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RASSEGNA STAMPA – NOVEMBRE 2002

"IL MATTINO DI PADOVA"



30 novembre 2002 "IL MATTINO DI PADOVA"

Il bimbo legato dalla madre «Il Comune non è latitante»

Non ci sta l'amministrazione di Cadoneghe a sentirsi accusata di inefficienza e decide di fare chiarezza. Intervengono in una lettera aperta il sindaco Baldin e l'assessore alle politiche sociali Baldan a spiegare la vicenda del ragazzino legato dalla madre sotto il portico di casa. Si è gridato allo scandalo chiedendo la presenza delle istituzioni giudicate assenti. «A parte l'immagine negativa che ne esce sull'operato del Comune, e questo ci sembra il problema minore, - scrivono i due amministratori - la cosa più grave è invece la sfiducia che si crea nel cittadino verso le istituzioni, sfiducia che alla fine colpisce proprio quel cittadino che ha più problemi e che si deve rapportare con i servizi sociali e sanitari. Ecco perché prendiamo posizione soprattutto in merito al parere dell'esperto che senza, presumiamo, conoscere il nostro territorio esprime un giudizio così negativo e liquidatorio sulle nostre istituzioni. Per stare alla situazione descritta, occorre innanzi tutto precisare che la signora non è straniera ed è aiutata dal Comune da lungo tempo: è stata aiutata nel trovare un lavoro e da circa tre anni è stato risolto anche il problema della casa. Il condominio dove ora abita la signora con i due figli è nuovo, con verde attrezzato e in prossimità dei principali servizi, con appartamenti confortevoli e l'affitto è calcolato in base al reddito familiare». Va comunque chiarito che le chiacchiere di paese, inevitabili in occasione di un fatto di tale gravità, hanno additato un nucleo familiare che nulla ha a che fare con la vicenda. Quanto poi al vero protagonista della storia è da tempo seguito da centri specializzati.
Ciò che gli amministratori intendono far rilevare è che «Cadoneghe fortunatamente, per scelte politiche precise, ha investito moltissimo nello sviluppo dei servizi sociali», ottenendo anche un riconoscimento pubblico nell'aprile del 2001 con l'Oscar per la famiglia. Molti i servizi socio-educativi attuati che vanno dall'asilo nido in fase di ampliamento al centro per la famiglia che comprende Nido Blu, ludoteca, spazio genitori, spazio donna, corsi di preparazione al parto. Per la scuola ci sono le mense per tutti gli istituti e i contributi economici alle famiglie e alle scuole, attività di animazione nei parchi con i Librobus. Per gli adolescenti e i giovani sono stati attivati i servizi di animatori di strada, lo sportello Informalavoro e uno sportello Punto Incontro con la presenza di una psicologa che si rapporta con i giovani e con gli adulti che si occupano e che si relazionano con loro. Ci sono poi le feste popolari, alcune delle quali veri e propri laboratori di creatività. «Tutto questo aiuta a sviluppare e creare un senso di comunità e di appartenenza al territorio, di uno stare insieme proprio per contrastare l'isolamento dei singoli e delle famiglie».
Cristina Salvato

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24 novembre 2002 "IL MATTINO DI PADOVA"

