Incontro sul Giorno della memoria
Domani, alle 11.30, in sala consiliare, nell’ambito delle manifestazioni per il Giorno della Memoria, gli studenti di terza della scuola Don Milani incontreranno l’ex sindaco Albino Bellon, internato in un campo di concentramento per prigionieri militari, e don Alberto Celeghin, rettore del tempio dell’Internato Ignoto a Terranegra.
Tutti gli uffici comunali in un clic
Una campagna pubblicitaria in grande stile annuncia la messa in funzione del nuovo servizio al cittadino nel comune di Cadoneghe. E’ pronto, infatti, da pochi giorni il portale internet del Comune, moderno, innovativo. Lo slogan principale della campagna pubblicitaria di questo nuovo servizio è «Comunicare non è mai stato così facile», come i manifesti posti lungo le strade stanno pubblicizzando. Il portale è l’ultimo tassello di un progetto di cambiamento delle modalità di erogare i servizi al cittadino, messo in atto negli ultimi anni dall’amministrazione di Cadoneghe. «Una sfida che ho raccolto dopo lunga meditazione - commenta il direttore generale Stella Bagliolid - ma consapevole di apportare miglioramenti significativi nei servizi ai cittadini». Risistemata tutta la macchina amministrativa, con una rete Intranet che collega tutti gli uffici e il 75% dei dipendenti in possesso della patente europea di informatica, si è arrivati all’apertura dello sportello multifunzione. Non è più il cittadino a spostarsi e peregrinare da un ufficio all’altro, ma il dipendente si reca allo sportello per fornire le informazioni richieste. L’ampio open space al pian terreno del municipio, è reso confortevole dall’installazione dal distributore dei numeri per prenotarsi allo sportello e dalla sala d’aspetto.
«Servizi più ampi»
Sulla questione della riqualificazione urbanistica dell’ex area Breda entra in campo il gruppo consigliare misto «Il Ponte», che evidenzia come fra la delibera portata in consiglio il 20 ottobre dello scorso anno (rinviata) e quella successiva del 25 novembre siano state introdotte sostanziali differenze migliorative per la collettività. Numerosi i punti portati all’attenzione dal gruppo «Il Ponte»: ad esempio i posti auto privati aumentano da 156 a 192, con l’evidente conseguenza che il parcheggio pubblico potrà meglio essere utilizzato anche da altri cittadini oltre ai residenti.
Stasera assemblea sui rifiuti
«Il nuovo sistema di raccolta dei rifiuti» è il tema al centro dell’assemblea pubblica che l’amministrazione comunale ha indetto stasera alle 21 nella sala consiliare del municipio. Dopo gli incontri con i cittadini in dicembre, gli amministratori vogliono ora illustrare l’esito della recente gara istituita per individuare un nuovo sistema di raccolta dei rifiuti, dopo la scadenza del contratto con Aps. Cadoneghe, quindi, sarà costretta a cambiare il sistema di raccolta e questo inciderà, senza dubbio, sulle abitudini dei suoi abitanti, oltre che sul loro portafoglio.
Un aiuto per la Nigeria
«Non darmi un pesce, insegnami a pescare» è il titolo di una mostra fotografica organizzata in collaborazione dalla parrocchia di Cadoneghe e dal Comune, in programma dal 31 gennaio all’8 febbraio nella sala «Calvino» della Biblioteca civica. La mostra, a cura di Sandro Bassi e Fabio Liverani, sostiene il progetto omonimo in corso a Ikot Ekpene in Nigeria, per creare un modello di aiuto umanitario non basato sulla somministrazione passiva di cibo ma sulla sua produzione autonoma.
Protezione civile aiuti all’Iran per il terremoto
Anche la Protezione civile di Cadoneghe ha dato il suo contributo per il terremoto che ha colpito l’Iran. Il locale gruppo di protezione civile ha raccolto 159 tra coperte e trapunte, 14 sacchi-letto, quattro scatoloni di medicinali (confezioni, garze e bende) e cinque tende. Il tutto è stato confezionato in 58 pacchi, trasferiti al magazzino provinciale. «Ringraziamo la popolazione di Cadoneghe per come ha risposto al nostro appello - sottolinea Carlo Vit, coordinatore del gruppo di volontari della protezione civile di Cadoneghe - e i parroci delle locali parrocchie che ci hanno permesso, dati anche i tempi ristretti nei quali abbiamo operato, di divulgare gli appelli alla popolazione».
