto comprensivo statale. Il premio letterario, intitolato "Poesia, anche come racconto di sé" è indirizzato agli alunni delle scuole elementari e medie. Ogni alunno può presentare al massimo due poesie che non siano lunghe più di trenta versi. Le opere devono essere presentate in tre copie, con in testa il titolo della composizione. Una sola di queste dovrà recare in calce la dicitura "Dichiaro che la presente opera è frutto della mia fantasia", oltre a riportare i dati anagrafici e il nome della scuola e della classe frequentata. Le poesie dovranno pervenire alla biblioteca entro il 30 aprile. I primi tre classificati per ognuno delle tre categorie (primo e secondo ciclo delle elementari e scuole medie) riceveranno buoni acquisto per materiali di cancelleria. La giura si riserva di segnalare le poesie più meritevoli.

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12 aprile 2001" IL MATTINO DI PADOVA"

In agitazione i dipendenti del Comune

CADONEGHE. Protestano i 75 dipendenti del Comune. A loro parere la valutazione espressa dai capisettore sulla loro prestazione per l'anno 2000 non ha rispettato i criteri previsti dal contratto integrativo firmato nel luglio dello scorso anno. Secondo tale contratto ogni dipendente dev'essere sottoposto ad una valutazione delle prestazioni lavorative e del raggiungimento degli obiettivi prefissati all'inizio dell'anno, verificando l'effettiva qualità del lavoro di ciascuno. Periodicamente andrebbero loro comunicati i risultati raggiunti e consigliati eventuali miglioramenti da attuare. I dipendenti comunali di Cadoneghe, invece, lamentano la mancata definizione nel Piano esecutivo generale degli obiettivi che ognuno doveva raggiungere, l'assenza di una verifica periodica dei risultati, la valutazione non oggettiva e l'attribuzione iniqua dei punteggi. Ne è emersa una graduatoria ingiusta, che non ha tenuto conto dell'anzianità di servizio, in cui non vi è stata una valorizzazione professionale delle risorse umane e che presentava veri e propri casi di discriminazione nei confronti, ad esempio, di donne che hanno chiesto il tempo parziale perché madri di figli piccoli. L'importanza che i dipendenti comunali attribuiscono alla graduatoria dipende dal fatto che su di essa si basano l'attribuzione dei compensi incentivanti e la progressione nella carriera. Stanco Melisi, vigile urbano e rappresentante sindacale delle Rsu, dichiara le intenzioni dei dipendenti insoddisfatti. Oltre ai ricorsi dei singoli lavoratori al Nucleo di Valutazione Comunale, sarà proposta una nuova assemblea. Si è pensato anche ad un'eventuale azione più decisa, come uno sciopero. I capisettore, da parte loro, pur esprimendo solidarietà ai colleghi, hanno dichiarato di non condividere le affermazioni dei dipendenti, in quanto il metodo di valutazione adottato era stato concordato con le organizzazioni sindacali e la sua applicazione ha dato, a loro avviso, risultati corretti.

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10 aprile 2001" IL MATTINO DI PADOVA"

Pizzaiolo nel mirino dei ladri "Mi hanno derubato di tutto"

CADONEGHE. "Ormai non ho più niente di valore in negozio. Vorrei che i ladri lo sapessero". Questo l'esasperato appello di Loris Pierobon, titolare di una pizzeria per asporto in via Noventa a Cadoneghe, bersaglio privilegiato dei soliti ignoti. La settimana scorsa i ladri hanno tentato per l'ennesima volta di rubare nel suo negozio. Ma, forse disturbati da qualcuno, hanno desistito. "Questa è la quinta volta in cinque anni che subisco un furto", continua il pizzaiolo sconsolato. "Ho aperto la mia attività una decina di anni fa, e all'inizio non ho avuto problemi. Da cinque anni a questa parte, però, continuo a subire di tutto". E il commerciante ricorda come, tempo addietro, qualcuno arrivò a sparare contro la vetrina del negozio. L'anno scorso i ladri hanno messo a segno il colpo più grosso. Intrufolatisi la notte, hanno svuotato il locale, portando via il forno a microonde, il registratore di cassa, il telefono, e tutta la merce alimentare presente nel magazzino. "Si sono persino rubati i fondi dei prosciutti". Ormai il Loris Pierobon in negozio non tiene più nulla; si porta addirittura a casa ogni sera il televisore che serve ad intrattenere i clienti mentre aspettano che lui prepari le pizze. "Quello che vorrei far sapere a tutti, ma soprattutto ai ladri, è che non ho più nulla da farmi rubare - ribadisce sconsolato Pietrobon - Se continuano così, loro non ci ricavano niente, ma a me provocano solo dei gravi danni economici. Non vorrei vedermi costretto per questo a chiudere la pizzeria".
Cristina Salvato

