Assolto dall'accusa di incendio doloso
CADONEGHE. È stato assolto dall'accusa di incendio doloso del negozio di calzature di cui era proprietario, distrutto dal fuoco nella notte tra il 16 e il 17 marzo '95 a Cadoneghe in via Gramsci. Ma Giovanni Rubin, 56 anni, residente a Saccolongo, difeso dall'avvocato Luca Voltan, era già stato prosciolto da quell'accusa un paio d'anni fa e successivamente assolto dal reato di fraudolenta distruzione di cose proprie allo scopo di conseguire il premio assicurativo: quest'ultima sentenza era stata appellata sia dalla Procura generale presso la Corte d'Appello che dal Pm. Insomma, tre procedimenti penali per stabilire che non c'erano prove nei confronti dell'imprenditore. Ieri, di fronte al giudice Marta Paccagnella, il difensore Voltan ha depositato il decreto con il quale era stata archiviata la prima indagine aperta su Rubin e la sentenza di assoluzione per il reato di fraudolenta distruzione di cose proprie del '98. Il reato ipotizzato in quell'occasione era che il commerciante avesse incendiato la ditta per intascare quasi mezzo miliardo dall'assicurazione Ras. Falsità, aveva spiegato l'imputato, dichiarato fallito alcuni giorni prima dell'incendio: ormai tutto il suo patrimonio era nelle mani del curatore e quindi non avrebbe avuto alcun interesse a distruggere il negozio. Inoltre, non c'erano prove che il cancello d'ingresso fosse stato forzato perché scardinato dai vigili del fuoco durante l'intervento. Anche ieri il legale ha ribadito la totale mancanza di prove. E l'ha spuntata.
Rette al raddoppio all'asilo nido
CADONEGHE. Brutta sorpresa per i genitori di Cadoneghe: le rette dell'asilo nido comunale Aldo Moro sono aumentate e per di più con effetto retroattivo dal mese di settembre. L'asilo ospita in tutto 36 bambini tra lattanti e divezzi, dei quali 5 non residenti a Cadoneghe. E sono proprio loro che avranno l'aumento maggiore, in quanto ad alcuni residenti sarà restituita anche una parte della retta versata finora. L'aumento delle rette mensili rientra nell'adeguamento cui il Comune ha dovuto sottoporsi in base alla legge 449/97 e al successivo regolamento introdotto dal Dpcm 221/99.
Tale normativa costituisce uno strumento attraverso cui accertare e misurare la capacità economica di coloro i quali richiedono all'amministrazione pubblica l'accesso a determinati servizi in modo agevolato. La legge introduce dei parametri, ribattezzati ironicamente "riccometro", ovvero l'indicatore della situazione economica equivalente (Isee), su cui i Comuni devono basarsi per fissare, ad esempio, le rette delle scuole materne, l'assistenza domiciliare, l'inserimento in strutture lavorative delle persone portatrici di handicap, ecc. In base al nuovo modello, le rette dell'asilo nido saranno fissate calcolando l'Irpef lordo, il patrimonio immobiliare e mobiliare.
L'amministrazione, in data 25/01/2000, aveva tuttavia pubblicato una delibera, che fissava dei nuovi parametri di aggiornamento delle rette che sono state ricalcolate ad ottobre. Le nuove tariffe sono tuttavia provvisorie, in quanto il Comune non ha ancora attivato totalmente il metodo di calcolo delle tariffe in base all'Isee. Tale calcolo sarà effettivo dal primo gennaio dell'anno prossimo, per cui le rette saranno nuovamente modificate.