La 5ª edizione del concorso fotografico
E’ giunto alla sua quinta edizione l’apprezzato concorso fotografico nazionale organizzato dall’Amministrazione di Cadoneghe e dal locale Fotoclub L’Immagine. Le foto, in bianco e nero o a colori, saranno a tema libero, ma un premio speciale sarà consegnato dall’Amministrazione comunale a chi tratterà il tema «L’acqua: indispensabile, implacabile». Il termine per la presentazione delle opere è fissato per il giorno 14 febbraio. Le foto in concorso saranno poi esposte all’interno di una mostra in programma dal 14 al 28 marzo nella Biblioteca. Informazioni sulle modalità di adesione al concorso e di invio del materiale si possono ottenere sempre presso la Biblioteca comunale.
Drogato e violento picchiava la madre. Condannato a 10 mesi
Non ne poteva più di quel figlio violento che tante volte l’aveva minacciata. Poi un nuovo e casuale incontro quando era tornata nella sua abitazione, a Cadoneghe in via Venezia, per riprendersi alcuni effetti personali. E sono state botte. Così Fernanda Cerenini, 66 anni, non ce l’ha più fatta a sopportare ed ha denunciato Samuele Brogio, 34 anni. Suo figlio, appunto. E Samuele, che per quell’aggressione alla madre lo scorso 5 ottobre era stato arrestato, l’altro giorno è finito sul banco degli imputati davanti al giudice monocratico con l’accusa di maltrattamenti in famiglia. Un’accusa che gli è costata la condanna a 10 mesi di reclusione. Operaio in un’azienda che lo aveva anche denunciato per appropriazione indebita, da almeno quindici anni Brogio risulta tossicodipendente: una schiavitù, quella della droga, che lo ha portato a comportamenti estremamente violenti in famiglia. Con un unico obiettivo: procurarsi danaro. Nella denuncia la madre stessa ha spiegato che il figlio da una decina d’anni la minacciava di morte promettendo di ucciderla nel sonno. Non solo. Preso da un’ira furibonda, l’uomo non esitava a spaccare porte e infissi, vendendo anche gli elettrodomestici della casa di famiglia per avere disponibilità di soldi. Nel giugno dell’anno scorso la donna era stata di fatto costretta a lasciare l’abitazione, trasferendosi da una figlia a Battaglia Terme. Qualche mese più tardi, in agosto, era tornata a Cadoneghe solo per recuperare una cartella clinica che le serviva. Il figlio era a casa. Non appena aveva visto la madre, si era avvicinato strattonandola e sbattendola contro una ringhiera. Fernanda Cerenini era stata costretta a farsi medicare al pronto soccorso.
Ex Grosoli, crocevia di spaccio
Durante un normale pattugliamento notturno, ieri notte, intorno alle tre, i carabinieri di Vigodarzere hanno notato un’auto posteggiata nei pressi della Grosoli a Cadoneghe. Un’ora decisamente insolita per una sosta di lecita natura. All’interno dell’abitacolo, infatti, un trentatreenne di Mogliano Veneto è stato trovato in possesso di una dose di eroina. La droga era stata acquistata per uso personale. Sequestrata la dose, il nominativo dell’uomo è stato segnalato agli Uffici Territoriali del Governo come detentore e fruitore di sostanze stupefacenti. Di per sé l’episodio è marginale, ma mette in risalto una realtà che sembra ormai consolidata: la Grosoli, con i suoi edifici abbandonati e le sue frequentazioni clandestine, sembra essere diventata un punto nevralgico del traffico di stupefacenti nell’ambito padovano e, a quanto pare, anche regionale, visto che appunto l’uomo individuato l’altra notte proveniva da fuori provincia.