Ritornerà l'amata banda

Tornerà la banda a Cadoneghe, a sottolineare i momenti comunitari e le celebrazioni nelle ricorrenze importanti. Prima però bisogna formare gli elementi. Nasce così l'idea di istituire una scuola di musica per fiati e percussioni che in questi giorni inizia le sue prime lezioni. Sotto la guida dell'insegnante Pietro Carlo Stefano piccoli gruppi composti da sette alunni per volta seguiranno le lezioni teoriche e pratiche, in gruppo e singolarmente. Sarà compito dell'insegnante assegnare lo strumento musicale agli alunni, in base alle loro propensioni e alle caratteristiche fisiche.
Purtroppo numerose si sono rivelate le difficoltà organizzative, prima tra tutti la necessità di far collimare gli orari e gli impegni di tutti i ragazzi. Delle 55 domande pervenute all'atto d'iscrizione, soltanto 35 hanno riconfermato la loro adesione a fine ottobre. Sarà comunque una scuola dinamica, cui certamente non mancheranno futuri nuovi ingressi e si spera poche dipartite. L'insegnante confida nel poter esibire i suoi allievi alla fine del primo anno, mentre già dal secondo potranno cimentarsi nell'esibizione dei pezzi. Gli studenti che hanno aderito alla scuola di musica sono per la maggior parte alunni delle diverse scuole di Cadoneghe, ma si sono iscritti anche alcuni adulti.
Cristina Salvato

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24 novembre 2002 "IL MATTINO DI PADOVA"

«Ha solo reagito come poteva in una situazione di solitudine»

Può una madre arrivare al punto di legare l'amato figlio? «Può se non ha altre soluzioni, se la lasciano sola davanti ad un problema come l'handicap di un bambino problematico e con disordini seri che da sola non è certo in grado di affrontare e risolvere» puntualizza lo psicoterapeuta Diego Luparelli che opera nella Riviera del Brenta.
Per Luparelli, «poco si fa per preparare ed affiancare i genitori non abituati a fantasticare un figlio disagiato e quindi impreparati ad aiutarlo nel difficile cammino di crescita». Senza adeguati strumenti psicologici di sostegno alle famiglie, di strada se ne fa poca. «Negli Usa tutti i bambini speciali hanno anche famiglie speciali, nel senso che il binomio non si può scindere: i genitori del minore problematico non vanno lasciati soli a gestire situazioni così serie che provocano in loro un grande senso di abbandono e d'impotenza». Lucarelli non si ferma all'apparenza. «La mamma ha agito così per salvare l'incolumità dell'altra figlia. Ma lei per lo meno ha fatto qualcosa. Dov'erano le istituzioni? Dov'era la comunità solidale tanto sbandierata?».

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24 novembre 2002 "IL MATTINO DI PADOVA"

Bimbo legato mani e piedi dalla mamma
Trovato piangente sotto il portico del condominio in cui abita a Cadoneghe
«Punito» per l'aggressività verso la sorella. Ora il decenne è ricoverato in Pediatria

Sono caduti i veli sul misterioso episodio del ragazzino trovato dai carabinieri legato mani e piedi sotto il portico di casa. Era stata la mamma del minore (10 anni) a compiere quella traumatica scelta, per evitare che il figlio, affetto da turbe comportamentali, colpisse con un oggetto contundente la sorella, più grande di lui, ma non per questo più difesa. L'episodio s'inserisce in un contesto familiare con problematiche socio-esistenziali ed economiche. Non è pertanto agevole cogliere la sottile barriera che separa il disagio del minore da quello della sua famiglia. Ma per meglio capire occorre esaminare i fatti. Verso le 21,45 i carabinieri del Radiomobile ricevono la telefonata di un cittadino che segnala la presenza di un «bambino legato» sotto un portico condominiale. Una pattuglia arriva sul posto e trova in effetti un bambino legato mani e piedi. Accanto a lui la madre e la sorella, assieme ad alcuni vicini di casa. Il minore viene subito liberato, condotto al pronto soccorso Pediatrico e quindi accolto in reparto per gli accertamenti clinici del caso. A quel punto i sanitari oppongono un totale sbarramento a tutti, carabinieri compresi. Sulle condizioni del bimbo e sul suo eventuale «disturbo psichico» non esce nemmeno una virgola.
Ai carabinieri parla la madre, spiegando d'aver dovuto suo malgrado usare un rudimentale sistema di contenimento nei confronti del figlio agitato per impedire che si scagliasse contro la sorella facendole del male, come già era accaduto in passato. Dice anche che il bimbo è attualmente in «cura da una dottoressa» e che quando ha quegli scatti d'ira furibondi nessuno riesce a trattenerlo. E poi giù a raccontare i disagi di una famiglia andata in crisi con la morte di suo marito e con lei, vedova e straniera, in difficoltà nel dover ogni giorno far quadrare i miseri bilanci per sbarcare il lunario. Informato dell'accaduto, il magistrato del tribunale dei minori di Venezia ha intanto aperto un'inchiesta per valutare per quale motivo le strutture socio-sanitarie del territorio hanno permesso che si arrivasse al punto di lasciare sola una madre alle prese con un problema così squassante.
Enzo Bordin