L'assessore ai Servizi Sociali, Alessandra Baldan, motiva questo ulteriore aumento delle rette mensili come una revisione resasi necessaria per superare in qualche modo il deficit a carico dell'amministarzione. Si è voluto accertare gli effettivi e totali costi dell'asilo nido, che sono risultati aggirarsi complessivamente intorno ai 500 milioni di lire. Tale somma è stata ripartita poi tra le famiglie in base alle fasce di reddito pro capite. Veniva così superata la retta massima che era stata fino ad oggi fissata in 598.000 lire indipendentemente dal reddito familiare. Sulla base di questa nuova ridistribuzione dei costi, il tetto massimo è risultato essere di 1.105.000 lire, cui saranno sottoposti soprattutto i non residenti. L'assessore Baldan sta personalmente contattando i Comuni di residenza delle 5 famiglie che non abitano a Cadoneghe, per accordarsi sulla possibilità di un eventuale aiuto alle stesse rette necessarie, quindi, sia per far fronte al deficit pubblico che per un adeguamento alla normativa vigente. Ciò che forse si può contestare all'amministrazione è la mancata tempestività nel comunicare gli aumenti alle famiglie. Alcuni genitori sono indignati. In loro rappresentanza Annamaria Grassi, in tono piuttosto esacerbato accusa l'amministrazione di poca trasparenza. Non contesta l'aumento delle rette e il loro ammontare, quanto l'assenza di una puntuale comunicazione. Ad agosto, l'Ufficio Istruzione aveva inviato alle famiglie la modulistica Isee da compilare, ma mai si era accennato all'aumento stabilito a gennaio tramite delibera. Delibera che non era mai stata mostrata al comitato di gestione dell'asilo nido. La notizia degli aumenti è stata invece comunicata ai genitori durante l'assemblea tenutasi l'11 novembre e quindi ad anno scolastico già iniziato, precludendo così l'eventuale possibilità a cambiare asilo. Nonostante i nuovi adeguamenti e i quasi 100 milioni messi a disposizione dalla Regione, ognuno dei 36 bambini frequentanti il nido costerà comunque in media all'amministrazione 7.400.000 lire.
Spaccata e furto al "Calcio Europa"
CADONEGHE. "Spaccata" e furto in pieno centro l'altra notte. Ignoti hanno infranto la vetrina del negozio "Calcio Europa", situato in piazza della Repubblica e specializzato appunto in articoli di genere calcistico, dalla maglietta alla scarpa. I ladri, dopo essersi introdotti nella vetrina, hanno fatto man bassa di tutto ciò che hanno trovato, quasi dovessero rifornire una squadra di calcio. Tutta roba che invece sarà piazzata illegalmente, magari nei paesi dell'Est. Ieri pomeriggio il danno non era stato ancora quantificato.
Spaccata a Cadoneghe
CADONEGHE. Avevano puntato gli occhi su una Volkswagen Golf turbo diesel, nuova di zecca, che era esposta in maniera accattivante nella vetrina della concessionaria "Arcobaleno", in via Edison 12 di Cadoneghe. I malviventi non hanno nemmeno atteso che fosse notte fonda per rubarla, entrando in azione in maniera plateale già alle 20.45 di domenica sera. Dopo essersi impossessati di una vecchia Fiat Panda, che era parcheggiata nel cortile esterno della concessionaria, hanno usato l'auto come "ariete" per sfondare la vetrina, in maniera da poter agevolmente portare fuori la Golf che a loro piaceva tanto. E il colpo è riuscito perfettamente, tanto che vigilanti, cui era collegato l'allarme, e carabinieri di Padova sono arrivati a furto finito. I danni sono di una cinquantina di milioni, comprensivi del valore della Golf tdi, ancora da immatricolare, e del costo della vetrata rotta.
Assistenza scolastica a Cadoneghe
CADONEGHE. L'amministrazione ha presentato il nuovo piano per l'assistenza scolastica con interventi pari a 2 miliardi e 600 milioni di lire. L'assessore Lucio Costa sintetizza in tre punti le tipologie di intervento che attuerà il Comune da oggi sino al 2010. In primo luogo la risistemazione delle strutture, intesa sia come interventi di ristrutturazione che di riorganizzazione degli spazi. Saranno aumentate le classi delle scuole materne, passando da 9 a 11, trasferendo poi le sezioni alla scuola Falcone e Borsellino, che accoglierà anche gli alunni provenienti da Bagnoli.