Don Angelo trasferito a Padova. Un week end dedicato ai saluti
Nella calza della Befana dei parrocchiani di Cadoneghe c’era proprio un’amara sorpresa. Con stupore generale, infatti, il parroco don Angelo Lessio ha annunciato che se ne andrà. Sarà destinato all’ospedale Sant’Antonio per almeno due anni. La curia nominerà un sostituto, mentre il nuovo parroco non arriverà prima dell’autunno. «Ho chiesto al Vescovo di poter passare le feste nella mia parrocchia - commenta don Angelo - per cui me ne andrò a fine di gennaio. La notizia ai parrocchiani è stata improvvisa, ma il Vescovo mi aveva già comunicato la sua intenzione. Capisco che ogni partenza crei difficoltà e meraviglia, ma io parto con serenità. E’ un incarico nuovo, ma vado con fiducia». Don Angelo andrà a gestire la pastorale all’interno dell’ospedale Sant’Antonio. I carmeliani che finora hanno retto il servizio non sono più in grado di poterlo svolgere, per questo la curia ha pensato di inviare uno dei suoi sacerdoti e la scelta è ricaduta su don Angelo. Al quale nello scorso dicembre, in occasione dei festeggiamenti per il patrono, era stata conferita la croce di Sant’Andrea per i dieci anni di servizio a Cadoneghe. Quindi don Angelo non avrà la soddisfazione di esserci quando l’organo tornerà nella sua sede dopo il restauro. «Comunque non lascio lavori incompiuti. I collaboratori della parrocchia hanno già i lavori avviati e molti già conclusi, per cui la mia partenza sarà meno traumatica» conclude il parroco, anche se il consiglio pastorale esprime non poche preoccupazioni. Intanto per ringraziare don Angelo Lessio l’amministrazione comunale ha organizzato un concerto per sabato prossimo, alle 21, nella chiesa di S.Andrea, cui parteciperà il Coro del Teatro Verdi, mentre i parrocchiani saluteranno il loro parroco domenica, alle 11, durante una messa solenne, animata dalla corale Costanza Paperini.
Breve riunione pubblica a Cadoneghe
La nuova raccolta dei rifiuti CADONEGHE. «Il nuovo sistema di raccolta dei rifiuti» sarà il tema trattato nella riunione pubblica che l’amministrazione comunale ha indetto per oggi, alle 21, nella sala consiliare. Dopo gli incontri avuti con i cittadini nello scorso mese di dicembre, gli amministratori vogliono ora illustrare l’esito della recente gara istituita per individuare un nuovo sistema di raccolta dei rifiuti.
Ancora camion sul ponte Muson dei Sassi
Cadoneghe, ancora camion sul ponte Muson dei Sassi Scrivo perché sono passati oramai troppi anni dalla morte del mio amico Andrea, schiacciato da un camion, uno di quelli che passano ancora oggi, sullo stretto ponte sul Muson dei Sassi a Cadoneghe, senza che nulla sia stato fatto (anzi, la rotonda è un pericoloso passo indietro), per rendere più sicuro il transito sia a pedoni che a ciclisti e motociclisti. Come tutti i giorni, gimcane in moto in via Marconi per recarmi al lavoro perché le auto erano tutte in coda sul lato sinistro della carreggiata: troppo pericoloso sorpassare a destra con le auto che entravano all’istituto Boaga. Proseguo: arrivo alla nuova rotonda sperimentale di piazzale Castagnara. Rotonda che ha indiscutibilmente rallentato il traffico da Padova in direzione Camposampiero, miscelando i due traffici da e per Padova anziché separarli come avveniva in passato. Spero che al più presto qualcuno si prenda la responsabilità di far tornare tutto com’era prima. Le rotonde non servono a niente in situazioni come quella di Piazzale Castagnara. Difficile uscire in moto da quella rotonda chiusa dai delimitatori in plastica; devi chiedere a qualcuno se ti lascia uscire ritardando l’immissione in rotonda, e finalmente raggiungere... l’argine.
Cinema rinviato
Rimandato a data da destinarsi il film in programma per stasera «Piovono Mucche» di Luca Vendruscolo. Restano invece invariate le date dei successivi appuntamenti cinematografici della rassegna Autunnevolmente a Cadoneghe. Giovedì 22 sarà proiettata la pellicola “Tommy” di Ken Russel con inizio alle 21 in biblioteca. L’appuntamento, invece, con il cinema per ragazzi è previsto per domenica 18 con “Peter Pan. Ritorno all’Isola che non c’è”, sempre in biblioteca, alle 17.