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7 aprile 2001" IL MATTINO DI PADOVA"

Assegnato "Oscar" al Centro per la famiglia
Cadoneghe premiata nella rassegna "Dire e fare nel Nord Est"

CADONEGHE. Il Comune si è meritato l'oscar dell'innovazione. Nel corso della rassegna "Dire e fare nel Nord Est", svoltasi a Venezia dal 28 al 30 marzo scorsi, sono stati presentati i progetti più innovativi attuati nei Comuni del Veneto, Trentino e Friuli. Ai più meritevoli e originali è stato assegnato un riconoscimento, un "Oscar dell'innovazione", appunto. E anche l'amministrazione comunale di Cadoneghe ha avuto il suo. Tra i duecento comuni che si sono iscritti alla manifestazione, Cadoneghe è stata premiata per il progetto "Centro per la famiglia", seguito dall'assessorato agli interventi sociali ed educativi. Nella scheda progetto presentata alla rassegna, il Centro per la famiglia viene descritto come uno dei servizi socio-educativi che il Comune offre ai bambini e alle famiglie, sulla base delle direttive previste dalla legge 285/97. Il Centro è costituito da diversi servizi, che intendono offrire a bambini e adulti occasioni di crescita personale e di socializzazione: la ludoteca, attiva dal 1995 e che si rivolge a bambini dai 3 ai 14 anni; il Nido Blu, inaugurato lo scorso anno, per bambini da 0 a 3 anni, accompagnati da un adulto come un genitore, un nonno, una baby sitter. Entrambi questi servizi valorizzano la dimensione del gioco con un attivo coinvolgimento degli adulti. Esistono anche uno Spazio gestanti, con corsi di ginnastica pre-parto, gestiti dal consultorio familiare e cui si affiancherà un servizio di consulenza pediatrica; lo Spazio Genitori, per approfondire problematiche e temi legati all'educazione dei figli; lo Spazio Donna, con spazi specifici di sostegno alla maternità e della condizione femminile. L'assessore Alessandra Baldan, che ha seguito da vicino il progetto, è orgogliosa del riconoscimento, tanto più che strutture come queste sono di solito realizzate in grandi città, come ad esempio Vienna. Difficile trovarle in realtà piccole come Cadoneghe. (cri.s.)

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4 aprile 2001"IL MATTINO DI PADOVA"

IN CONSIGLIO COMUNALE
Approvato infine il bilancio "provata" la maggioranza

CADONEGHE. Dopo che la discussione è slittata per ben tre volte, il consiglio ha finalmente approvato, venerdì scorso, il bilancio annuale. Molte le perplessità in merito ai progetti proposti e alle cifre da spendere, non solo da parte dell'opposizione, ma anche della stessa maggioranza. 12 i voti a favore (Ds e gruppo misto), 7 i contrari (l'intera opposizione e il socialista Agosti, che in realtà è un membro della maggioranza). Astenuto Poggi, di Rifondazione Comunista, anche quest'ultimo membro della compagine amministrativa. I dubbi più ricorrenti riguardavano il progetto del Palatenda, approvato la stessa sera. Nella sua dichiarazione di voto Poggi ha, infatti, ribadito il suo non convincimento nell'opera fermo restando l'appoggio a tutte le altre iniziative previste. Totalmente contrario Agosti, a nome non solo personale ma di tutto il partito socialista. Il gruppo Cadoneghe Rinnovamento teme un eccessivo indebitamento attraverso i mutui che il Comune andrà ad accendere, rassicurato però dal revisore dei conti che spiega come i mutui previsti e finora contratti siano coperti. Il consigliere Zandarin lamenta, come in precedenza, la poca chiarezza e l'esiguità del tempo messo a disposizione per presentare osservazioni ed emendamenti. Trattandosi di soli tre giorni anziché dei quindici previsti, annuncia che farà valutare se questo non costituisca una procedura irregolare.
Cri.S