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24 novembre 2002 "IL MATTINO DI PADOVA"

POLEMICA DEI SOCIALISTI A CADONEGHE
«Il Ponte vuole fare la primadonna»

In questi giorni l'intesa civica Il Ponte si è fatta promotrice di momenti di incontro con la popolazione e di alcuni articoli pubblicati sul proprio notiziario per presentare il percorso del metrobus oltre ad importanti progetti che interesseranno Cadoneghe nel prossimo futuro. La cosa ha però fatto saltare la mosca al naso ai socialisti, che si sono affrettati a pubblicare un volantino. Gli agguerriti membri dello Sdi non comprendono perché Il Ponte, una componente amministrativa nata in simbiosi con Cadoneghe Democratica, «debba costituirsi ed atteggiarsi a primo attore nelle funzioni amministrative che spettano alla maggioranza». A loro parere il metrobus, le varianti, i ponti sui fiumi, la destinazione della ex Grosoli sono progetti da sottoporre all'elettorato non come proposta di un singolo partito, bensì come decisione unanime di tutta una coalizione di maggioranza, di cui anche loro fanno parte alla stessa stregua de Il Ponte. Pur ammettendo la buona fede degli organizzatori che, per loro stessa ammissione, cercano nelle intenzioni di presentare gli argomenti in maniera più istituzionale possibile, i progetti andavano presentati a nome dell'intera coalizione, responsabile come si è detto della loro realizzazione. A queste dichiarazioni si sono accodate altre impressioni, più o meno ufficiose, e tutte sulla falsariga di quelle sottolineate dallo Sde. Fino ad arrivare alla dichiarazione ufficiale del sindaco Adriano Baldin. «La diversità deve essere un contributo e non un pretesto di divisione. - dichiara il primo cittadino - Nel 1999 Il Ponte è stato eletto anche grazie ai voti di tutta la coalizione Cadoneghe Democratica. Manifestare in un secondo tempo la propria individualità è sbagliato, tradisce la coalizione e manca di riconoscenza. Il progetto di riqualificazione della Castagnara, la sistemazione del piazzale antistante la chiesa di san Bonaventura e il metrobus sono già oggetto di atti amministrativi e progetti già avviati dall'intera giunta comunale, che annovera al suo interno persone appartenenti a partiti diversi».
Cristina Salvato

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21 novembre 2002 "IL MATTINO DI PADOVA"

Cadoneghe. Conclusa la vicenda del colonnello
Condannato per peculato all'interno dell'esercito