«Meglio i carabinieri da noi che a Vigodarzere»
«Parlare di demagogia o strumentalizzazione del problema della sicurezza, se si pensa seriamente alla sua soluzione, mi sembra fuori luogo» risponde il sindaco di Cadoneghe Adriano Baldin alle dichiarazioni rilasciate dal vicesindaco di Vigodarzere, Enrico Pavanetto, che proponeva di ingrandire l’attuale caserma presente nel suo territorio anziché predisporne un’altra a Cadoneghe. «Forse Pavanetto non conosce alcuni dei passaggi importanti che ci hanno portato ad ottenere i finanziamenti regionali per la realizzazione della caserma dei carabinieri nel nostro territorio. - continua Baldin - L’idea della caserma non è improvvisa, ma è il frutto di un lavoro di almeno cinque anni di contatti stretti con i carabinieri del comando regionale e provinciale che, dopo una precisa valutazione, hanno steso una relazione in base alla quale il Ministero degli Interni ha disposto che Cadoneghe rientrasse nell’elenco dei Comuni in cui era necessaria una nuova struttura. Non è quindi un regalo da parte di nessuno. Inoltre non si può attingere ai finanziamenti stanziati dalla giunta regionale se non si è già inseriti all’interno dell’elenco stilato dal Ministero. Certamente, quindi, non ci siamo inventati una caserma per andare a chiedere soldi in Regione. Li abbiamo ottenuti perché avevamo presentato un progetto preliminare. Se si pensa poi che il progetto è stato approvato prima del bilancio, per poterlo inserire all’interno delle opere pubbliche del 2004, mi pare chiaro che non sia un’azione propagandistica, ma una chiara volontà di questa amministrazione. La caserma di Vigodarzere è stata inaugurata nel 1922 quando il territorio e la popolazione dei due Comuni era diversa. In ottant’anni i due Comuni si sono sviluppati in modi differenti e la realtà si è rovesciata. La maggior parte degli interventi effettuati dalla stazione di Vigodarzere rientra nel territorio di Cadoneghe. Pensando ad una nuova caserma si pensa al futuro. A Cadoneghe stanno, infatti, sorgendo quartieri nuovi attorno alla ex scuola di Bragni individuata come sito per la caserma, che si troverà quindi inserita all’interno di un ampio tessuto urbano».
Nigeriano indagato per ricettazione
Il banale ritrovamento di una carta di identità smarrita ha dato vita ad un piccolo giallo. Durante un pattugliamento a Cadoneghe nello scorso mese di novembre, i carabinieri della stazione di Vigodarzere avevano ritrovato lungo via Gramsci un portadocumenti di plastica contenente la carta di identità intestata ad un nigeriano residente nel Comune. Gli accertamenti fatti per restituire il documento hanno però svelato un retroscena inaspettato. L’operaio trentaquattrenne risultava risiedere a Cadoneghe, ma all’indirizzo indicato non lo conosceva nessuno. Il documento, inoltre, risultava contraffatto con timbri comunali falsi e proveniente da una partita di carte in bianco rubate nella provincia di Cosenza. Il nigeriano risulta pertanto indagato per ricettazione.
Faville del malaugurio, ma grande folla
Befana non molto benefica quest’anno. La “piroea” allestita a Bagnoli, alta ben 19 metri e mezzo, non ha bruciato come doveva. Le faville sono volate verso oriente anziché verso occidente, segno di un raccolto non molto abbondante. Larga invece, come sempre, la partecipazione del pubblico: migliaia le persone che hanno assistito al presepe vivente che rappresentava la nascita del bambinello, ricercato dai guerrieri di re Erode.
Sfregiata di notte l’auto di un consigliere Sdi. Banale atto vandalico o ritorsione politica?
«Gli anonimi imbecilli cialtroni hanno colpito ancora» titola un volantino pubblicato dallo Sdi. Che se la prende contro chi la vigilia di Natale ha strisciato l’auto al suo consigliere. «Così come ironicamente, nel marzo del 2001, ci hanno spedito dei complimenti per avere come compagno di cordata il Partito della Rifondazione Comunista, - continua il comunicato - il 23 dicembre notte ci hanno lanciato un avvertimento danneggiando l’auto del nostro consigliere comunale Leonardo Agosti». L’auto parcheggiata accanto al municipio la sera del consiglio comunale in cui si approvava il bilancio è stata rigata nella parte destra, con due graffi longitudinali per tutta la lunghezza e quattro verticali. «Se è naturale che tra formazioni politiche di diversa natura e origine ci siano delle controversie, - continua lo Sdi - sarebbe democratico e rispettoso nei confronti dei cittadini che queste divergenze venissero controbattute in sede istituzionale. Se credono di intimidirci o farci desistere dalla nostra azione politica nei confronti della gente e del territorio di Cadoneghe, hanno sbagliato Partito». Lo Sdi, quindi, non ha dubbio che la matrice dell’atto sia politica, ma è anche da dire che la zona in cui il consigliere Agosti ha parcheggiato l’auto è da sempre una rinomata riserva di «caccia» da parte di vandali locali, tanto che questa amministrazione ha previsto la prossima installazione di diverse telecamere per tentare di scoraggiarne le attività.