Altro aspetto su cui intervenire sarà quello legato ai servizi logistici. Verrà potenziata la vigilanza ricorrendo alle figure dei nonni-vigili e verrà ottimizzato il trasporto in pulmino estendendo il tempo pieno a tutti i plessi scolastici, per cui gli alunni non dovranno più spostarsi nell'unico istituto servito dal mezzo di trasporto. Attenzione particolare è posta al servizio mensa. Il rinnovo della gara d'appalto prevede come requisito il divieto di utilizzare cibi transgenici. È prevista anche la possibilità di introdurre la merenda al mattino, all'interno di un progetto di educazione alimentare. Il piano di assistenza scolastica prevede, infine, lo stanziamento di 207 milioni per specifici interventi nel settore formativo-educativo. Questo finanziamento è un 8% in più rispetto agli anni precedenti e servirà a finanziare progetti educativi, ad integrare il fondo regionale per la fornitura gratuita di testi scolastici a famiglie indigenti, all'acquisto di materiale ludico-didattico e di attrezzature sportive. Rientrano in questo capitolo di spesa anche i progetti specifici, come le borse di studio, il mediatore culturale per i 21 bambini stranieri attualmente presenti nel Comune e l'aiuto agli alunni che presentano specifiche difficoltà psicologiche e di apprendimento. Confermati i contributi alle scuole private, le quali come unico obbligo hanno quello della riduzione delle rette, una volta ottenuta l'eventuale parificazione agli istituti pubblici. Sia le scuole pubbliche che le private otterranno i finanziamenti comunali previa presentazione dei bilanci. Le private, inoltre, dovranno stipulare con l'amministrazione comunale un'apposita convenzione per permettere di controllare la qualità del servizio offerto.
Ancora un colpo della solita banda
CADONEGHE. Continuano le scorribande dell'ormai collaudata banda delle colonnine self service nei distributori di carburanti. Una banda difficile da individuare, che agisce nell'oscurità e rapidamente, sparendo nel nulla dopo ogni colpo. L'altra notte ad essere colpita è stata la stazione Agip di via Trevisan a Peraga, la strada che collega Vigonza a Cadoneghe. Un esercizio aperto un solo un mese e mezzo fa, che si trova ora a fare i conti con un costoso ripristino. Con la solita tecnica del cavo d'acciaio collegato a un mezzo pesante, ignoti hanno sradicato la colonnina portandosela addirittura via. Il camion utilizzato nell'impresa criminosa era stato trafugato poco prima in un cantiere, proprio di fronte alla stazione. I ladri non hanno, però, trovato granchè: i gestori avevano prelevato l'incasso la sera precedente.
"Ce l'aspettavamo - dice Adriana Vargiu, il gestore - Dopo i recenti assalti alle stazioni sulla nuova statale del Santo, com'era prevedibile è toccato anche a noi". Il danno arrecato è di gran lunga maggiore del meno di mezzo milione rubato. "La colonnina ne costa una trentina di milioni - afferma Adriana Vargiu - Un danno anche per gli automobilisti in transito che trovavano comodo fermarsi qui. Non so se la rimetteremo più". Alla scoperta della bravata, ieri mattina alle 7, alla Vargiu non è rimasto che recarsi dai carabinieri di Pionca per sporgere denuncia.
Viabilità senza campanilismi
VIGODARZERE. Ad una manciata di giorni dal voto sul Pum, sul quale già gravita il pericolo di annullamento a causa della galassia di comitati civici che non vogliono sentire parlare del referendum sul tram, le amministrazioni comunali di Vigodarzere e Cadoneghe fanno il punto della situazione viabilità.
Otto mesi di sperimentazione sul rondò alla francese di Pontevigodarzere non hanno portato alcun miglioramento. Continuano a perpetuarsi gli interminabili "serpenti" di auto, bus e camion in entrata e uscita da Padova. E la gente è stufa. Stufa di doversi alzare mezz'ora prima del solito per portare i figli a scuola o andare al lavoro accumulando stress già prima di cominciare la giornata.
Viabilità, nodo della Castagnara, trasporto pubblico: tre "grane" troppo scottanti da gestire in solitudine.