Un anno, 11 mesi e 20 giorni di reclusione con i doppi benefici: questo il verdetto che il tribunale militare ha emesso ieri sera dopo quasi quattro ore di camera di consiglio nei confronti del colonnello Pantaleo Giannuzzi, 41 anni, di Cadoneghe ed in servizio a Palazzo Camerini in via Altinate sede del comando dell'Artiglieria Controarea. La condanna comporta la rimozione dal grado. L'ufficiale è stato ritenuto responsabile di soli sei punti del titolo di accusa (da altri punti è stato assolto per non aver commesso il fatto) dell'imputazione di concorso in peculato con il tenente colonnello Nunzio Pesola coinvolto nella vicenda ma oggetto di una separata inchiesta. Dalla contestazione di una truffa Giannuzzi è stato assolto perché il fatto non sussiste. Le vicende risalivano al periodo 1993-1994. Secondo l'accusa sostenuta dal Pm Sergio Dini per l'ipotesi di peculato si sarebbe appropriato ripetutamente di somme di denaro utilizzandole per acquisti di interesse personale mentre per la truffa avrebbe indotto in errore i componenti di una commissione di aggiudicazione che il 31 maggio 1994 aveva assegnato una ditta di Suzzara una fornitura per l'importo di 40 milioni delle vecchie lire. Nella prima udienza il collegio presieduto da Massimo Bocchini aveva ascoltato un primo gruppo di testi. Ieri è stata la volta del secondo gruppo e alla fine delle deposizioni sono cominciate dopo la requisitoria del Pm che aveva sollecitato per l'imputato 3 anni di reclusione le arringhe dei difensori, avvocati Tito Bortolato e Vittorio Usili in quanto il colonnello, così come davanti al pm nella fase istruttoria, ha rifiutato l'esame avvalendosi della facoltà di non rispondere.
Antonio Garzotto

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21 novembre 2002 "IL MATTINO DI PADOVA"

Scoppia una caldaia, ustionati due tecnici

Due tecnici sono rimasti gravemente ustionati nello scoppio della caldaia, che stavano revisionando all'interno di un capannone di Cadoneghe.
Tanto Claudio Marzotto, 47 anni di Roncaglia di Ponte San Nicolò che Luciano Torresini, residente a Padova, sono stati giudicati dai sanitari guaribili con trenta giorni di prognosi. Anche se le conseguenze più gravi le ha avute sicuramente il primo, sottoposto anche ad intervento nel reparto di chirurgia plastica.
L'infortunio sul lavoro è avvenuto nel primo pomeriggio di ieri all'interno della ditta «Berardinelli», in via Del Santo 89 di Cadoneghe, e i primi accertamenti per cercare di chiarire i motivi dell'esplosione li hanno compiuti gli ispettori dello Spisal. Marzotto e Torresini, caldaisti, entrambi dipendenti della ditta «Gottardo Franco», erano stati chiamati ad effettuare un intervento di manutenzione della caldaia a gas dell'azienda di Cadoneghe. Appena hanno acceso il bruciatore per controllarne il funzionamento si è verificata l'improvvisa e imprevedibile esplosione. Con conseguente fuoriuscita di gas. La violenta fiammata ha investito in pieno i due tecnici, che non hanno avuto nemmeno il tempo di ripararsi.
Marzotto è rimasto gravemente ustionato al volto e alle braccia. Bruciature diffuse agli arti superiori anche per Torresini, ricoverati entrambi al Centro ustionati dell'ospedale.
Una volta giunti al pronto soccorso, è stato avvertito lo Spisal (Servizio prevenzione infortuni) per i necessari accertamenti, volti alla ricerca di eventuali responsabilità. Nel tardo pomeriggio, infatti, gli ispettori sono tornati nell'azienda di Cadoneghe, questa volta con l'intenzione di porre sotto sequestro la caldaia scoppiata.

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19 novembre 2002 "IL MATTINO DI PADOVA"

Aule più sicure, con verifiche in corso
Ma a Cadoneghe i lavori hanno prosciugato i fondi a disposizione