Il problema sicurezza
«La sicurezza si fa con gli uomini sul territorio, non con i mattoni»: Enrico Pavanetto, vicesindaco e assessore alla Sicurezza, ritorna a bomba sulla futura costruzione della caserma dei carabinieri a Cadoneghe, finanziata dalla Giunta Regionale. Pavanetto ritorna sull’argomento annunciando l’imminente apertura dei cantieri per la manutenzione straordinaria della caserma di via Manzoni, approvata su sua proposta dalla Giunta comunale lo scorso 30 dicembre, per la quale sono stati stanziati complessivi 62 mila euro. Nel primo stralcio dei lavori saranno realizzati una bussola all’ingresso, porte tagliafuoco, cellule foto-elettriche, tinteggiature interne, sistemazione dell’impianto di riscaldamento e dei servizi igienico-sanitari. Nel secondo stralcio, invece, previsto entro la fine dell’anno, saranno messi a norma tutti gli impianti, ammodernati i dispositivi di sicurezza con l’installazione di un impianto di videosorveglianza, e tinteggiate le facciate esterne. Il tutto, dice Pavanetto, anche al fine «di dare ulteriore voce alla richiesta del tavolo di servizi con la Regione, la Prefettura, l’Arma e le due Amministrazioni», per discutere l’eventuale possibilità di trasferire a Vigodarzere il contributo regionale ed implementare l’attuale moderna stazione dei carabinieri. «Se l’amministrazione comunale di Cadoneghe non vuole scadere nella solita demagogia, è bene che consideri questa opportunità. - afferma Pavanetto - Evidentemente sul settore della pubblica sicurezza il Comune, amministrato dal centro-sinistra, è in netta difficoltà e credo voglia in modo del tutto strumentale ricevere importanti contributi prima di andare al voto. Se invece pensasse effettivamente alla sicurezza dei cittadini dovrebbe valutare la soluzione migliore, che è quella di implementare la caserma già esistente. Soltanto così si arriverebbe a due enormi risultati: più risorse umane sia a Vigodarzere che a Cadoneghe, e meno fondi stanziati per nulla. Ad una manciata di chilometri tra un Comune e l’altro, sarebbe insensato suddividere l’organico dei carabinieri, che in totale conterebbe sedici unità, e raddoppiare tutte le spese di gestione».
Falò e presepe vivente calzette per i bambini
Doppio appuntamento con i festeggiamenti dedicati alla “vecia”: domani, alle 21, di fronte a Villa Augusta, presso l’acquedotto di Bagnoli, il tradizionale appuntamento con il beneaugurante falò “Brusemo ea striga” organizzato dal Gruppo Agricoltori di Bagnoli. La manifestazione, che lo scorso anno ha festeggiato il ventesimo anniversario, ritorna come sempre con il suo presepe vivente e i guerrieri di re Erode interpretati dai soci del River Club di Megliadino San Fidenzio. Presenti anche i cori Costanza Paperini di Cadoneghe e il coros San Marco di Ponte di Brenta. L’appuntamento si concluderà alle 22 con l’accensione della catasta di legna alta diciotto metri. Un appuntamento che attira un pubblico sempre più vasto, con una media di quattromila spettatori ad ogni edizione. Presenti anche gli stand gastronomici e la distribuzione delle calzette ai bambini. L’incasso della serata sarà devoluto alla Fondazione Città della Speranza di Padova. Martedì, invece, arriva la befana alla palestra Olof Palme. Alle 14.45, l’associazione I Fantaghirò presenterà lo spettacolo teatrale per bambini «Le avventure di Orso Bruno» e, alle 16, arriverà la Befana a volo di scopa, pronta a distribuire calzette per tutti.
Interrogazione sull’inquinamento
Il consigliere regionale socialista Elso Resler ha presentato un’interrogazione per sapere come la giunta regionale intenda risolvere i problemi di inquinamento acustico e atmosferico che affliggono il centro storico di Cadoneghe. «Da tre anni - rileva il consigliere - gli abitanti, preoccupati per i problemi derivati dall’aumento considerevole del traffico sulla strada statale del Santo, hanno fatto presente al sindaco l’insufficienza delle barriere antirumore già installate e hanno sollecitato l’amministrazione comunale a farsi promotrice di un’iniziativa presso l’Anas per ottenere barriere aggiuntive».
