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RASSEGNA STAMPA –LUGLIO 2003

"IL MATTINO DI PADOVA"



31 luglio 2003 "IL MATTINO DI PADOVA"

Tubi intasati, reflussi d’acqua immonda nei giardini, un cittadino ha tentato di porre rimedio
Pulizia condotte fognarie «fai da te», ma non basta

Un problema di natura igienico-sanitaria sta esasperando alcuni cittadini residenti in un gruppo di case lungo la Statale del Santo al confine con Campodarsego. A queste abitazioni manca l’allacciamento alla rete fognaria, ma le abitazioni sono dotate di vasche biologiche per la raccolta delle acque di scarico domestiche, che una volta ripulite dalla materia grassa, vengono immesse nel fosso antistante le case. Da due anni a questa parte inizia però un vero e proprio calvario per questi cittadini. Il fosso è costantemente ostruito e in caso di forti piogge l’acqua esonda nei loro giardini, ricoprendoli di liquami e sudiciume. Durante tutta la giornata, poi, l’odore che proviene dal fossato è talmente maleodorante da rendere difficile la respirazione. Il fetore stagnante di ammoniaca, causata dalla decomposizione, è a volte talmente forte da bruciare la gola. Il fosso in questione, poi, è cieco, quindi i fluidi tornano verso Campodarsego. Tra tutti gli abitanti, il signor P.G. è l’unico ad interessarsi concretamente alla risoluzione del problema. Solitario don Chisciotte contro i mulini a vento delle istituzioni, ormai esasperato dalla situazione in cui lui e i suoi vicini sono costretti a vivere, ha chiesto l’intervento delle autorità, recandosi più volte in municipio. Quello che ha ottenuto dopo due anni di proteste è stato un intervento di scavo eseguito dal Comune agli inizi di luglio. Un intervento da lui giudicato «indegno» e per stessa ammissione degli uffici comunali inadeguato, ma purtroppo l’unico possibile. Nella sostanza il fosso è stato scavato fino al livello dei tubi, liberandolo in parte dal materiale organico e dalla terra che lo riempiva. Non è stato possibile scavarlo più profondamente per non renderlo pericoloso. Il materiale, però, che ostruisce internamente la tubazione non è stato asportato. Ed allora il signor P.G. è sceso nel fossato, in questi giorni di siccità sgombro dall’acqua, per liberare in parte la tubazione. Necessiterebbe un intervento più accurato, ma il Comune ha difficoltà a verificare cosa ci sia in realtà nei tubi perché nella zona, a causa di un tombinamento selvaggio eseguito nel corso degli anni, sono spariti i pozzetti d’ispezione. Intanto la situazione peggiora, soprattutto da due anni a questa parte, probabilmente a causa della saturazione e ostruzione dei tubi o perché qualcuno scarica in modo non adeguato. Dovrebbero intervenire le autorità sanitarie, ma bisognerebbe capire se questa zona di confine sia di pertinenza dell’Ulss 16 di cui fa parte Cadoneghe o della 15 di Campodarsego. A questo punto sarebbe meglio interessarle entrambe, oltre ad appurare se, come prescrive la legge, ogni due anni gli abitanti effettuino la pulizia delle fosse biologiche. In questo valzer di competenze, si fatica a comprendere a chi spetti la manutenzione ordinaria e straordinaria del fosso e la decisione di un eventuale allacciamento alla condotta fognaria. La pertinenza delle gestione ed estensione delle acque nere spetta al Consorzio Seta, secondo il quale, sconcertante a sapersi, nella zona esisterebbe già una condotta fognaria, che parte dal centro di Campodarsego e gira in via Pontarola. Sarebbe sufficiente richiedere un sopralluogo e il successivo allacciamento. «Chiedo solo di sapere cosa devo fare come cittadino» commenta P.G.
Cristina Salvato

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29 luglio 2003 "IL MATTINO DI PADOVA"

Rito alla Casa del Lavoratore
Un commosso addio al «compagno» Antonio figura storica del Pci