Il recente terremoto in Molise pone in primo piano la sicurezza degli istituti scolastici. Alla luce dei tristi eventi si renderà necessaria anche a Cadoneghe la verifica dello stato degli edifici scolastici, ma dalle parole dell'assessore alla Pubblica istruzione Silvano Carraro traspare preoccupazione. Se le scuole non risultassero a norma sarebbe problematico trovare i soldi per i necessari lavori.
Attualmente, infatti, sono stati stanziati fondi statali insufficienti. L'amministrazione, comunque, si è recentemente attivata per la sicurezza delle scuole presenti sul territorio. Da questa estate, infatti, alcuni degli edifici scolastici sono stati oggetto di lavori di adeguamento, opere necessarie ma che per la verità hanno arrecato alcuni disagi. Ritardi nella consegna dei materiali non hanno permesso di iniziare il nuovo anno scolastico con le scuole sgombre dai cantieri. Ora che i lavori sono stati portati a compimento, le scuole sono state consegnate interamente ai loro abituali utilizzatori con un riguardo in più alla loro sicurezza. Nella scuola elementare Zanon a Mejaniga, infatti, sono stati messi a norma l'impianto elettrico e il sistema antincendio. Una risistemazione è stata data anche alla palestra adiacente alla scuola, consegnata finalmente a fine ottobre. Questo ha permesso di riprendere le attività ginniche sia agli alunni che agli adulti che frequentano i corsi di ginnastica. Nella scuola Galilei a Cadoneghe, invece, i lavori hanno consentito la messa a norma dell'impianto antincendio, la risistemazione dei locali adibiti ad archivio e l'adeguamento dell'auditorium utilizzato dagli alunni come mensa. Una soddisfazione personale per l'assessore Carraro riguarda finalmente l'attuazione dei lavori di sistemazione della scuola materna Maretto di Bagnoli, in cui sono stati ritoccati gli interni e imbiancate le pareti esterne. Sempre in tema di lavori nelle scuole sono previsti per l'anno prossimo l'ampliamento delle elementari Primo Maggio di Castagnara e dell'asilo nido che vedrà raddoppiati i posti disponibili. Ma a causa della grande domanda cui il Comune non riesce a far fronte, l'amministrazione sta già pensando all' eventualità di edificare un altra scuola in zona da destinarsi.

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19 novembre 2002 "IL MATTINO DI PADOVA"

Varato un piano per sostenere didattica e tempo prolungato

È stato approvato il nuovo piano scolastico: i circa 200 milioni delle vecchie lire messi a disposizione dal bilancio comunale serviranno ad integrare i fondi delle scuole, insufficienti alle esigenze didattiche di alunni ed insegnanti. Rispetto alla cifra stanziata dall'amministrazione lo scorso anno, vi è stato un incremento dei finanziamenti del 10 per cento. I soldi, messi a disposizione sia delle scuole pubbliche che di quelle private, serviranno alla fornitura di materiale ludico-didattico e di attrezzature e per la sovvenzione per il tempo prolungato. Contribuiranno inoltre ad aiutare le famiglie disagiate e ai progetti di integrazione degli studenti nomadi e stranieri. Una parte importante, infine, andrà nel pagamento delle rette per i genitori che, non trovando posto nelle materne di Cadoneghe, si vedono costretti a portare i figli a Reschigliano e a Vigodarzere.

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17 novembre 2002 "IL MATTINO DI PADOVA"

Da stasera
Incontri e mostre in Biblioteca

Molto ricco il programma di attività culturali organizzato dall'Assessorato alla cultura e dalla Biblioteca comunale di Cadoneghe. «Autunnevolmente 2002» propone un fitto calendario di avvenimenti che inizieranno nei prossimi giorni e si snoderanno fino ai primi mesi del prossimo anno. Le attività culturali spaziano attraverso tutte le discipline. Sono, infatti, otto quest'anno le sezioni in calendario: la mostra di pittura di Gianni Longinotti, l'invito alla lettura in biblioteca a cura del Piccolo Teatro del Ponte e dell'associazione Abracalam, il cinema per ragazzi e quello europeo, la mostra fotografica sui bambini del mondo, l'appuntamento dedicato a poeti e scrittori locali non professionisti, le serate di confronto con culture europee, infine la 4ª rassegna di concerti corali. Si inizia questa settimana con il primo appuntamento dell'invito alla lettura. Questa sera a partire dalle ore 21 nella sala Calvino della biblioteca, l'associazione Abracalam presenta il ciclo «Lettur'express» con opere di vari umoristi del ventesimo secolo. Per gli altri appuntamenti di ottobre il Piccolo Teatro del Ponte presenterà giovedì prossimo «Esercizi di stile» con una serata dedicata a Fabrizio De André e a Edgar Lee Master, mentre Abracalam giovedì 31 proporrà un'elaborazione della traduzione in veneto dell'Iliade che Francesco Boaretti compose nel 1784. Per tutte le serate l'ingresso è libero. Tutte le informazioni sono disponibili presso la Biblioteca comunale.
Cristina Salvato