Cristina Salvato
30 gennaio 2004 "IL MATTINO DI PADOVA"
Password inviata a ciascun cittadino per dati privati
Ora con l’apertura del sito internet all’indirizzo www.cadoneghenet.it è possibile effettuare da casa richieste di documenti, prenotazioni di libri, autocertificazioni e ottenere molte delle informazioni sugli iter burocratici, evitando di recarsi direttamente agli sportelli. Un portale internet inteso come ufficio telematico. «Sempre più cittadini chiedono di rapportarsi con l’amministrazione pubblica in maniera più disponibile e trasparente. - commenta in una nota il sindaco Adriano Baldin - Cadoneghe per questo ha iniziato nel 2001 con l’Ufficio Relazioni con il Pubblico. E’ dallo sviluppo di questo servizio che è nato lo Sportello del Cittadino. Fino ad arrivare al portale internet».
Di facile accesso, semplice e veloce, è diviso in tre grandi categorie in modo cromatico: l’area arancione raccoglie le informazioni di carattere istituzionale e le informazioni sugli uffici, la sezione verde rimanda alle notizie che il Comune diffonde sulle sue attività e comprende il servizio «Oggi a Cadoneghe», un calendario che raccoglie tutti gli appuntamenti relativi a manifestazioni, eventi e celebrazioni. La parte grigia, infine, raccoglie i servizi interattivi, per la consultazione del catalogo della biblioteca o il controllo della propria posizione contributiva. «Questo ultimo servizio è gestito attraverso l’utilizzo della password che è stata assegnata a ciascun cittadino».
30 gennaio 2004 "IL MATTINO DI PADOVA"
Il Ponte difende la riqualificazione
E ancora: le opere da realizzare a scomputo degli oneri saranno verificate, relativamente alla congruità dei costi, non solo con opere già realizzate nel Comune (che potrebbero non essere raffrontabili), ma anche con opere analoghe presenti in altri Comuni; inoltre nelle aree a parcheggio si dovrà tenere conto delle caratteristiche ambientali, eseguendo le opere con materiali drenanti e che non pesino su problematiche già esistenti (si veda ad esempio il già compromesso equilibrio idraulico del territorio Comunale), ma le attenuino. Quindi - prosegue Il Ponte - l’amministrazione ha voluto introdurre: a) il principio di un maggior numero di posti auto, di pertinenza ad ogni nuovo alloggio, rispetto a quanto fino ad ora previsto (ossia sostituire l’attuale rapporto 1/1, 1 posto auto per ogni unità abitativa con un rapporto 1/1,6, ossia, in media, 1,6 posti auto per unità all’interno della lottizzazione). L’amministrazione, sottolinea sempre il gruppo consiliare, si è proposta (il lavoro è iniziato a giugno 2003), di adottare una variante al regolamento edilizio che preveda un rapporto di almeno 2 posti auto, privati, per ogni nuova unità abitativa, oltre ai posti pubblici comunque dovuti. E’ stato adottato il principio secondo il quale, nella realizzazione delle aree destinate a parcheggio, sia private che pubbliche, si tenga sempre nel dovuto rispetto la situazione di ogni zona interessata, garantendone, con l’uso appropriato di materiali drenanti o simili, i delicati equilibri (idraulico) e sopperendo ad eventuali mancanze quantitative dei servizi a parcheggio esistenti.
Riguardo ad una valutazione più complessiva dell’intervento sull’area ex Breda, il Ponte vuole sottolineare il profilo nettamente migliorativo rispetto a qualsiasi altra precedente proposta: attualmente ci sono 120.000 mc di vecchia e fatiscente edificazione. La variante proposta nel 1995 e dal Ponte, allora all’opposizione, fortemente ostacolata, prevedeva un centro commerciale ed 80.000 mc edificati in una «torre»: opere queste di forte impatto e non sostenibili da una area con problemi di viabilità e con un tessuto del tutto diverso da quello previsto nella nuova edificazione. Ora l’intervento approvato prevede 38.000 mc di solo residenziale, con un massimo di 4/5 piani, con un parco di 12.000 mq di verde, nonché il recupero di uno stabile per la pubblica utilità e la sistemazione di via Bordin. Il Ponte, infine, si dichiara infine a disposizione di forze politiche e cittadini per qualsivoglia confronto di approfondimento su queste scelte.