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4 aprile 2001"IL MATTINO DI PADOVA"

Sì alla costruzione del Palatenda
Ma sulla struttura è quasi rissa tra i politici di Cadoneghe

CADONEGHE. Buona parte delle quattro ore resesi necessarie per la discussione dell'ultimo consiglio comunale di Cadoneghe è stata impiegata per discutere il progetto del Palatenda. Vero casus belli delle recenti frizioni all'interno della maggioranza e causa dell'ultimo rinvio del consiglio comunale e della mancata approvazione del bilancio. Alla fine il progetto è stato approvato, ma con chiare divergenze tra le file della stessa maggioranza. L'assessore Sarti ha esposto il progetto preliminare. Il Palatenda è destinato ad accogliere eventi sportivi e culturali. Una struttura leggera e flessibile di alluminio, con pareti formate da pannelli di materiale sintetico. Una gradinata in muratura ospiterà 350 spettatori. Il sito più adeguato su cui sorgerà è stato individuato nell'area che si trova alle spalle dello stadio M. L. King. Nell'attuale Prg l'area è destinata alla costruzione di edifici Peep, per cui si è resa necessaria una variante per destinarla ad area per servizi sportivi. Questo ha ridotto il volume dell'area residenziale Peep, quella del verde e il numero dei parcheggi, che saranno compensati da quelli previsti all'interno dell'opera. Una strada larga nove metri permetterà l'accesso al Palatenda, unendo via Conche a via Codotto e Maronese. Numerose le opposizioni e perplessità mosse al progetto. Il consigliere Zandarin si dichiara favorevole all'idea della struttura, ma contrario alla fretta con cui è stato presentato il progetto. I pannelli che costituiscono le pareti sono di poliuretano, materiale sintetico deteriorabile, infiammabile e, in caso di incendio, pericoloso perché sprigiona gas nocivi. Mancano gli spogliatoi, per cui gli atleti saranno costretti a utilizzare quelli dello stadio, distanti cinquanta metri, e l'impianto di climatizzazione prevede solo il riscaldamento invernale, ma non l'aria condizionata estiva. Lamenta, inoltre, la fretta con cui si è chiesto di votare la variante al Prg, che va a ridurre il verde pubblico. E proprio la riduzione del verde e dei parcheggi è stato il motivo comune a tutte le altre osservazioni presentate dall'opposizione. Poggi (Rc) esprime un giudizio positivo sulla scelta del luogo su cui sorgerà il Palatenda, però non ritiene sia un progetto funzionale. I costi già troppo alti, sicuramente lieviteranno ancora. Non essendo, poi, stati definiti i criteri di gestione, si domanda su chi verranno scaricati i costi ulteriormente aumentati. Invita anche a riflettere sul fatto che la relazione tecnica prevede una pavimentazione adatta solo ad attività sportive e ad essere calpestata da scarpe da ginnastica. Il previsto utilizzo, allora, per attività culturali non è possibile perché prevede la massiccia presenza di persone con calzature non adatte. Lo stesso problema che ora si pone con la palestra Olof Palme, che il Palatenda, nelle intenzioni di chi l'ha voluto, doveva risolvere. Il socialista Agosti, d'accordo con tutte le osservazioni, aggiunge il suggerimento di valutare l'impatto che i lavori di costruzione del Palatenda avranno sulla condotta fognaria e sul gasdotto che passano lì accanto. L'assessore Sarti rassicura che, trattandosi di un progetto ancora preliminare, mancano i pareri degli enti preposti ed inoltre nel bilancio del 2002 è già previsto lo stanziamento dei fondi per la costruzione degli spogliatoi. La votazione dell'approvazione del progetto e della variante al Prg ha riservato delle sorprese. 10 i favorevoli, 8 i contrari (i sei membri dell'opposizione presenti, più Poggi ed Agosti) e due astenuti, i consiglieri dei Ds Guzzon e Scanferla, che hanno poi votato favorevolmente l'immediata esecutività del progetto.
Cristina Salvato

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