Se la mobilità è da sempre una delle questioni chiave di tutta l'area metropolitana e il "nodo della Castagnara" rappresenta uno dei punti neri della viabilità a nord di Padova, con un passaggio medio di 40.000 veicoli al giorno e i valori di benzene registrati ai massimi livelli su via Pontevigodarzere, i due Comuni della cintura padovana "spingono" per dare una soluzione razionale e stabile al nevralgico ingorgo stradale. A dimostrare l'atteggiamento costruttivo dei due paesi tutta una serie di iniziative tese a rafforzare l'accesso a Padova e fluidificare i sensi di marcia tra via Pontevigodarzere e piazzale Castagnara. Se, da un lato, i due sindaci hanno aderito all'associazione per la costituzione dell'area metroplitana e dall'altro firmato, nel biennio 1998-99, gli accordi di programma con il Comune di Padova e la Regione Veneto, a Cadoneghe è già stata inserita nel bilancio triennale 2001-2003 una spesa di 2 miliardi per un nuovo ponte sul Muson dei Sassi (all'altezza di via Donizetti) e la costruzione dei parcheggi scambiatori di collegamento con Vigodarzere.
L'ultima notizia, fresca fresca, riguarda l'avvio in via sperimentale entro fine anno di una seconda "rotatoria alla francese" all'incrocio della Castagnara per fluidificare il traffico.
Alla tavola rotonda di ieri mattina - nel municipio di Vigodarzere - il sindaco Francini Pesenti e l' assessore alla Viabilità, Gianni Lorenzato, insieme all'assessore al Bilancio di Cadoneghe, Paolino Beccaro, hanno confermato di voler puntare con decisione al potenziamento di un trasporto pubblico moderno: sia con il Sistema Ferroviario Metropolitano Regionale (Sfmr), cioè la metropolitana di superficie, sia col metrò urbano.
In quest'ottica la stazione di Vigodarzere diventerebbe effettivamente un "nodo intermodale di scambio" (treno, metrò, auto) con ampio parcheggio scambiatore. La successiva stazione-capolinea del tram urbano all'ex Grosoli di Cadoneghe svolgerebbe analoga funzione sul lato sinistro del Muson dei Sassi.
Per ottenere queste soluzioni sono previsti due nuovi ponti: uno sul Brenta, cofinanziato al 55% dalla Regione Veneto, e quello già citato sul Muson, finanziato dai Comuni e dalla Provincia. Il sindaco di Vigodarzere ritiene "fondamentale mantenere fermi questi due accessi per Padova, e tra Cadoneghe e Vigodarzere, perché solo così si risolve il problema di via Pontevigodarzere, creando la possibilità del senso unico di marcia almeno sino al rondò di via Guido Reni". Il problema della viabilità porta le due giunte a riflettere sull'imminente referendum per il tram. "Il voto del 12 novembre - sbotta Beccaro - ha senso solo se si consultano tutti i cittadini interessati ad un trasporto pubblico che sia moderno ed efficiente, quindi dovrebbero essere coinvolti senz'altro tutti i Comuni della cintura, tra cui Vigodarzere e Cadoneghe. Se poi non vogliamo gettare dalla finestra i 500 milioni di spesa per il quesito referendario, questo dovrebbe essere quantomeno rinviato di un mese, mostrando così prima agli abitanti tutte le qualità dell'uno e dell'altro progetto".
18 novembre 2000 "IL MATTINO DI PADOVA"
Penalizzati soprattutto i non residenti a Cadoneghe
Cristina Salvato
17 novembre 2000 "IL MATTINO DI PADOVA"
14 novembre 2000 "IL MATTINO DI PADOVA"
Irresistibile Golf, da rubare
8 novembre 2000 "IL MATTINO DI PADOVA"
Quasi tre miliardi in strutture e istruzione
Cristina Salvato
7 novembre 2000 "IL MATTINO DI PADOVA"
Sradicata colonnina del self-service
Giusy Andreoli
4 novembre 2000 "IL MATTINO DI PADOVA"
Il sindaco di Vigodarzere chiede un referendum allargato E Cadoneghe propone ben due ponti pur di liberare lo snodo della Castagnara dal quotidiano incubo del traffico
Massimo Nardin