29 gennaio 2004 "IL MATTINO DI PADOVA"
Cristina Salvato
27 gennaio 2004 "IL MATTINO DI PADOVA"
La più moderna impostazione per gli aiuti allo sviluppo prevede infatti non più «elargizioni» ma contributi per consentire agli stessi popoli di essere artefici della propria crescita. Scopo specifico di questp progetto è insegnare l’allevamento di pesce-gatto e la sua vendita a prezzo etico e sostenibile da parte della popolazione locale. Il programma di solidarietà è promosso dalla signora Pia Luciani, nipote di Papa Giovanni Paolo I. L’inaugurazione della mostra è per sabato 31 gennaio alle 10.30 nella sala Calvino della Biblioteca.
Cristina Salvato
27 gennaio 2004 "IL MATTINO DI PADOVA"
Cristina Salvato
27 gennaio 2004 "IL MATTINO DI PADOVA"
Cristina Salvato
23 gennaio 2004 "IL MATTINO DI PADOVA"
C.G.
22 gennaio 2004 "IL MATTINO DI PADOVA"
L’Arma denuncia: arrivano clienti da fuori provincia
Proprio in questi giorni, l’attività della caserma dei carabinieri di Vigodarzere è al centro di una polemica tra le amministrazioni di Cadoneghe e Vigodarzere, sull’opportunità di creare due caserme vicine in entrambi i Comuni o di incrementare quella già esistente. Ma, al di là delle posizioni «politiche» delle due parti in causa, l’utilità e l’ operato della stazione di Vigodarzere è sicuramente fuor di discussione.
I numeri parlano da soli. Lo scorso anno sono stati effettuati 17 arresti e l’Arma è intervenuta in occasione di quattro rapine: in pratica l’assiduo pattugliamento ha portato, rispetto al 2002, una riduzione del 50 per cento delle rapine, ma un raddoppio di arresti per altri reati minori. Il 70 per cento di questi interventi sono stati effettuati sul territorio di Cadoneghe. I risultati sono il frutto dell’attività di pattugliamento messa in atto dal comandante della stazione di Vigodarzere, Leonardo Mirto, nell’ottica che più uomini intenti a pattugliare il territorio possono fungere da deterrente contro gli atti criminali. Una realtà, quella di Cadoneghe e Vigodarzere, senza grandi reati, ma composta più che altro di atti di microcriminalità, che comunque non fanno sentire tranquilli i cittadini. L’arrivo quindi della nuova caserma a Cadoneghe sembrerebbe venir salutato come una manna dal cielo, se non fosse che l’apertura della nuova stazione dimezzerebbe l’organico di quella attualmente esistente a Vigodarzere. Gli uomini operativi resterebbero quindi nel complesso sempre gli stessi. «Servirebbe pertanto l’ipotesi di una soluzione più concreta. - commenta il vicesindaco di Vigodarzere, Enrico Pavanetto - Per questo ho chiesto all’assessore regionale alla sicurezza Raffaele Zanon di farsi promotore della convocazione di un tavolo di concertazione tra i due Comuni interessati, la Prefettura e l’Arma, per arrivare alla soluzione migliore».
Cristina Salvato
22 gennaio 2004 "IL MATTINO DI PADOVA"
Cristina Salvato
22 gennaio 2004 "IL MATTINO DI PADOVA"
22 gennaio 2004 "IL MATTINO DI PADOVA"
Sì, un argine reso melmoso dalle piogge dei giorni scorsi, nel quale è già difficile camminare a piedi, figuriamoci entrare in moto. Lì devi giustamente prestare attenzione ai pedoni che tentano anche loro, non avendo un centimetro di spazio per camminare sull’asfalto, di raggiungere la fermata del 4 di fronte al negozio Ducati. Fatta qualche decina di metri, rientri sull’asfalto, con un bel dislivello di alcuni centimetri dal fondo dell’argine, pericolosissimo perché poi ci sono le auto e devi stare in bilico.