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17 novembre 2002 "IL MATTINO DI PADOVA"

In auto
Al semaforo rapinato del Rolex

Ancora una volta. La banda dei Rolex di nuovo in azione. E' successo ieri alle 13.30 a Cadoneghe. Solito sistema: un semaforo rosso, un'auto ferma, il conducente con il finestrino abbassato e il polso con il Rolex in vista. Si avvicina una moto, che nel caso in questione non è di grossa cilindrata, con due persone in sella: entrambi hanno il viso coperto da caschi integrali e sono vestiti con scarpe da ginnastica e giubbotti.
Normali ragazzi in moto, parrebbero: perché mai andare a pensare qualcosa d'altro? Solo che, improvvisamente, quello seduto dietro si sporge, afferra il braccio sinistro dell'automobilista e lo stringe all'altezza del polso: in una frazione di secondo, con mossa velocissima, porta la mano sul Rolex e, con l'abilità di un consumato prestigiatore, apre la chiusura. Sfila l'orologio, ritira la mano, scatta il verde e via, a tutta velocità. Spariti.
Il derubato è un sessantenne che abita a Cadoneghe: al polso aveva un Rolex d'oro del valore di una ventina di vecchi milioni. Non ha riportato alcuna lesione.
Immediatamente l'uomo ha avvertito i carabinieri di quanto gli era successo, e ha descritto quei due in moto: sono partite le ricerche ma per almeno fino a sera dei responsabili non s'era trovata traccia.
a.pi

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14 novembre 2002 "IL MATTINO DI PADOVA"

Vandalismi, Cadoneghe si mobilita
Teppisti scatenati, volantini di protesta
Il sindaco: «Disagio giovanile da curare»

I giorni scorsi sono stati costellati da atti vandalici in alcuni punti significativi del comune. Bersagli dei teppisti sono stati piazza della Repubblica e il Municipio. Ovunque segni evidenti di un bivacco, con resti di pizza e numerose bottiglie di birra vuote. Sotto il portico del Municipio, avanzi di cena e sporcizia. Il cestino delle immondizie è stato divelto e il contenuto sparpagliato nell'aiuola. Vi sono anche le tracce dell'accensione di un falò. In piazza della Repubblica un lampione è stato divelto e un altro giace al suolo in pezzi. Un tavolino comparso da chissà dove giace in un angolo completamente ricoperto da bottiglie. La situazione ha talmente esasperato gli abitanti della piazza che hanno pensato di affiggere dei volantini. Nei manifestini i teppisti vengono invitati a tenere simili comportamenti all'interno delle loro abitazioni, con un sarcastico ringraziamento ai loro genitori, responsabili nell'aver impartito una simile educazione. Il sindaco Adriano Baldin ha allertato i carabinieri, invitandoli a vigilare in questi luoghi «caldi» durante il loro pattugliamento notturno. Nel frattempo ha invitato l'ufficio manutenzioni a riparare i danni e a sporgere denuncia contro ignoti. Questi ultimi gravi atti vandalici sono il culmine di una serie di azioni iniziate già quest'estate, quando a essere prese di mira dai teppisti furono l'insegna luminosa della Croce Verde e la sede di Rifondazione Comunista. Due settimane fa, l'incendio dei manifesti e dei volantini affissi alla bacheca pubblica all'angolo tra via Leopardi e via Trilussa. Altri comuni della zona, come Campodarsego e Vigodarzere, vivono in questo periodo lo stesso problema. Entrambi hanno pensato di dotarsi di videocamere nelle zone più a rischio. Il sindaco Baldin non si mostra contrario a questo tipo di soluzione, ma aggiunge che l'azione repressiva non può essere l'unico provvedimento. Il problema ha anche una valenza sociale. Questi giovani dimostrano chiaramente di provare un profondo disagio, forse anche famigliare. Appare chiaro che dietro a questi atti di vandalismo c'è una volontà di colpire l'autorità e le istituzioni. Occorre intervenire anche in maniera propositiva. Cadoneghe ha già attivato gli animatori di strada, giovani che avvicinano i gruppi di ragazzi che non si riconoscono nelle associazioni sportive o nei gruppi parrocchiali.