Si è svolto ieri in forma civile, alla Casa del Lavoratore, l’ultimo omaggio ad Antonio Campi, 77 anni. A pochi mesi dalla scomparsa di Dino Giacomini, ora la sinistra di Cadoneghe perde un altro dei suoi protagonisti. Conosciuto e stimato da tutti, Campi è sempre stato identificato come l’uomo della sinistra, anche da chi apparteneva ad ideologie diverse. Dirigente e attivista, con un grande fiuto politico, è stato l’uomo del rinnovamento quando il Pci divenne Pds.
«Un esempio di vita di un italiano democratico di sinistra» lo ha ricordato così l’ex sindaco di Cadoneghe, Elio Armano. Un’infanzia difficile a Roma negli anni dell’immediato dopoguerra e la ricerca di un lavoro che lo ha portato a fare il dipendente comunale, il selciatore e il militare di carriera. Per anni fu dirigente sportivo dell’Uisp e pochi sanno che fu anche un ottimo centometrista. Funzionario dell’allora Pci, visse anche nella Casa del Lavoratore, dove poi costituì la cooperativa di servizi Crp di cui fu presidente e fondatore. Fu consigliere comunale negli anni Settanta. Abbandonato l’incarico di funzionario del partito, di fatto ma non per la gente che continuava a riferirsi a lui, fu anche commerciante di stoffe e rappresentante. «Se Campi è stato un grand’uomo - dichiara Armano - è grazie anche alla sua compagna». La signora Isabella Bordin, per la quale si è stabilito a Padova dopo una vita di peregrinazioni che lo portarono ad attraversare l’Italia, gli è sempre rimasta a fianco, ultime la sua malattia e la prematura scomparsa l’anno scorso della figlia primogenita Monica, dramma da cui non si riprese mai del tutto. «La sua popolarità a Cadoneghe - continua Armano - pur non essendo originario del paese, gli deriva, oltre dal suo costante impegno nella cooperazione e nel sindacato, soprattutto dal sua grande carisma e dalla sua capacità comunicativa che trascinava soprattutto i giovani. Fu proprio lui a coinvolgermi nella politica locale». La vasta folla che ha salutato commossa Antonio Campi, durante la cerimonia funebre, testimonia quanta stima ed affetto Cadoneghe abbia sempre avuto per lui.
Cristina Salvato

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27 luglio 2003 "IL MATTINO DI PADOVA"

Patrimonio bloccato da fallimento «fuori tempo»

È stata dichiarata fallita dal tribunale di Padova. Ma contro quella sentenza Daniela Martellozzo, di Cadoneghe, si è opposta presentando un ricorso al tribunale assistita dall’avvocato Marisa Pacilio. Il motivo? La sentenza di fallimento sarebbe stata emessa oltre i termini di legge. La vicenda: Daniela Martellozzo era socia accomandante dell’Impresa di pulizie Belliato sas di Denis Galenda & c.. In seguito al fallimento della Belliato il curatore ha ritenuto che la Martellozzo non fosse solo socia accomandante ma avesse compiuto degli atti di gestione tali da farle assumere la responsabilità illimitata. Da qui la richiesta di estendere il fallimento Belliato alla Martellozzo, accolta dal tribunale. Tuttavia l’imprenditrice aveva ceduto le sue quote di partecipazione alla società con atto notarile dell’8 maggio 2002, registrato il 15 dello stesso mese e iscritto nel registro delle imprese il 23 maggio. Il 27 maggio 2003 arriva la sentenza di fallimento. Spiega l’avvocato Pacilio: «La sentenza è stata depositata in cancelleria oltre un anno dalla cessione delle quote ed è pacifico che non può essere dichiarato il fallimento del socio dopo l’anno dalla cessione delle quote». Adesso c’è la causa di opposizione al fallimento assegnata allo stesso collegio che ha emanato la sentenza. Intanto la donna resta priva del proprio patrimonio (la causa non sospende gli effetti del fallimento) con una figlia minore malata e un marito che - dice - non passa gli alimenti.

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23 luglio 2003 "IL MATTINO DI PADOVA"

Ultime serate di spettacoli

Ultima settimana per la rassegna «Cadoneghenotte 2003»: appuntamento stasera alle ore 21 presso il Parco della Repubblica con la Compagnia Pantakin di Venezia con «Il principe moro». Sabato prossimo un’intera giornata dedicata ai bambini con «Un sabato di mezza estate al parco». Il programma della giornata prevede alle ore 10 il laboratorio di Acchiappasogni, alle ore 17 il gioco del Mostro Canestro e alle ore 21 teatro per bambini con «Il terribile guerriero». L’ingresso è gratuito. Lunedì 28 sarà proiettato il film «Il libro della giungla 2». Concluderà la rassegna mercoledì 30 luglio la proiezione del nuovo film «Matrix reloaded». Per tutti gli spettacoli l’ingresso intero è di 3 euro, il ridotto 2. In caso di maltempo gli spettacoli si terranno all’auditorium Ramin.