Infine, il ponte sul Muson: senza un marciapiede di accesso al ponte degno di tale nome, con troppo poco spazio per i pedoni. Sono passati tanti anni dalla morte del mio amico. Perché non si toglie quella rotonda e non si asfalta almeno un metro di strada parallela all’argine, rendendolo percorribile a moto cicli e pedoni? e perché della famosa passerella pedonale/ciclabile non si è saputo più nulla? Fabio Cecchinato Più spazi culturali meno centri commerciali Ho letto con piacere le proposte dell’assessore Manzolini sui giornali locali di qualche giorno fa nel merito della riqualificazione dei centri storici. E’ un tema che sta molto a cuore alle associazioni culturali di Padova che da almeno quattro anni mettono a disposizione degli amministratori idee, progetti e passione. Pensiamo a iniziative come «Un Manifesto per la Cultura», «Porta Cortese», Portello Cartastorie, e le tante altre promosse dall’Associazione Savonarola, Antichi Mestieri, ecc. (non posso citarle tutte). Il problema è che tutto quello che l’assessore propone, penso in buona fede, si scontra con le scelte si sviluppo che le amministrazioni di centro-destra stanno portando avanti autorizzando la nascita di sempre nuovi centri commerciali che magari si sommano ad altri già esistenti (vedi Centro-Giotto), promuovendo di fatto una filosofia delle relazioni che si esaurisce nel «consumo» fine a se stesso. Punto e basta. Vediamo per esempio cosa sta succedendo nella nostra città e provincia: importanti cinema e spazi culturali (vedi il cinema Altino, ultimo in ordine di tempo) vengono chiusi nell’indifferenza e insipienza dei nostri amministratori, mentre in parti importanti del poco spazio vuoto rimasto vengono previsti mega-centri commerciali (un esempio per tutti: l’Ikea).
La nostra preoccupazione si estende anche all’ultimo polmone verde rimasto a Padova il Parco Basso Isonzo o alla Golena Tiso di Selvazzano (Parco Bacchiglione) per citare un caso eclatante in Provincia. E’ su queste cose che vorremmo misurare la congruenza che esiste tra le dichiarazioni e le scelte politiche operate... tra l’altro da chi ha il potere di farle perché è maggioranza. A noi «cittadini responsabili» resta lo strumento del voto per esprimere il nostro parere (sperando non sia troppo tardi) e per fortuna, la libertà di manifestare il nostro dissenso per quelle scelte che ci rubano ogni giorno «qualità della vita». Ci sarà proprio a Padova il 31 gennaio prossimo la prima prima manifestazione sui diritti culturali dal significativo tema «Quale cultura per quale idea di città» promossa dalle associazioni che hanno aderito all’Appello per «Una Cittadinanza Responsabile» e moltissime altre che si sono aggiunte. Nella Dichiarazione delle Nazioni Unite del 1986, non nei documenti Arci, a proposito del concetto di sviluppo si parla ormai da tempo di «sviluppo umano» basato sul principio della centralità imprescindibile della persona. Se ce lo ricordassimo tutti, soprattutto chi ci governa, eviteremo scelte scellerate dalle quali a volte è impossibile tornare indietro, forse saremo tutti più responsabili e magari persone sensibili come l’assessore Manzolini, potrebbero rendersi conto di aver sbagliato maggioranza. Marina Bastianello presidente Arci Veneto A Mortise una nuova rete di illuminazione pubblica Sono inziati i lavori per il rifacimento totale della rete dell’illuminazione pubblica di via Cantele nel rione Mortise. I lavori consisteranno nella sostituzione completa dei pali di sostegno dei punti luce che saranno di ideazione moderna e più consona al decoro urbano di una delle più importanti vie del rione Mortise. L’attuale vecchia rete risalente ad oltre trent’anni, non più idonea anche alla sicurezza, verrà demolita non appena la nuova verrà completata. Le continue sollecitazioni del consiglio di quartiere hanno trovato piena rispondenza da parte dell’amministrazione comunale che pone molta attenzione ai rioni periferici della città per renderli meglio vivibili aumentandone la sicurezza proprio perché meglio illuminata di notte e facilmente più controllabile dalle forze dell’ordine. A breve inizieranno i lavori per le altre vie del rione e dell’intero quartiere elencate nel piano di proprietà approvati dal consiglio di quartiere e prospettati all’amministrazione comunale.
Michele Russi coordinatore commissione Interventi sociali casa e sanità Consiglio di Quartiere 3 Est Brenta Venezia Forcellini Camin
16 gennaio 2004 "IL MATTINO DI PADOVA"
Cristina Salvato
15 gennaio 2004 "IL MATTINO DI PADOVA"
Cristina Salvato
14 gennaio 2004 "IL MATTINO DI PADOVA"
7 gennaio 2004 "IL MATTINO DI PADOVA"
Cristina Salvato
7 gennaio 2004 "IL MATTINO DI PADOVA"
Cristina Salvato
6 gennaio 2004 "IL MATTINO DI PADOVA"
Ovvero dirottare i fondi regionali su Vigodarzere
«Una caserma per due»
Stefano Tubaldo
4 gennaio 2004 "IL MATTINO DI PADOVA"
Cristina Salvato
2 gennaio 2004 "IL MATTINO DI PADOVA"