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10 novembre 2002 "IL MATTINO DI PADOVA"

Inquinamento acustico soggetto a mappatura

È stato approvato il piano di zonizzazione acustica elaborato dall'ex consorzio Seta per conto del Comune. L'amministrazione, infatti, ha pensato di fornirsi di questo strumento per conoscere le problematiche presenti sul territorio che riguardino l'inquinamento acustico e intervenire in caso di necessità. Questo per permettere di tutelare dai rischi la salute dei cittadini. Nella sostanza il documento individua e classifica, secondo la legislazione vigente, le aree comunali in base al rumore presente per individuare anche in forma preventiva quelle in cui è possibile una forma di inquinamento acustico. È uno strumento dinamico, che si adatterà di volta in volta alle mutate condizioni del territorio, come una diversa circolazione stradale, un nuovo insediamento industriale e così via. Si va grosso modo dalle identificazione delle aree più silenziose come i parchi pubblici a quelle dove il rumore è più intenso quali le zone industriali e le grandi arterie viarie. Ma la situazione reale non è così ben definita, commenta l'assessore all'ambiente Renato Boldrin. Esistono nel territorio aree non omogenee, in cui convivono realtà diverse e questo ha creato difficoltà nella classificazione e nella previsione di eventuali interventi. Il Comune interverrà con opportune verifiche in base alle segnalazioni. Oltre a valutare e a monitorare periodicamente, continua Boldrin, la realtà territoriale. Il piano fungerà anche da vincolo per il piano regolatore, obbligando l'amministrazione a valutare anche la componente dell'eventuale rumore prodotto o presente prima di accordare una concessione ad un'attività produttiva.
Cristina Salvato

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9 novembre 2002 "IL MATTINO DI PADOVA"

Il metrobus targato Padova arriverà fino al municipio

Il metrobus arriverà nei pressi del municipio. Questa la richiesta avanzata dall'amministrazione comunale nel mese di agosto al momento della firma con Padova di un protocollo di intesa per allungare il percorso della linea del Sir 1 di altri due chilometri e mezzo. Il metrobus, quindi, passando Pontevigodarzere e il ponte sul Muson, dovrebbe proseguire lungo via Marconi, dove inizialmente avrebbe dovuto fermarsi nell'area degli stabilimenti dismessi della Grosoli. Proseguirà invece lungo via La Malfa fino a piazza della Repubblica. Il Comune di Padova predisporrà il progetto preliminare entro il 31 dicembre di quest'anno, richiedendo il finanziamento all'interno della stessa legge che sovvenzionerà tutta l'opera. Si confida che il progetto rientri tra i primi interventi statali del prossimo anno. L'intesa tra i due Comuni prevede di coinvolgere anche dei cittadini, cercando il loro consenso e le loro osservazioni. A questo proposito l'intesa civica Il Ponte organizzerà a breve degli incontri di presentazione del progetto e delle varianti che interesseranno le diverse aree del comune interessate dal passaggio del metrobus. Il filmato del metrobus e il percorso del nuovo mezzo pubblico sono stati presentati ieri al patronato di san Bonaventura. Si replicherà venerdì 15 novembre alla sala Calvino della biblioteca e lunedì 18 novembre all'auditorium Ramin, sempre a partire dalle 21. Contemporaneamente Il Ponte organizza una raccolta di firme sul metrobus e sul nuovo passante stradale che completerà le tangenziali padovane, nelle mattinate di oggi e 16 novembre durante il mercato settimanale.
Cristina Salvato