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19 luglio 2003 "IL MATTINO DI PADOVA"

Nuove riparazioni al manufatto che collega il Comune a Torre
Passerella inagibile fino al 3 agosto

Questa volta è ufficiale. La passerella pedonale che collega le due sponde del Brenta tra Cadoneghe e Torre dovrebbe essere chiusa da lunedì prossimo a domenica 3 agosto. A quasi un anno dalla sua ristrutturazione, ultimata nel novembre dello scorso anno, è necessario chiudere nuovamente la struttura per completare alcune lavorazioni non eseguite ad opera d’arte e contestate dall’amministrazione alla ditta esecutrice, e rendere così sicuro l’attraversamento ai pedoni. La sua chiusura, in verità, era già stata annunciata per il periodo immediatamente successivo alla fine dell’anno scolastico, ma una controversia nata tra l’amministrazione e la ditta appaltatrice ha ritardato l’inizio dei lavori fino ad ora. Il motivo di disaccordo riguardava il surplus che la ditta elle-erre di Marciano, che l’anno scorso si è aggiudicata l’appalto l’appaltodell’opera, pretendeva per completare la ristrutturazione, mentre dal canto suo il Comune non era intenzionato a sborsare un euro in più per veder terminati i lavori pattuiti. Raggiunto finalmente un accordo, ora l’impresa si è impegnata ad eseguire e terminare i lavori lasciati in sospeso. Sarà rimossa l’esistente pavimentazione e posizionato uno strato di gomma più spessa e resistente, saranno rimossi anche i profili metallici di fissaggio e saldate le lamiere metalliche di calpestio alla struttura portante. Verrà ripristinata anche la verniciatura. E’ stato inoltre firmato un nuovo contratto per eseguire, contestualmente a questi, anche alcuni lavori straordinari ma necessari: migliorare le rampe di raccordo tra il piano di calpestio della passerella e le strade arginali e asfaltare un tratto di argine dal lato di Cadoneghe, per evitare che il ghiaino presente venga continuamente trascinato sulla passerella rendendola scivolosa.
Cristina Salvato

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18 luglio 2003 "IL MATTINO DI PADOVA"

Dibattito alla festa dell’Unità

In occasione della Festa de l’Unità che si sta svolgendo in questi giorni a Cadoneghe, questa sera alle ore 21,30 presso gli impianti sportivi M. L. King si terrà un incontro pubblico dal titolo «Cadoneghe, Padova e migliaia di altri comuni voteranno la prossima primavera», con il senatore Tiziano Bedin e Flavio Zanonato, capogruppo regionale DS.
Sempre questa sera presso il Parco della Repubblica andrà in scena lo spettacolo di cabaret di Vasco e i suoi peli superflui in «Carpe diem, trote magnam», con ingresso a 3 euro, ridotto 2 euro.
Domenica prossima sarà la volta della commedia «Almanco el fusse’ nda frate», spettacolo della compagnia teatrale La castagna, con ingresso libero.

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18 luglio 2003 "IL MATTINO DI PADOVA"

Allargamento di via Silvestri

Forse ci siamo: i lavori per l’allargamento di via Silvestri partiranno entro breve. Il progetto esecutivo è già approvato, i pareri della Provincia stanno arrivando, gli espropri sono già in corso per un importo pari a 835mila euro.
Nel frattempo si sta ridefinendo il progetto esecutivo per riuscire a chiudere la gara d’appalto tra la fine di agosto ed i primi di settembre e iniziare così i lavori per la fine dello stesso mese. Via Silvestri dovrebbe diventare la via principale di ingresso e di uscita dalla nuova Statale del Santo.
A lungo l’amministrazione si è occupata dei progetti e dei finanziamenti per la sua sistemazione. Dopo un travagliato iter burocratico tutto sembra ormai pronto. Entro il 2004 i lavori di allargamento dovranno essere completati liberando definitivamente via Rigotti e via Sauro, attuali vie di accesso alla nuova SS 307 nella zona di Cadoneghe storica, dal sostenuto traffico veicolare che le percorre quotidianamente all’interno del quartiere residenziale.
950 firme erano state raccolte dagli abitanti per invitare l’amministrazione ad accelerare i lavori. Che prevedono che l’ampiezza della carreggiata passi dagli attuali 5 a 7 metri. La strada sarà poi dotata lungo il lato ovest di un marciapiede e di una pista ciclopedonale larga 2,5 metri, separata dalla carreggiata per alcuni tratti da un’aiuola alberata. I suoi ingressi saranno regolati da due rotatorie: una agevolerà l’accesso a via Garibaldi, in un punto attualmente pericoloso a causa della scarsa visibilità. La seconda rotatoria regolerà l’immissione sulla bretella della statale che giunge da Vigonza. Sarà realizzato l’interramento di tutti gli impianti aerei (Enel, illuminazione pubblica, telefono) e il rifacimento dell’impianto di illuminazione e di raccolta acque. I fossati esistenti lungo entrambi i lati della strada saranno preservati, provvedendo al loro spostamento. Questo permetterà di mantenere l’equilibrio idrico della zona in modo da evitare e contenere gli allagamenti in caso di forti piogge.
Cristina Salvato