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8 novembre 2002 "IL MATTINO DI PADOVA"

Sarà in via Meucci la struttura dedicata a conferimento e riciclaggio
Nuovo posto per l'isola ecologica

Tra breve l'area ecologica troverà una nuova collocazione. Dall'attuale sede, per la verità provvisoria e impropria, sarà collocata nella sede definitiva e appropriata in via Meucci. L'intento dell'amministrazione comunale è di trasformarla in una vera e propria ricicleria. I rifiuti devono diventare una risorsa economica, pur continuando a stoccarli e a smaltirli nella modalità più adeguata. Anche la nuova area ecologica sarà come sempre gestita dalla cooperativa Angoli di Mondo, che si occupa della suddivisione dei rifiuti conferiti in base alle tipologie di materiale, per poi rivenderli. Il ricavato viene utilizzato per finanziare opere di beneficenza. La cooperativa annovera al suo interno anche cittadini di Cadoneghe e attiva anche gruppi di volontariato locale. Attualmente ricava un certo guadagno dalla vendita di legno, plastica, vetro e mobili usati. Per gli elettrodomestici, però, il discorso è un po' dolente. La cattiva abitudine ad abbandonarli lungo le strade a ridosso dei cassonetti obbliga il comune a sostenere le spese di raccolta e di smaltimento effettuati da parte dell'Aps. L'area ecologica, quindi, è una risorsa e consente al comune di risparmiare in parte sulle spese di smaltimento dei rifiuti. Purtroppo questo causa involontariamente anche dei problemi. L'assessore all'ambiente Renato Boldrin spiega come mai Cadoneghe risulti come uno dei Comuni che riciclano meno. Il fatto è che le statistiche non tengono conto dei rifiuti riciclati dall'area ecologica e di quelli che le aziende smaltiscono attraverso contratti privati con ditte specializzate. Se venissero sommati questi dati a quelli dei rifiuti conferiti nelle campane della raccolta differenziata si vedrebbe che Cadoneghe è, come da tradizione, un Comune attento all'ambiente.
Cristina Salvato

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2 novembre 2002 "IL MATTINO DI PADOVA"

Cadoneghe. A tutti i diciottenni una copia della Costituzione

L'assessorato alle Politiche giovanili ha inviato la copia completa e commentata della Costituzione a tutti i giovani neo diciottenni del Comune. Nella lettera che ha accompagnato il dono si legge, a proposito della motivazione che ha spinto l'amministrazione a questa iniziativa, che la carta costituzionale è l'origine e il fondamento della cittadinanza, che si completa con il diritto al voto che si acquisisce a diciotto anni. Tutti gli italiani hanno contribuito a farla scrivere, tanto che il giorno in cui elessero l'Assemblea Costituente, il 2 Giugno del 1946, è diventato festa nazionale, anzi la Festa della Repubblica. Il primo invio della copia della costituzione è stato avviato nel mese di ottobre di quest'anno ed ha già raggiunto tutti i 110 neo diciottenni del 2002. Dal mese di novembre l'invio sarà mensile e costante per gli anni a venire. In seguito si vorrà completare il servizio di informazioni per i giovani recapitando ulteriori note sullo sportello Informagiovani, sulla tessera elettorale, sul Notiziario Giovani e sul servizio di leva e civile. Chi, neo diciottenne 2002, non avesse ancora ricevuto il libro, potrà rivolgersi al servizio URP del municipio.
Cristina Salvato

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