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18 luglio 2003 "IL MATTINO DI PADOVA"

Edicolante di Torre derubato dell’auto
Il furto in via Garibaldi a Cadoneghe, in pieno giorno e nel giro di pochi minuti Guido Berto è stato il promotore del Comitato Brenta contro la microcriminalità

Non c’è proprio pace per Guido Berto. L’edicolante di Torre ha subito l’ennesimo furto ai propri danni. Il signor Berto da un paio d’anni ha promosso la nascita del Comitato Brenta, per interagire con le amministrazioni e le forze dell’ordine nell’intento di ottenere una maggior sicurezza per i cittadini di Torre e Cadoneghe, zona bersagliata da vandalismi e microcriminalità.
Berto era esasperato dai continui furti nella zona oltre che al suo negozio in via Rossoni e alla sua abitazione: sette le “visite” ricevute nel corso degli ultimi due anni. Questa volta a prendere il volo non è stato l’incasso della giornata o i gioielli di famiglia, bensì la sua auto. «Mercoledì scorso mi trovavo a Cadoneghe per effettuare delle consegne a domicilio. - racconta sconsolato - Mi ero recato in auto perché da alcuni giorni il mio motorino, con cui abitualmente mi sposto per effettuare le consegne, era fermo per un guasto. Arrivato in via Garibaldi, intorno alle 10.30, ho parcheggiato di fronte al bar, dall’altro lato rispetto al negozio di sementi. Il tempo di effettuare due consegne e la macchina non c’era più». Un’azione fulminea da non lasciare il tempo a passanti e negozianti di accorgersi del furto o soltanto di movimenti sospetti. Inoltrata la denuncia ai carabinieri, il signor Berto spera ora di recuperare la sua auto. «Se non la ritrovo sarò costretto a comprarne una nuova. - commenta amaro - E pensare che l’avevo acquistata soltanto un paio d’anni fa. Mi auguro che si tratti di una bravata e che la persona che l’ha presa, una volta esaurito il pieno di benzina, l’abbia abbandonata lungo qualche strada». Berto invita pertanto tutte le persone che possano notare una Ford Fiesta blu targata BR 207 BY a darne comunicazione a lui o ai carabinieri.
Cristina Salvato

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9 luglio 2003 "IL MATTINO DI PADOVA"

La Margherita si concentra su ambiente e servizi

Clima da campagna elettorale a Cadoneghe. E' di questi giorni la costituzione de "Il Centro". A far nascere la nuova intesa politica è stata l'unione dell'intesa civica "Il Ponte" e del locale circolo della Margherita. Agiranno quindi insieme, colloquiando con le forze di sinistra e con icittadini. Lo sbocco conclusivo delle elezioni del prossimo anno è una coalizione che nasca dalle forze di centro-sinistra unite a gruppi e associazioni locali oltre a singoli cittadini che considerino la municipalità uno strumento di innovazione solidale e partecipata. "L'obiettivo è la costituzione di un centro-sinistra allargato - spiega il portavoce del locale circolo della Margherita, Roberto Favero - che dialoghi con i gruppi e le associazioni locali condividendo con loro la programmazione che miri a non trasformare Cadoneghe nella periferia della grande città". Due i punti fermi del programma elettorale: la qualità dell'abitare e i servizi. "Vogliamo puntare alla tutela dell'ambiente - annuncia il coordinatore de"Il Ponte", Mirco Gastaldon - dicendo basta alla cementificazione del territorio. E alla trasformazione di Cadoneghe in un comune dormitorio con numerose abitazioni e pochi servizi ricreativi. Quindi programmare partendo dalle reali esigenze di servizi e di bisogni delle persone con un occhio di riguardo alla tutela ambientale. A Cadoneghe deve sostanzialmente cambiare il modo di pianificare l'urbanistica del Comune". Dopo l'annuncio, nei mesi scorsi, del sodalizio tra tutti i partiti che si riconoscono nella Casa delle Libertà, che si presenteranno insieme alle comunali del 2004, ora anche il centro trova una sua esatta identificazione.
Cristina Salvato

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